Confesso che mettere insieme questo articolo non è stato facile. A partire dalla scelta dei luoghi. Di posti strani in giro per il mondo ce ne sono un bel po’ e molti di questi lo sono diventati per una serie di eventi che spesso hanno poco o nulla a che vedere con il mistero. Basta una storia raccontata bene, una leggenda dura a morire e i luoghi diventano misteriosi loro malgrado; una buona attività promozionale fa il resto. Di posti come questi ce ne sono molti e di tanti ne abbiamo già scritto su Terra Incognita.
Nello Stato di Washington il Pozzo di Thor, in India il tempio di Kailasa, le grotte di Longmen in Cina, oppure, se volete una panoramica più ampia, potete dare un’occhiata ai siti archeologici misteriosi di un nostro precedente post.

In questo articolo la scelta è ricaduta su luoghi enigmatici che ancora oggi danno del filo da torcere a studiosi e ricercatori. Nonostante i progressi in campo archeologico gli indizi restano vaghi e le ricerche in luoghi come Nan Madol in Micronesia o la Tomba dell’imperatore Qin in Cina sono ancora in corso e in futuro assisteremo a scoperte sorprendenti. Ci vorrà del tempo, ma sono certo che sarà così.

In altri casi i luoghi misteriosi che ho scelto sono percorsi naturalistici come il Caminito del Rey dove il mistero sta nel cammino stesso. Un percorso che al pari dell’ascesa del Monte Shasta o delle coste dell’isola di Staffa consente di ammirare le stupefacenti architetture naturali di luoghi strani e inaspettati. E poi c’è la storia del vero tesoro del tempio di Padmanabhaswamy, delle ricchezze dell’isola di Socotra che non hanno nulla a che vedere con oro e argento e delle gigantesche giare di pietra disseminate in una vasta area del Laos settentrionale.
– Leggi anche: Rocce strane e curiose formazioni litiche in Italia e nel mondo
Di fronte a luoghi come questi si fa esperienza del mistero e della meraviglia, le stesse emozioni che spingono a prendere zaino e scarpe e partire per un viaggio. E l’augurio è proprio questo:
che questi dieci luoghi misteriosi ed enigmatici
possano diventare la meta del vostro prossimo viaggio.
Piana delle giare (Laos)

Le campagne nei dintorni di Phonsavan, nel Laos settentrionale, sono disseminate di migliaia di giare in pietra la cui origine e funzione costituisce un bel grattacapo per gli archeologici impegnati negli scavi. La prima a occuparsi della questione e a rendere popolare il mistero della Piana delle giare fu l’archeologa Madeleine Colani che negli anni Trenta del Novecento pubblicò una monumentale monografia sull’argomento. In tempi più recenti sono stati individuati 15 nuovi siti portando il numero complessivo dei manufatti scoperti a oltre ventimila. La datazione fa risalire le giare più antiche al VI secolo a. C. ma la provenienza della cultura che le ha realizzate resta ancora oggi un mistero.

L’ipotesi più probabile circa la loro funzione, supportata dai resti organici trovati al loro interno, è quella rituale. I defunti venivano esposti agli elementi, fino a quando la carne non si separava dalle ossa.
Nel sito numero 1, il più vicino alla città di Phonsavan, è stata rivenuta la gigantesca King’s Cup, un colosso di granito alto tre metri e pesante 6 tonnellate. Una delle testimonianze più stupefacenti di un luogo ancora oggi avvolto nel mistero.

Rovine di Nan Madol (Micronesia)

Il sito archeologico di Nan Madol è un luogo così misterioso da suscitare più domande che risposte, a dimostrazione di quanto poco sappiamo dei popoli che hanno abitato le isole sperdute del Pacifico prima dell’arrivo degli occidentali. Le datazioni al radiocarbonio, ancora in corso di studio, hanno fissato una data, per l’inizio della costruzione del sito megalitico, compresa tra il 1180 e il 1208. Le tradizioni orali, tramandate dagli abitanti di Phonpei, fanno risalire l’origine di Nan Madol a una coppia di fratelli, Olisihpa e Olosohpa provenienti da qualche parte al di là dell’oceano. Furono loro a dare avvio alla dinastia Sandaleur, il più antico esempio di potere centralizzato[1] del Pacifico occidentale, che avrebbe governato l’isola di Phonpei per oltre 500 anni.

Questa struttura fortemente gerarchizzata riconosceva in Nan Madol il suo centro politico e religioso. Un complesso megalitico formato da oltre 90 isole artificiali e 130 strutture tra tombe, spazi adibiti al culto ed edifici reali protetti da mura perimetrali in pietra basaltica. Nel caso dell’isolotto di Pahnwi le mura raggiungono i 18 metri di altezza[2]. I metodi di costruzione sono attualmente sconosciuti, la provenienza dei fondatori altrettanto incerta e gli scavi dell’unica città antica al mondo costruita su di una barriera corallina procedono a singhiozzo. Nel 2016 il Centro cerimoniale di Nan Madol è stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità.

La speranza è che questo possa contribuire a un’esplorazione accurata del sito e a un arricchimento delle nostre conoscenze sulle antiche culture che hanno abitato il Pacifico.
Isola di Socotra (Yemen)

Fin dal Medioevo l’isola di Socotra è stata al centro di leggende che ne hanno alimentato la fama sinistra e misteriosa. Tra i posti magici del mondo antico agli abitanti di Socotra veniva attribuita la capacità di nascondere l’isola e richiamare tempeste capaci di affondare le navi di passaggio. Lo stesso Marco Polo ne Il Milione ci riferisce di storie simili, senza tuttavia accennare alle sue vere ricchezze. Un patrimonio naturalistico che ha collocato Socotra al centro dei traffici commerciali dell’antichità. Dalla resina della Boswellia socotrana, originaria dell’isola, veniva ricavato il franchincenso, una delle merci più preziose del mondo antico. Dai cespugli di commiphora era estratta la mirra, mentre le specie endemiche di aloe fornivano un succo impiegato nella medicina tradizionale.

In questo paesaggio alieno, dove sopravvivono 900 specie diverse di fiori e piante, di cui 307 originarie dell’isola, spiccano in modo particolare gli ombrelli di rami e foglie della Dracaena cinnabari. La sua resina, chiamata sangue del drago per l’intensa colorazione, è stata impiegata nell’antichità come colorante, rimedio naturale e inchiostro per formule magiche.
Monte Shasta (Stati Uniti d’America)

Uno stratovulcano alto 4mila metri nel nord California, con un’età stimata di oltre 500mila anni. Un’attrazione naturalistica e una meta tra le preferite dagli appassionati di alpinismo. Il monte Shasta è anche uno dei luoghi misteriosi del continente americano e la lista di leggende che circolano attorno a questa montagna è davvero invidiabile.
Le tribù indigene dei nativi Klamath hanno venerato la cima del monte come luogo di discesa del dio Skell che combatté una violenta battaglia contro Llao, il signore degli inferi. Alla fine dell’Ottocento la pubblicazione del romanzo A Dweller on Two Planets contribuì a riaccendere l’interesse sulla montagna, collegando il monte Shasta al continente perduto di Lemuria[3] i cui abitanti avrebbero trovato rifugio in gigantesche caverne nel cuore della montagna.

In tempi più recenti sono circolate storie su tunnel segreti, strani esseri avvistati dagli escursionisti, luci inspiegabili e inspiegabili avvistamenti di oggetti volanti. Un posto strano lo Shasta, una delle meraviglie naturalistiche della California settentrionale e uno dei tanti luoghi magici in giro per il mondo. Per chi ha interesse ad approfondire l’argomento consiglio il libro Mondi sotterranei. Il mondo della terra cava di Walter Krafton-Minkel. Un volume curioso e rigoroso che parla di UFO, razze perdute, gnomi, giganti e luoghi misteriosi. Lo trovate qui su IBS e qui su Amazon.
Grotta di Fingal (Scozia)

Un’architettura naturale formatasi 60milioni di anni fa, oppure un luogo magico costruito dai giganti in un tempo antico?Le sorprendenti colonne basaltiche della Grotta di Fingal sembrano il risultato di un’accurata opera di scavo e levigatura, al pari delle altre formazioni rocciose che spuntano qua e là lungo le coste dell’isola di Staffa, nelle Ebridi interne. Il luogo ha ispirato musicisti attratti dall’acustica perfetta della Grotta di Fingal e artisti sedotti dalle sue stupefacenti formazioni basaltiche. Affacciato sulle acque dell’Atlantico l’antro di Fingal penetra nell’interno della parete rocciosa per una profondità di 85 metri, sorretto da una volta di rocce basaltiche alta 20.

Fingal è il leggendario gigante protagonista dei Canti di Ossian, scritti da James Macpherson nel 1760. Conosciuto nella mitologia irlandese come Fionn Mac Cumhaill è a lui che viene attribuita l’edificazione della grotta e del Selciato del Gigante, una formazione rocciosa di oltre 40mila colonne esagonali all’estremità settentrionale dell’Irlanda del nord. È affascinante che questi due luoghi misteriosi siano tenuti insieme sia dalla geologia che dalla mitologia.

Lago Maracaibo (Venezuela)

Il lago Maracaibo merita un posto a sé nella classifica dei luoghi naturali insoliti e strani del mondo. In una zona localizzata sopra la foce del fiume Catatumbo che dopo 500 chilometri di percorso si riversa nel lago Maracaimbo, avviene un fenomeno naturale unico al mondo. I Relámpagos del Catatumbo (Fulmini del Catatumbo) illuminano il cielo dell’omonimo distretto per più di 140 notti all’anno per dieci ore al giorno, a un ritmo di 280 fulmini ogni ora[4]. Roba da far drizzare i capelli e capace di generare la più grande concentrazione di ozono troposferico del mondo.

Le origini del fenomeno, data la sua singolarità, sono tutt’ora oggetto di indagine. Incontro tra correnti di aria calda e fredda, presenza di metano nel sottosuolo o la particolare orografia del territorio, racchiuso per tre lati da catene montuose. L’attività temporalesca è così intensa che nel 2014 il Guinness dei primati ha riconosciuto al distretto del Catatumbo il titolo di area con la massima concentrazione annua di fulmini per chilometro quadrato.

Tempio di Padmanabhaswamy (India)

All’estremità meridionale dello Stato del Kerala, in India, la capitale Trivandrum ospita uno dei luoghi più misteriosi ed enigmatici del mondo, il tempio di Padmanabhaswamy, dedicato al dio Vishnu e conosciuto fin dal Medioevo con il nome di Tempio d’oro. Il luogo di culto custodisce nelle proprie camere sotterranee un tesoro leggendario che ha alimentato fantasie e speculazioni fino a quando nel 2011 la Corte Suprema dell’India ha ordinato l’apertura delle sue sei camere sotterranee. Dall’inventario che ne è seguito siamo venuti a conoscenza dell’entità eccezionale dei tesori, accumulati nel corso dei secoli dal tempio e gestiti da un trust con a capo il Maharaja di Travancore. Il valore approssimativo, senza tenere conto dell’importanza storica e culturale degli oggetti scoperti, si attesta, secondo stime prudenti, in 20 miliardi di dollari[5].

Un trono d’oro puro adornato di diamanti, monete d’oro di epoca romana, una catena d’oro lunga cinque metri, una statua anch’essa d’oro alta un metro, gusci di cocco in oro tempestati di rubini e smeraldi e via di questo passo in un inventario da far girare la testa. Senza contare che, come ammesso dalle autorità indiane, una delle sei camere sotterranee è considerata zona proibita e quindi impossibile da aprire e molte altri caveau sono interdetti per questioni religiose. L’entità complessiva del tesoro del tempio di Padmanabhaswamy resta un mistero.
Caminito del Rey (Spagna)

Ultimato nel 1905 il Caminito del Rey consentiva agli operai della società elettrica del Chorro di raggiungere rapidamente le due cascate a monte della valle. Il tempo e l’incuria hanno progressivamente reso impraticabile il percorso. Le frequenti morti di escursionisti hanno contribuito ad accrescerne la fama sinistra, fino alla sua chiusura nei primi anni Duemila. L’opportunità di percorrerlo di nuovo è arrivata nel 2015 con la conclusione dei lavori di messa in sicurezza.
La parte più scenografica dell’itinerario, lunga tre chilometri, è quella che si snoda su passerelle di legno, ponti e terrazze panoramiche lungo il fiume Guadalhorce. La gola sprofonda per un centinaio di metri fino all’alveo del fiume, mentre a mezza costa il cammino segue le curve naturali della parete rocciosa. Il percorso complessivo, lungo sette chilometri, procede in un’unica direzione da nord (Ardales) a sud (El Chorro), attraversando un paesaggio naturale di gole e cascate, boschi di pini e lecci. Potete farvi un’idea dell’itinerario percorrendo in basso, con Street View, una delle sue parti più scenografiche. E senza bisogno di indossare un elmetto di protezione.
Piramide di Cholula

Nel Messico dei luoghi misteriosi e dei siti archeologici enigmatici la Piramide di Cholula occupa un posto a sé, per le sue dimensioni gigantesche, la sua età e la scarsità di informazioni su cosa si nasconda al suo interno. Con una superficie di 450 metri per lato e un’altezza di 66 la piramide di Cholula supera per volume quella di Cheope, assicurandosi il titolo di piramide più grande del mondo. Riconosciuta come uno dei centri rituali più importanti del Messico preispanico, il nucleo originario della piramide fu costruito a partire dal III secolo a. C. Le successive aggiunte di livelli hanno portato alla forma attuale, con sei piani sovrapposti di cui solo uno è stato fino a oggi esplorato.

La presenza sulla sommità della collina artificiale della chiesa di Nuestra Señora de los Remedios, santuario edificato nel 1594 e menta di pellegrinaggi, rende le operazioni di scavo estremamente delicate. Nonostante questo si continua a cercare nel sito archeologico di Cholula, con scoperte affascinanti come il sistema di tunnel all’interno della piramide. Una rete in parte inesplorata di cui gli archeologi hanno portato alla luce otto chilometri.

Mausoleo di Qin Shi Huang (Cina)

Nel 1974 nei pressi dell’antica capitale imperiale Xi’an, caposaldo orientale della via della seta venne scoperta la prima delle migliaia di statue dell’Esercito di terracotta. Un’intera armata composta da guerrieri, cavalli e carri a protezione dell’imperatore Qin, il primo a unificare i regni cinesi in lotta tra loro nel III secolo a. C. Se scavi e scoperte proseguono ancora oggi, quello che resta un mistero è cosa si nasconda al di sotto del gigantesco cumulo di terra che custodisce la camera funeraria del primo imperatore Qin. Una piramide tronca alta 76 m e coperta dalla vegetazione che secondo la testimonianza dello storico cinese Sima Qian, vissuto nel I secolo a. C. contiene al suo interno fiumi di mercurio, tesori, candele perenni e ingegnosi sistemi di difesa a protezione del sarcofago.

Le indagini condotte dagli archeologi hanno individuato, nel cuore della piramide, la probabile localizzazione della tomba reale; un’imponente camera sotterranea di 80 metri per 50 di lato con un’altezza di 15. Indagini ulteriori hanno rilevato inoltre una concentrazione anomala di mercurio a conferma del racconto di Sima Qian. Fino a quando le tecnologie archeologiche non consentiranno di esplorare la tomba in sicurezza cosa si nasconda all’interno del Mausoleo dell’imperatore Qin rimarrà un enigma.
Prima di partire: atlanti e libri su luoghi misteriosi e insoliti
Atlas Obscura
Joshua Foer, Dylan Thuras, Ella Morton
Atlante dei luoghi inaspettati. Scoperte inattese, città misteriose e leggendarie, mete improbabili. Ediz. illustrata
Travis Elborough
Atlante dei luoghi misteriosi dell’antichità
Francesco Bongiorni, Massimo Polidoro
Atlante dei luoghi maledetti. Ediz. illustrata
Olivier Le Carrer, Sibylle Le Carrer
Note
1 Nan Madol, National Park Service, 23 Aprile 2021, da https://www.nps.gov/places/nan-madol.htm↵
2 C. Pala, Nan Madol: The City Built on Coral Reefs, Smithsonian Magazine, 23 Aprile 2021, da https://www.smithsonianmag.com/history/nan-madol-the-city-built-on-coral-reefs-147288758/↵
3 W. Kafton-Minkel, Mondi sotterranei. Il mito della terra cava, Edizioni Mediterranee↵
4 Catatumbo Lightning, Wikipedia (en), 23 Aprile 2021, da https://en.wikipedia.org/wiki/Catatumbo_lightning↵
5 Indiatvnews, Padmanabha Swamy Temple And the Secret Royal Treasure in Vaults, 23 Aprile 2021, da https://www.indiatvnews.com/fyi/padmanabhaswamy-temple-treasure-vaults-chambers-gold-silver-travancore-royal-family-kerala-634028↵