Siti archeologici misteriosi: incisioni rupestri, piramidi, templi nella giungla, chiese scavate nella roccia…

Se avete in mente una meta culturale per la vostra prossima vacanza, le proposte di oggi sono piuttosto allettanti.

Qualche esempio?

Caverne con antiche incisioni rupestri e graffiti preistorici, templi nella giungla, sperdute rovine precolombiane o chiese scavate nella roccia.

Destinazioni insolite e poco conosciute, luoghi strani e misteriosi dove il viaggio si trasforma nell’esplorazione di una Terra Incognita.

Proprio come piace a noi.

Ciudad Perdida (Colombia)

Più antica di Machu Picchu e più sperduta di El Dorado la misteriosa Ciudad Perdida del Venezuela è ancora oggi un luogo misterioso e abbandonato, dove pochi hanno il coraggio di avventurarsi. Non aspettatevi le folle chiassose di località archeologiche ben più conosciute. Nel trekking di tre giorni per arrivare alla Ciudad Perdida attraverserete giungle tropicali, supererete colline, guaderete fiumi per salire infine i gradini in pietra di uno dei siti archeologici più misteriosi del Sud America. Una vera avventura che richiede un po’ di allenamento, capacità di adattamento e molte giga di memoria nella vostra memory card.

Atlas Obscura
Joshua Foer, Dylan Thuras, Ella Morton
Guida alle meraviglie nascoste del mondo

Trekking alla Ciudad Perdida

Un percorso da seguire esclusivamente con guide esperte. Per info e prezzi sui trek alla Ciudad Perdida rimandiamo al sito ufficiale dove propongono tour di 3 o più giorni.


Città di fango di Djenné

Le impressionanti architetture di fango di Djenné sono state inserite nel 1988 tra i patrimoni mondiali dell’umanità. La grande Moschea di Djenné è tra gli edifici in adobe più grandi del mondo e la sua costruzione risale al XIII secolo.


La città di fango di Djenné arrivò a rivaleggiare con la mitica Timbuctu diventando una delle destinazioni commerciali più importanti dell’Africa subsahariana. Ogni anno, con la stagione delle piogge, la città diventa un’isola, quando le acque del vicino fiume Bani invadono la piana circostante.

I ladri di libri di Timbuctu
Charlie English
Una città leggendaria e la corsa per salvare i suoi tesori

Che cos’è l’adobe?

È un impasto di argilla, sabbia e paglia essiccato al sole per ottenere mattoni. La parola è utilizzata da millenni per indicare questo particolare tipo di costruzione. A oggi l’edificio più antico costruito in adobe è la città di Çatalhöyük in Anatolia (Turchia).

Calendario di Adamo (Sud Africa)

Per individuare il misterioso Calendario di Adamo ci vogliono un pizzico di fortuna e una buona vista. Se poi avete a disposizione un elicottero, ancora meglio. Johan Heine sorvolava la zona durante una missione di soccorso, quando riscoprì gli enigmatici monoliti che coprono una vasta area situata nel Sud Africa settentrionale, al confine con il Mozambico. I resti litici eretti a formare recinti di pietre o disposti in solitari menhir sono stati negli ultimi anni oggetto di molte teorie di archeologia proibita. C’è chi sostiene, come Michael Tellinger, che il Calendario di Adamo risalga a 200mila anni fa con alieni e complotti galattici a complicare la faccenda.

Atlante dei luoghi inaspettati
Travis Elborough
Scoperte inattese, città misteriose e leggendarie, mete improbabili. Ediz. illustrata

Esplorare il Calendario di Adamo

Alieni, Anunnaki e complotti a parte, potete vedere qui sotto un bel video sul misterioso Calendario di Adamo e gli enigmatici monoliti di pietra.

Göbekli Tepe (Turchia)

La datazione dei reperti rinvenuti nell’area fa di Göbekli Tepe il sito archeologico più antico del mondo: la sua costruzione risale a 9.500 anni fa. C. L’area è oggetto di scavi dal 1995 sotto la direzione dell’archeologo tedesco Klaus Schmidt. Cosa è stato scoperto?

Scavando la collina artificiale che da il nome a questo misterioso sito archeologico sono state portate alla luce 40 pietre a forma di T del peso di svariate tonnellate. Sulle  pietre, di altezze variabili dai tre ai sei metri, sono state incise figure zoomorfe di cavalli, cinghiali, scorpioni, formiche, leoni e altri animali. Ad accrescere l’enigma di Göbekli Tepe il fatto che il sito archeologico sia stato volontariamente coperto di terra dai suoi costruttori.

Costruirono i primi templi
Klaus Schmidt
Costruirono i primi templi. 7000 anni prima delle piramidi.

Viaggio a  Göbekli Tepe

Un viaggio a  Göbekli Tepe è un percorso a ritroso nei tempi più remoti della preistoria umana. Il sito archeologico, aperto nel 2019, dista pochi chilometri dalla città di Şanlıurfa, l’antica Urfa conosciuta come la Città dei Profeti: qui sarebbero nati Giobbe e Abramo. Şanlıurfa è collegata a Istanbul da voli low cost della Turkish Airlines e della Pegasus Airlines.


L’antica città di Khiva (Uzbekistan)

Il tesoro di Khiva in Uzbekistan è racchiuso all’interno dell’Itchan Kala, la Città Vecchia. Varcate le antiche mura di fango vi troverete immersi in un labirintico dedalo di vie e vicoli che alla luce del tramonto regalano scorci di incomparabile bellezza. Oltre 50 monumenti storici e più di 200 abitazioni originarie. Dall’alto della Torre di Guardia della Fortezza di Kuhna Ark il panorama sulla città di Khiva è magnifico, mentre le sontuose sale del Palazzo di Isfandiyar (residenza estiva del sultano) testimoniano l’opulenza e il fasto di uno dei più importanti centri lungo la Via della Seta.

Uzbekistan
AA.VV.
Numero de I Meridiani dedicato all’Uzbekistan.

Khiva: dove si trova?

La città di Khiva si trova in Uzbekistan, nella provincia della Cosmania. Per raggiungere Khiva dovrete prima fare tappa a Urgench, cittadina poco degna di nota, ma utile per imbarcarsi su uno dei tanti taxi collettivi diretti a Khiva. Durata del tragitto: una ventina di minuti circa.


Borobudur (Indonesia)

Il tempio di Borobudur è il sito archeologico più visitato dell’Indonesia. La sua costruzione richiese ottant’anni di lavoro e la manodopera di 10mila operai. Il risultato è uno dei templi più imponenti del globo. Le sue dimensioni sono di 123 x 123 metri alla base e un’altezza di 35 metri. I blocchi di pietra che sostengono la struttura superano i 1.600, mentre le sue pareti sono ricoperte di 2.672 bassorilievi che narrano oltre un migliaio di storie del Buddha. Il tempio di Borobudur in Indonesia è senza dubbio uno degli esempi più colossali e imponenti del tempio-montagna di tradizione induista.

Come arrivare a Borobudur

La città più vicina è Yogyakarta situata 40 Km a nord-ovest del sito archeologico di Borobudur. È servita da voli low cost da/per le maggiori località dell’Indonesia.

Templi di Khajuraho (India)

I templi di Khajuraho si trovano nello Stato indiano del Madhya Pradesh, nell’India centrale. Furono costruiti nell’arco di un centinaio d’anni (950-1050 d. C.) e degli oltre 80 templi originari sono giunti fino a noi, mirabilmente conservati, solo una ventina. Le ardite architetture dei vimana posti sulla sommità dei templi di Lakshmana, Kandarya Mahadeva e Adinath hanno tenuto svegli più di una notte ufologi e appassionati di archeologia misteriosa. Suggestioni che comunque passano in secondo piano di fronte alle raffinate sculture erotiche dei templi di Khajurao, ispirati dal Kamasutra e della tradizione tantrica.

India del Nord
C. Dapino (a cura di)
Guida Lonely Planet dedicata all’India del Nord.

Khajuraho: come arrivare

Voli low cost collegano la città di Khajuraho a Benares, New Delhi, Mumbay o Kolkata. In alternativa, o con budget limitato, potete optare per il treno, visto che hanno di recente potenziato la linea ferroviaria da/per Agra, Orccha o Benares.


Ipogeo di Ħal-Saflieni (Malta)

Tra i siti archeologici più antichi d’Europa, l’Ipogeo Ħal-Saflieni è la destinazione ideale per chi è in cerca di un luogo insolito.

Questa misteriosa costruzione, scoperta per caso nel 1902, si sviluppa per tre livelli sotterranei scavati nella roccia a partire dal IV millennio a. C.

Una progettualità che ancora oggi lascia stupiti i visitatori che accedono alle numerose camere e stanze che scendono fino a 10 metri di profondità. Per preservare al meglio questa misteriosa meta culturale gli accessi sono limitati a non più di 80 visitatori al giorno: 10 ogni ora. Prenotate con anticipo se avete intenzione di visitare l’Ipogeo di Ħal-Saflieni a Malta.

Arrivare all’Ipogeo di Ħal-Saflieni da La Valletta

L’Ipogeo si trova nella città di Paola pochi chilometri a sud della capitale La Valletta. Numerose corse in autobus ogni ora collegano le due città. Potete effettuare la prenotazione per la visita dell’Ipogeo di Ħal-Saflieni direttamente dal sito ufficiale.

Le piramidi di Meroe (Sudan)

Le solitarie e misteriose piramidi nubiane di Meroe vegliano da millenni su di un paesaggio modellato dal vento e dalla sabbia. Qui tutto sembra essersi arrestato a quel tempo remoto quando la regione, al confine tra Egitto e Sudan, faceva parte del Regno di Kush. Il regno dei faraoni neri di cui le piramidi nubiane rappresentano una silenziosa quanto enigmatica testimonianza. Più piccole di quelle egizie (non superano i 30 metri di altezza) e dall’aguzza forma piramidale (i lati hanno un’inclinazione di 70°) le piramidi nubiane di Meroe rivaleggiano in seduzione e mistero con le loro cugine più conosciute.

Un drone del National Geographic sopra le piramidi di Meroe

Brú na Bóinne (Irlanda)

Lungo il corso del fiume Boyne, una quarantina di chilometri a nord di Dublino, sorge lo spettacolare sito archeologico di Brú na Bóinne, in Irlanda. L’area da visitare è costituita da 90 monumenti di epoca neolitica e rappresenta il più grande sito archeologico di arte megalitica dell’Europa occidentale. I tre più importanti tumuli sepolcrali sono le tombe di Newgrange, Knowth e Dowth. Il solstizio d’inverno è il momento più magico per visitare il sito archeologico di Brú na Bóinne. Ogni anno, da millenni, un raggio di luce penetra nelle camere sotterranee dal tetto dell’edificio, percorrendo lo stretto corridoio in pietra che conduce alla camera sepolcrale. A dimostrazione che gli enigmatici costruttori sapevano il fatto loro.

Irlanda
Fionn Davenport
Guida Lonely Planet dedicata all’Irlanda.

Visitare Brú na Bóinne

La pagina ufficiale del Bru na Bóinne Visitor Centre fornisce tutte le informazioni per visitare questo antico sito archeologico dell’Irlanda e la celebre Tomba di Newgrange.


Cueva de las Manos (Argentina)

Le impressionanti pitture rupestri della Cueva de Las Manos, nella regione di Santa Cruz, in Argentina, rappresentano una delle testimonianze più antiche delle popolazioni che oltre 10mila anni fa abitavano la Patagonia centrale. Scoperta per la prima volta agli inizi del Novecento, la Cueva de las Manos è stata studiata in maniera approfondita solo a partire dal 1964. Le mani raffigurate sulle pareti della grotta sono oltre 800, in prevalenza mani sinistre. Qualche curiosità? La maggior parte delle mani sembra appartenere a donne e bambini. All’interno della grotta è stata individuata una rappresentazione rupestre con una mano a sei dita. Non solo mani. All’interno della grotta compaiono anche pitture rupestri raffiguranti scene di caccia e rappresentazioni astratte di cerchi, linee e rettangoli.

Tour alla Cueva de Las Manos

Necessario affidarsi a una buona guida, vista l’ubicazione della grotta praticamente in mezzo al nulla. Un’auto a noleggio potrebbe essere un’opzione, oppure un tour organizzato. Perito Moreno è la città più vicina e dista dalla Cueva de Las Manos un centinaio di chilometri. Per info e costi del biglietto potete consultare il sito ufficiale della Cueva de Las Manos.


Parco Nazionale delle incisioni rupestri di Naquane (Italia)

Le incisioni rupestri della Val Camonica furono eseguite in un arco temporale di circa 8mila anni per un totale di oltre 140mila figure. Le rappresentazioni spaziano dai cavalli e cervi del periodo Mesolitico, passando alle incisioni rupestri di armi nell’Età del Bronzo, a duelli e genitali che costituirono i temi preferiti dell’Età del Ferro. I petroglifi della Val Camonica rappresentano la più ampia collezione europea di arte rupestre. Il Parco, istituito nel 1955, è stato il primo Parco Archeologico d’Italia, un museo a cielo aperto racchiuso nel paesaggio sublime delle Alpi centrali.

Incisioni rupestri della Val Camonica: immagini


Il Chaco Canyon e gli Anasazi

Il curriculum del Chaco Canyon come sito archeologico misterioso è piuttosto ricco di riconoscimenti. A parlarne Maulder e Scully degli X-Files, Roberto Giacobbo di Voyager e tanti altri appassionati di archeologia misteriosa, luoghi enigmatici e civiltà scomparse. Il Parco Archeologico della cultura Chaco si trova nello Stato del New Mexico e copre una superficie di 130 Km2. Perché è così misterioso questo luogo?

Si sa poco o nulla dei suoi primi abitanti, il popolo degli Anasazi che hanno lasciato enigmatiche pitture rupestri e spettacolari edifici in pietra e adobe. I pueblo (villaggi) di Chaco Canyon e Mesa Verde sono stati costruiti su speroni rocciosi difficilmente raggiungibili se non con l’ausilio di corde.

Collasso
Jared Diamond
Come le società scelgono di morire o vivere

Il mistero degli Anasazi

Uno dei misteri più grandi che circonda il Chaco Canyon è quello relativo alla repentina scomparsa degli Anasazi: i suoi leggendari abitanti. Nel capitolo Gli antichi americani: gli anasazi e i loro vicini, contenuto in Collasso. Come le società scelgono di morire o vivere (Jared Diamond) veniamo a conoscenza delle ragioni che hanno spinto gli antichi abitanti ad abbandonare questi luoghi.

Lalibela (Etiopia)

Uno dei luoghi più sacri dell’Etiopia e senza dubbio uno dei siti archeologici più insoliti del mondo. Le undici chiese di Lalibela sono state scavate nella terra e nella roccia asportando il materiale in più proprio come uno scultore fa con un blocco di marmo. Il risultato di secoli di lavoro è un complesso architettonico unico al mondo che comprende capolavori come la chiesa di Bet Amanuel, la più finemente scolpita, quella di Bet Giorgis, una delle meglio conservate, la chiesa di Bet Medhane Alem, la più grande chiesa monolitica del mondo oppure quella di Bet Maryam, l’unica affrescata. Come se non bastasse tradizione vuole che in una delle chiese di Lalibela sia conservata l’Arca dell’Alleanza.

L’Arca dell’Alleanza a Lalibela in Etiopia

Secondo una delle tante tradizioni, l’Arca dell’Alleanza sarebbe stata offerta in dono da Re Salomone a Menelik I Imperatore d’Etiopia. Il sovrano avrebbe portato nella sua terra il prezioso reperto che sarebbe ancora oggi custodito nel sancta sanctorum di una delle undici chiese di Lalibela. Il fatto che nessuno, oltre al custode designato, possa vedere il sancta sanctorum non aiuta di certo a sciogliere i dubbi sul mistero delle chiese di Lalibela e l’ubicazione dell’Arca dell’Alleanza.


Angkor Wat (Cambogia)

D’accordo è uno dei siti archeologici più visitati al mondo e anche uno dei più estesi con una superficie totale che supera i 400 Km2. È stato ed è tutt’ora oggetto di numerose campagne di scavo, compare in milioni di siti web in tutto il mondo e la silhouette del suo tempio più conosciuto sventola sulla bandiera nazionale della Cambogia. E però Angkor Wat, i templi nella giungla di Ta Prohm e Preah Khan, l’imponente tempio-montagna di Baphuon o le singolari vasche rituali di Neak Pean (Il tempio della medicina) rappresentano uno dei siti archeologici più misteriosi, affascinanti e suggestivi del mondo. Una meta irrinunciabile per chi è alla ricerca di una destinazione culturale insolita e dei migliori scatti fotografici di tutto il sud-est asiatico.

Cambogia
Emma Boyle
Rough guide della Cambogia

Visitare Angkor Wat

Date le sue dimensioni una visita al sito archeologico di Angkor richiede almeno un paio di giorni. Giusto per vedere i templi maggiori e dedicare un po’ di tempo a quelli minori. La città di Siem Reap, vicinissima all’area archeologica, è collegata con voli low cost alle principali città del sud-est asiatico.


La città Maya di Palenque (Messico)

Patrimonio dell’Umanità dal 1987 il sito archeologico di Palenque si trova in Chiapas, nel Messico meridionale. Per secoli nascosto dalla fitta vegetazione tropicale, il sito è regno incontrastato delle scimmie urlatrici. Le costruzioni in pietra sono imponenti, gigantesche. Nel Tempio delle Iscrizioni è stata ritrovata l’enigmatica figura dell’astronauta di Palenque, oltre alla tomba segreta di Re Pakal: al suo interno la maschera funeraria in giada del sovrano. Il Palazzo è un enorme complesso di edifici interconnessi al cui interno si trovano alcuni dei più pregevoli bassorilievi dell’intero sito archeologico. Tanti templi minori, circondati dalla giungla, che rendono la visita a Palenque un percorso enigmatico e misterioso.

L’enigmatico astronauta di Palenque

Quando per la prima volta l’appassionato ricercatore di misteri Erich von Däniken vide il sarcofago di Palenque fu certo di una cosa: quell’oggetto rappresentava senza ombra di dubbio un astronauta. Da lì in poi (siamo nel 1968) per l’astronauta di Palenque la strada è stata in discesa.

Più in salita il sentiero degli archeologi che hanno dovuto interpretare i complessi glifi incisi sul coperchio; e che raccontano la storia del passaggio dell’anima del defunto dall’aldiquà all’aldilà.

Articoli simili

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Latest posts