Quando c’è l’alta marea l’Oceano Pacifico sembra sprofondare in una buca circolare sulla costa dell’Oregon, in corrispondenza del promontorio di Capo Perpetua. Sembra un’apertura nell’oceano in grado di risucchiare l’acqua fino al centro della Terra, tanto che qualcuno l’ha chiamata The drainpipe of the Pacific (il tubo di scarico del Pacifico). Mentre altri hanno trovato nomi più suggestivi, come the gate to hell (il cancello dell’inferno) e Thor’s Well (il Pozzo di Thor). Ed è proprio con quest’ultimo nome che è più comunemente conosciuta questa curiosa formazione rocciosa della costa Ovest degli Stati Uniti.
Non appena ho visto qualche foto di questo fenomeno naturale mi sono chiesto che cosa sia il Pozzo di Thor, dove si trova e come fotografarlo. Sono un amante del Nord America e della Scandinavia e ho trovato irresistibile questo scenario naturale sulla costa pacifica degli USA che porta il nome di una divinità del Nord Europa. È iniziato così il mio viaggio digitale verso Thor’s Well, un punto da segnare sulla mappa delle mie future esplorazioni dell’Oregon e della sua costa, ricca di paesaggi e formazioni rocciose che sembrano uscite a volte da un libro di Tolkien, altre da una stampa di Hiroshige, altre ancora da un’opera Marvel.
Pozzo di Thor: dove si trova
Thor’s Well si trova lungo la costa dell’Oregon, negli Stati Uniti, all’interno della Cape Perpetua Marine Reserve and Marine Protected Areas[1]. Quest’area è compresa tra le città costiere di Florence e Yachats, quest’ultima a soli cinque kilometri dal Pozzo di Thor.
Come arrivare
Bisogna in primo luogo arrivare in Oregon e dall’Italia non ci sono al momento voli diretti. Non mancano tanti comodi voli con un solo scalo in Europa (con Air France e KLM ad esempio) o negli Stati Uniti (con United Airlines).
Da Portland si giunge a Thor’s Well in circa tre ore di auto. Il luogo non è facilissimo da trovare perché non ci sono segnali sulla strada, per cui il modo più facile è cercare Sprouting Horn (vedi mappa).
Come si vede dalla mappa, a meno di un kilometro dal Cape Perpetua Visitor Center c’è un parcheggio con punti di osservazione, da cui è visibile il Pozzo di Thor. In alternativa ci sono sentieri e scalini che portano fino al mare.
Che cos’è Thor’s well, profondità e dimensioni
Alcune fotografie lo fanno sembrare un cratere gigantesco, in grado di risucchiare l’oceano e persino le navi che si arrischiano nei suoi paraggi, un po’ come succedeva in antiche rappresentazioni della terra piatta.
Chi si dovesse avventurare in Oregon con questa aspettativa rimarrà deluso: il pozzo di Thor ha una profondità di sei metri e un diametro di soli tre metri. Niente di enorme, eppure nelle sue limitate dimensioni riesce a suscitare forti emozioni; un volume così piccolo di roccia dà un forte assaggio della potenza dell’oceano, guardare questo video per credere:
Il cielo grigio aumenta la drammaticità del filmato, ma la meraviglia spinge le persone a visitare il luogo anche (e soprattutto) nelle belle giornate. Meraviglia che ha colpito anche gli scienziati, che solo recentemente hanno capito che cosa c’è dietro a questo fenomeno naturale.
La scienza di Thor’s Well
Il pozzo di Thor ha dimensioni contenute, ma come mai in certi momenti sembra risucchiare l’oceano? Il segreto di questo fenomeno sta nella struttura del pozzo stesso: l’apertura visibile − e così spesso fotografata − è l’ingresso superiore a una grotta scavata nella roccia basaltica della costa; ma c’è un altro ingresso nella grotta, in fondo alla buca e perpendicolare a essa, che conduce verso il mare. Con la bassa marea, le onde si muovono avanti e indietro all’interno della grotta e sono visibili ai visitatori che osservano la buca dal bordo, guardando verso il basso.
Quando c’è l’alta marea la caverna si riempie dal fondo e di tanto in tanto l’acqua spruzza in alto (effetto geyser) quando le onde sbattono contro le rocce; altre onde si riversano nella grotta dall’alto e l’acqua sembra così sparirvi. Per chi osserva il fenomeno dalla costa, l’effetto è di un ciclo infinito di drenaggio e riempimento.
La mitologia di Thor’s Well
Questa fantastica formazione rocciosa deve il suo nome alla divinità scandinava Thor, figlio di Odino e dio del tuono, del fulmine e della tempesta. Una delle sue caratteristiche più note è l’uso di Mjöllnir, un martello potentissimo. Ed è proprio con questo martello che, secondo leggende locali, sarebbe stata creata la grotta che risucchia l’oceano verso il centro della Terra. Una leggenda che ha permesso di dare a questo fenomeno naturale un nome suggestivo, in grado esso stesso di attirare la curiosità di turisti e viaggiatori.
Quando visitare Thor’s Well
È un fenomeno naturale accessibile durante tutto l’anno, ma se volete scattare qualche bella fotografia dovete fare i conti con le correnti di marea.
Le foto con maggiore effetto drammatico si ottengono quando la marea è alta e l’acqua entra all’interno della grotta. Per scegliere quando visitare il Pozzo di Thor basta consultare il livello delle maree[2] e regolarsi di conseguenza. Prevedete di arrivare almeno un’ora e mezza prima dell’alta marea, in modo da orientarvi, identificare il pozzo e scegliere il posto in cui piazzarvi per scattare le foto.
Se invece volete semplicemente godervi lo spettacolo non occorre arrivare con così tanto anticipo e vi basterà piazzarvi su uno dei punti di osservazione.
Fotografare il Pozzo di Thor
Come abbiamo visto il momento migliore per fare fotografie è nei momenti di alta marea, per cui è importante consultare prima i grafici delle maree e scegliere così l’attimo ideale. Per aumentare l’effetto drammatico della scena, in molti scelgono l’alta marea in corrispondenza dell’alba o del tramonto; il tramonto è il momento più gettonato, visto che si può fotografare il “cratere” con il sole che si immerge nel mare; d’altro canto anche all’alba si ottengono buoni effetti ed è il momento meno affollato.
Nelle fasi di bassa marea c’è poco da fotografare, il Pozzo di Thor è un semplice foro sulla costa dell’Oregon.
Ci sono molti attimi da immortalare, ma spesso le foto più suggestive si ottengono quando l’acqua sprofonda nel pozzo e con tempi di esposizione lunghi – da uno a due secondi – si ottiene un “effetto cascata”. Buono è anche l’”effetto geyser”, che si verifica quando getti d’acqua fuoriescono dalla grotta; in questo caso il consiglio è di mettere a fuoco in anticipo e impostare la macchina in modalità burst, così da poter scattare decine di foto in un secondo e scegliere poi le immagini migliori.
Se non potete recarvi sul posto al tramonto o all’alba, si ottengono buoni risultati anche in pieno giorno a patto di utilizzare un filtro a densità neutra (filtro ND) in modo da ridurre l’intensità della luce che arriva nell’obiettivo fotografico e ottenere l’effetto cascata; altrimenti si può sempre sperare in un cielo nuvoloso!
Che cosa portare per ottenere buone fotografie
- Fotocamera con un obiettivo ampio;
- Treppiede;
- Filtro a densità neutra (o almeno un polarizzatore);
- Telecomando per lo scatto remoto;
- Panni per lenti e filtri e spray per la pulizia;
- Scarpe e pantaloni impermeabili per il fotografo!
E poi per fotografare in sicurezza ricordati di portare:
- Attenzione. Nei momenti di alta marea ci possono essere grandi onde improvvise in grado di sbalzare le persone in mare. Mantieniti in una posizione il più possibile solida e sicura e preparati agli imprevisti.
- Rispetto. L’area di Capo Perpetua si trova nel Parco nazionale di Siuslaw[3] per cui, ancor più che in altri luoghi, fai attenzione a non danneggiare in alcun modo la natura. E poi rispetta anche gli altri fotografi. Prenditi il tuo tempo, scatta le tue foto e quando hai fatto lascia che qualcun altro provi a fotografare Thor’s Well dal tuo posto. L’area è veramente limitata e lasciare spazio agli altri rende il tutto più sicuro.
Ci sono pericoli?
Nonostante sembri risucchiare l’oceano verso il centro della Terra, il Pozzo di Thor di per sé non è particolarmente pericoloso. O meglio, non è più pericoloso di altre aree della costa dell’Oregon. Per osservarlo e fotografarlo in sicurezza basta fare attenzione all’oceano e alle onde improvvise in grado di travolgere facilmente un adulto e farlo cadere sulle rocce basaltiche di cui è piena la costa, mentre è assai improbabile essere risucchiati nel pozzo.
In altre parole, è l’Oceano Pacifico a essere pericoloso, non Thor’s Well. Un’onda anomala improvvisa può colpirti in qualsiasi punto della costa dell’Oregon, anche mentre cammini sulla spiaggia. Il Pozzo di Thor è unico solo per forma, comportamento e spettacolarità, ma per il resto è solo un affascinante buco nel basalto.
Cosa vedere nei dintorni
Di per sé il Pozzo di Thor non vale un viaggio dall’Italia, ma l’Oregon certamente sì. Ricco di natura, lo stato dell’Oregon si presta a un viaggio on the road lungo la costa, che ha in Cannon Beach uno dei luoghi più ricchi di fascino − anche per gli amanti del cinema[4] − ma non è il solo. Ci sono tra gli altri:
- La Neskowin Ghost Forest, i resti di una foresta fantasma che emergono direttamente sulla spiaggia;
- Il Fort Steven State Park e la spiaggia con il relitto della Peter Iredale;
- Il Samuel H. Boardman State Scenic Corridor, circa 20 kilometri di strada con formazioni rocciose ad arco, piccole isole coperte da alberi, insenature da favola e ponti naturali.
E naturalmente c’è Capo Perpetua, che oltre a Thor’s Well ha altre formazioni rocciose con fenomeni spettacolari degni di nota, come il Devil’s Churn e il Cook’s Chasm. E anche tanti sentieri lungo la costa, l’ideale per chi ama il mare, la natura e il trekking.
Note
1 Sito ufficiale: https://oregonmarinereserves.com/reserves/cape-perpetua/↵
2 Orari e livelli delle maree: https://tides.willyweather.com/or/lane-county/cape-perpetua.html↵
3 Sito ufficiale: https://www.fs.usda.gov/siuslaw/↵
4 Cannon Beach e il suo scoglio Haystack Rock hanno fatto da sfondo a scene del film I Goonies https://it.wikipedia.org/wiki/I_Goonies↵
Immagine di copertina: Michel Matton / CC BY-SA