Ritsurin Koen di Takamatsu: guida al più bel giardino dello Shikoku

«E comunque, il momento migliore per visitare il giardino Ritsurin sono le 6 del mattino.»

Il boccone di udon mi va quasi di traverso mentre guardo perplesso la signora dietro al bancone, che ricambia con cipiglio altero.

«Il Ritsurin apre all’alba. E quando il sole sorge, illumina il monte Shiun tingendolo di cremisi.»

Mi torna allora in mente la tecnica dello shakkei, che prevede l’inclusione di paesaggi esterni nei giardini giapponesi. Nel caso del Ritsurin, la scelta è ricaduta sul monte Shiun. Con il suo quasi perfetto andamento nord-sud diventa uno sfondo naturale, quasi un palcoscenico, che per pochi minuti colora di un bel rosso un giardino in cui, nel resto del giorno, dominano i toni verdi.

Finisco gli udon e ringrazio la signora per il buon cibo e i preziosi consigli. Gochisousama Deshita!

Per le vie di Takamatsu, mentre mi avvicino al giardino, penso al traghetto che in serata mi riporterà a Naoshima. E mi riprometto che, nel prossimo viaggio nello Shikoku, non mancherò di visitare il Ritsurin Koen ai primi bagliori dell’alba.

Il giardino Ritsurin in breve

Il Giardino Ritsurin in breve

  • 🌲 Nome completo: Ritsurin Kōen (栗林公園)
  • 📍 Ubicazione: Takamatsu, Prefettura di Kagawa, Shikoku
  • 📏 Superficie totale: 75 ettari
  • 🏛️ Anno di completamento: 1745 (dopo oltre un secolo di lavori)
  • 🌳 Composizione del giardino:
    • 6 laghi artificiali
    • 13 colline artificiali
    • Circa 1.400 alberi di pino accuratamente potati
    • Edifici storici e case da tè
  • 🏅 Status: Designato come Luogo Speciale di Bellezza Scenica dal governo giapponese (1953)
  • 🖌️ Stile: Giardino in stile daimyō del periodo Edo con tecnica shakkei (paesaggio in prestito)
  • 🏞️ Elemento distintivo: Integrazione del Monte Shiun come sfondo naturale
  • Tempo consigliato per la visita: 2-3 ore per il percorso completo

I primi passi nel giardino

All’ingresso del parco un signore si offre di farmi da guida. Accetto volentieri. Si chiama Hiroshi e si rivelerà un accompagnatore prezioso.

Con Hiroshi ci incamminiamo verso il lato sud del parco. «La parte nord è recente,» mi spiega «ci potrai andare dopo da solo. Pensa che ci avevano creato un campo da baseball, e più a est, vicino all’ingresso, un piccolo zoo. Poi il tutto è stato riconvertito in giardino. La parte storica, quella a sud, è invece sempre rimasta intatta. Andiamo.»

Un giardino da passeggio per i daimyo del periodo Edo

Il Ritsurin Koen è stato progettato all’inizio del periodo Edo (1603-1868), quando il Giappone era governato dalla dinastia Tokugawa. È un magnifico esempio di giardino da passeggio per signori feudali (daimyo), pensato per essere esplorato camminando. Un’opera d’arte tridimensionale, che si svela man mano che ti sposti. Hiroshi mi rivela il detto 一歩一景 (Ippo Ikkei), che significa “un passo, un paesaggio”: ogni passo mostra una nuova prospettiva.

Il parco emana armonia, ma non ha avuto una storia lineare. Ci sono stati passaggi di proprietà, aggiunte ed espansioni, che non hanno però intaccato l’equilibrio del giardino.

Un salto nella storia

«Guarda la mappa», mi fa Hiroshi:

«La parte più antica del giardino è intorno allo stagno a sud, proprio qui. La fece costruire negli anni ‘20 del 1600 Takatoshi Ikoma, signore di Sanuki – antico nome di Kagawa. Poi, nel 1642 il giardino è passato nelle mani di Yorishige Matsudaira, nuovo daimyo di Takamatsu. Il Ritsurin ha subito così aggiunte e trasformazioni, fino ad essere completato nel 1745.»

Hiroshi chiude la mappa, si avvicina a un pino, e continua: «La famiglia Matsudaira ha posseduto il giardino fino al 1870: per ben 228 anni e 11 generazioni! Cinque anni dopo, il 16 marzo 1875, è stato aperto al pubblico.» Le persone comuni hanno quindi avuto accesso al giardino solo in epoca Meiji (1868-1912), quando l’epoca feudale dei Tokugawa (1603-1868) era giunta al termine.

Lo stile del Ritsurin Koen

Ci addentriamo nel parco e osserviamo la collina che fa da sfondo. «Il monte Shiun fa parte del giardino» continua Hiroshi. «Fu adottata la tecnica Shakkei (借景), che prende in prestito il paesaggio circostante. È stata usata in altri giardini giapponesi, ma anche in Cina. A Suzhou, per esempio.»

L’integrazione tra il monte Shiun e il Ritsurin appare così naturale, da chiedersi se non sia anch’esso una collina artificiale, come del resto ce ne sono nel giardino. Quello che cambia è la vegetazione, composta nel parco per lo più da pini, dove le forme e lo sviluppo sono curati dalle mani di esperti giardinieri.

Monte Shiun a parte, il mio sguardo si posa continuamente su singoli alberi e piccole porzioni del parco. E qui Hiroshi mi svela un altro segreto: «Nel giardino ci sono barriere, come colline e boschetti, che interrompono la visuale. Così le meraviglie del parco si rivelano gradualmente, mano a mano che lo percorri. La parte più scenografica, più a sud, la vedrai solo più avanti, da un punto di osservazione ben preciso.»

E così ci addentriamo nel parco, fermandoci via via di fronte ai punti salienti. Li osserviamo con calma, con il tempo che serve.

Giardino Ritsurin: cosa vedere e punti salienti

1. Tsurukame Matsu (鶴亀松) – Il Pino della Gru e della Tartaruga

  • Caratteristiche: pino secolare modellato per ricordare una gru e una tartaruga.
  • Significato: gru e tartarughe sono simbolo di longevità.
  • Stile: la forma asimmetrica di questo pino è una costante nei giardini giapponesi – in contrasto con la ricerca di simmetria perfetta dei giardini europei e all’italiana.
  • Curiosità: è così prezioso che solo il capo giardiniere è autorizzato a prendersi cura di questo pino.

2. Hakomatsu (箱松) – Il Pino a Scatola

  • Caratteristiche: alberi di pino nero potati in forme sinuose, una sorta di bonsai su larga scala.
  • Curiosità: da sotto si apprezzano le linee scure e contorte dei rami nudi; dall’esterno, i rami ricoperti di aghi vanno a formare una tenda che nasconde la parte nord del parco.

3. Hokko (北湖) – Lo Stagno del Nord

  • Caratteristiche: 7000 mq di superficie, il secondo specchio d’acqua più grande del Ritsurin (considerando la sola parte storica, sezione sud).
  • Composizione: ci sono due isolotti chiamati Zensho (Isola Anteriore) e Kousho (Isola Posteriore).
  • Curiosità: è un habitat per numerosi uccelli acquatici.

4. Kansui-chi (涵翠池) – Lo Stagno Kansui

  • Posizione: area centrale della parte sud del giardino, di fronte alla casa da tè principale (Kikugetsu-tei).
  • Curiosità: sulla sponda nord dello stagno si trovano numerose Cycas – sembrano palme – in giapponese chiamate sotetsu (ソテツ). Sono state un dono di Shimazu, signore feudale del Kyushu meridionale, dove queste piante crescono spontanee. Si pensa che abbiano più di 300 anni.

5. Kikugetsu-tei (菊月亭) – La Casa da Tè

  • Significato: punto panoramico centrale del giardino, e centro della vita sociale del giardino nel periodo Edo.
  • Curiosità: il nome significa letteralmente “Padiglione della Luna e del Crisantemo”

6. Okedoi-no-taki (桶樋の滝) – La Cascata Okedoi

  • Significato: è un elemento visivo e sonoro del giardino Ritsurin.
  • Curiosità: la cascata è artificiale – il monte Shiun è piuttosto basso e il clima di Takamatsu relativamente arido. Un tempo, quando il signore feudale visitava il giardino, l’acqua per la cascata veniva portata a mano in alto nella collina.

7. Shofuda (小普陀) – Piccolo Monte Putuo

  • Caratteristiche: è la parte più antica del giardino, composta da numerose pietre impilate verso la sommità.
  • Significato: è una rappresentazione del Monte Putuo, una delle montagne sacre del buddhismo cinese. La montagna è dedicata a Kannon, bodhisattva della compassione.

8. Nanko (南湖) – Lo Stagno del Sud

  • Caratteristiche: 7900 mq di superficie, lo specchio d’acqua più grande del Ritsurin (considerando la sola parte storica, sezione sud).
  • Significato: è un oceano mondo, con isole – alcune riconducibili a leggende come quella di Horai – e sullo sfondo una collina che simboleggia il monte Fuji

9. Engetsukyo (偃月橋) – Ponte della Luna Piegata

  • Significato: il nome Engetsukyō richiama la forma del ponte, che ricorda una luna crescente (o piegata) riflessa nell’acqua dello stagno.
  • Caratteristiche: è il ponte più grande del giardino Ritsurin; il suo riflesso nell’acqua richiama alla connessione tra cielo e terra.

10. Hiraiho e Fuyo-ho (飛来峰・芙蓉峰) – Le Colline Monte Fuji

  • Significato: entrambe le colline artificiali simboleggiano il monte Fuji.
  • Caratteristiche: dalle due colline si possono godere vedute panoramiche del Ritsurin Koen. La migliore è considerata quella dalla vetta dell’Hiraho.

I pini del Ritsurin

Pur essendo circa 1400, la maggior parte dei pini del giardino è riconducibile a due specie: pini neri (kuromatsu, 黒松) e pini rossi (akamatsu, 赤松). C’è però anche un bellissimo esemplare di pino bianco del Giappone, o goyomatsu (五葉松). Pur essendo gigantesco, questo pino bianco – chiamato Neagari Goyo-matsu – era in origine un bonsai, donato al parco dall’undicesimo Shogun Tokugawa nel 1833.

Informazioni pratiche per visitare il giardino Ritsurin

Apertura e giorni con ingresso gratuito

AperturaGiorni di Ingresso Gratuito
Tutti i giorni1 gennaio (Capodanno)
16 marzo (anniversario dell’apertura – 16 marzo 1875)

Orari di apertura per mese

MeseOrario di Apertura
Dicembre, Gennaio7:00 – 17:00
Febbraio7:00 – 17:30
Marzo6:30 – 18:00
Aprile, Maggio, Settembre5:30 – 18:30
Giugno, Luglio, Agosto5:30 – 19:00
Ottobre6:00 – 17:30
Novembre6:30 – 17:00

Periodi con illuminazione serale (light-up)

EventoPeriodoOrario di apertura
Illuminazione dei ciliegi in fioreFine marzo – inizio aprile18:00 – 21:00
Illuminazione del foliage autunnaleFine novembre – inizio dicembre17:00 – 21:00

Come arrivare

Bisogna intanto arrivare a Takamatsu:

  • se già siete in Shikoku, potete arrivarci in treno.
  • altrimenti, opzione più economica, potreste prendere il traghetto dal porto di Uno (prefettura di Okayama) facendo cambio a Naoshima.

Una volta a Takamatsu potete raggiungere il giardino Ritsurin:

  • A piedi: dal porto ci vogliono circa 35 minuti, ma lungo la strada vi potreste fermare in una locanda di udon non turistica, di quelle frequentate solo dai locali.
  • In treno, dalla stazione Takamatsu-Chikko alla stazione Ritsurin-Koen (direzione Kotoden-Kotohira) – 7 minuti, 200 yen.
  • In treno, dalla stazione JR Takamatsu alla stazione Ritsurin-Koen-Kitaguchi (direzione Tokushima) – 6 minuti, 240 yen.

Se prendete il treno, consiglio l’opzione dalla stazione Takamatsu-Chikko: è un po’ più economica e soprattutto la stazione di arrivo è più vicina all’ingresso centrale del parco.

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