Una proposta di lettura di libri sul mare che include racconti e romanzi, saggi e raccolte di prefazioni che raccontano gli oceani e i mari del mondo prendendo spunto da fatti realmente accaduti, esperienze di apnee profonde negli abissi oceanici, viaggi in sommergibili autocostruiti e coraggiosi tentativi letterari di descrivere il mare dal punto di vista del mare.
La navigazione tra questi nove libri sul mare è a discrezione dell’autore. Un’emozionante immersione seguendo Il respiro degli abissi di James Nestor, oppure un giro per l’Atlantico con una guida d’eccezione come Simon Winchester. Per gli animi romantici suggeriamo le avventure per mare di Maqroll il Gabbiere in Trittico di mare e di terra, personaggio indimenticabile creato dalla fantasia di Álvaro Mutis, mentre gli amanti dei classici apprezzeranno di certo una delle storie marinaresche meno conosciute di Robert Louis Stevenson ne Il saccheggiatore di relitti.
Un viaggio per mare attraverso le parole di chi il mare l’ha vissuto e descritto con poesia e curiosità, passione profonda e umile rispetto.
Dieci libri sul mare per conoscerlo e amarlo.
Atlantico di Simon Winchester
Le ricerche per la stesura di Atlantico,edito da Adelphi e tradotto da Jacopo M. Colucci, hanno condotto Simon Winchester verso le due sponde dell’oceano, dal Brasile al Marocco, passando per Terranova e Sant’Elena, facendo tappa nella remota isola di Tristan da Cunha e negli uffici di un’anonima, quanto sconosciuta, organizzazione marittima nel Principato di Monaco. Un lavoro di ricerca immenso, per la stesura di un libro sul mare avvincente quanto un romanzo, dettagliato quanto un saggio specialistico e ricco di aneddoti e curiosità che agganciano il lettore pagina dopo pagina. Impossibile dimenticare che per secoli Capo Bojador nel Sahara Occidentale è stato l’avamposto insuperabile per tutte le imbarcazioni in rotta verso l’Africa meridionale. Toccò al portoghese Gil Eannes trovare una valida soluzione a un problema marittimo che appariva insolubile.
Oppure quando l’autore, Simon Winchester, dedica un intero capitolo del suo Atlantico all’impresa eroica della posa dei primi cavi sottomarini tra l’isola di Terranova e l’Irlanda. Una scrittura agile, precisa e scorrevole fanno di Atlantico uno dei migliori libri sul mare da leggere per conoscere l’oceano di “mezzo” seguendo le storie degli uomini che lo hanno attraversato, delle imprese che lo hanno visto per protagonista fin da quando i Fenici si sono avventurati per la prima volta oltre le Colonne d’Ercole, nel verde mare delle tenebre.
Atlantico
Simon Winchester
Il saccheggiatore di relitti di Robert Louis Stevenson
Tra i tanti libri di avventure sul mare Il saccheggiatore di relitti, scritto da Robert Louis Stevenson, si colloca a metà strada tra il romanzo di viaggio e il thriller, seguendo il filo rosso di un enigma nautico che attraversa l’oceano Pacifico partendo dalle coste della California, toccando le isole Hawaii, fino al remoto atollo di Midway. Un romanzo sul mare che prende le mosse da un fatto di cronaca realmente accaduto; il misterioso naufragio della nave Mistral, di cui Stevenson viene a conoscenza sull’isola di Honolulu. Notizia che scatena la fantasia dell’autore de L’isola del tesoro e dà il la a un’avventura sul mare narrata in prima persona dal protagonista del romanzo, il giovane bohémien e marinaio suo malgrado, Loudon Dodd.
Ne Il saccheggiatore di relitti la Mistral diventerà la nave Flying Scud, mentre a occuparsi del recupero dei suoi tesori sarà l’equipaggio della Norah Creina con a bordo un manipolo di avventurieri e marinai di fortuna tra cui il giovane protagonista. Entreranno in gioco la marina militare britannica, nobili giramondo e sfortunati opportunisti in un’avventura sul mare capace di regalare suspense e ansiolitica attesa per un finale che non mancherà di stupire il lettore. Uno dei libri tra i meno conosciuti di Robert Louis Stevenson, un grande romanzo sulle avventure per mare.
Il saccheggiatore di relitti
Robert Louis Stevenson
Jimmy Priscot di Giovanni Savelli
Mi trovo qui nella doppia veste di autore dell’articolo e autore del romanzo. Per questa ragione più che di una recensione si tratta della presentazione e condivisione con i lettori di Terra Incognita del mio primo libro, edito da Nutrimenti e uscito in libreria il 24 marzo di quest’anno. Se avete tempo libero e voglia di seguire un’avventura per mare, mollate gli ormeggi e imbarcatevi a bordo della Snark in compagnia di una variegata ciurma composta da un aspirante reporter, un vecchio capitano, un giovane cartografo e due giganteschi gemelli. Tutti impegnati a seguire un fiore-bussola alla ricerca di un’isola misteriosa.
Davide Longo, senz’altro più abile di me nell’uso delle parole, ne ha parlato in questi termini: Se Jimmy Priscot fosse una macchina per volare apparterrebbe alla categoria delle lanterne magiche, dei dirigibili e di quei marchingegni che vincono la gravità non con la brutale forza di un motore, ma affidandosi a ciò che è più caldo e leggero dell’aria. Una scelta sognante e temeraria che basterebbe da sola a farne il libro necessario che Jimmy Priscot è. Aggiungeteci mappe, isole misteriose, tesori, un personaggio un po’ Forrest Gump un po’ Candide, una scrittura scoppiettante e una trama che stupisce come un origami. Che altro serve. Ah, dimenticavo. Fa anche molto ridere.
Qui di seguito riporto la sinossi del romanzo realizzata dalla casa editrice:
Jimmy Priscot è un apprendista reporter che aspira a una promozione nel giornale locale, e cosı̀ sceglie di raccontare la storia del capitano Rogers, figura leggendaria di New Port e membro della più importante e influente famiglia della cittadina. L’informazione decisiva su Rogers, a Jimmy la dà però un vecchio ubriacone: quando ha fatto quel che ha fatto, Rogers stava cercando un tesoro e lui, il vecchio ubriacone, possiede la bussola che conduce a quel tesoro. Un fiore. Fiuto, speranza, sconsideratezza: impossibile dire che cosa spinge Jimmy a prendere il mare lasciando che sia il fiore a dettare la rotta. Ad accompagnarlo, una ciurma niente male: il nonno avventuriero, i mastodontici gemelli Roberstone e il cartografo bambino Magellano Weaver. Il viaggio li condurrà da Agata, la bambina che non può crescere. Almeno finché non tornerà là dove è nata, un’isola magica, terra natia anche del fiore-bussola. È come un sogno, questo viaggio, ma del resto il nonno di Jimmy non smette di ripeterlo: la cosa più importante nella vita sono i sogni. E allora questo viaggio è la vita. Purtroppo, chiunque tocchi terra sull’isola magica è destinato a dimenticarla non appena se ne allontana, perciò il diario di bordo scritto da Jimmy diventa il gesto di noi esseri umani che ci sforziamo di custodire memoria di quel che siamo e facciamo. E di quel che sogniamo.
Avventuroso, incalzante, divertente: il romanzo d’esordio di Giovanni Savelli è una vera traversata nella fantasia.
Concludo con un forza Jimmy Priscot! perché i sogni, tanto nel sonno quanto nella veglia, sono la cosa più importante nella vita.
Jimmy Priscot
Giovanni Savelli
Il respiro degli abissi. Un viaggio nel profondo di James Nestor
Il viaggio nel profondo di cui ci parla James Nestor è un’immersione metro dopo metro negli abissi marini per scoprire come diavolo facciano uomini e donne che non hanno niente di speciale, a scendere a decine o addirittura centinaia di metri in profondità senza l’ausilio di respiratori. Il punto di partenza di questo splendido esempio di non-fiction sul mare è il Campionato mondiale di appena svoltosi nel 2011 a Kalamata, in Grecia. Stupito e sconcertato dai risultai ottenuti dai concorrenti, James Nestor decide di svolgere ulteriori ricerche che lo porteranno in Giappone, dove le donne ama praticano la pesca in apnea da oltre 2500 anni o in Honduras a bordo di un sottomarino autocostruito per un tour a 200 metri di profondità. Non contento di osservare il mare dalla prospettiva del terricolo, l’autore ci racconta del corso di apnea che ha seguito per imparare una tecnica tanto semplice quanto antica, quella della respirazione profonda, Il respiro degli abissi che conosciamo fin dalla nascita, ma che col tempo abbandoniamo.
È il Master Switch of Life, l’interruttore principale della vita,termine coniato nel 1963 per definire una costellazione di riflessi fisiologici di alcuni organi […] che si innescano nel preciso momento in cui mettiamo il viso in acqua[1]. Un libro sul mare che si beve tutto d’un fiato.
Il respiro degli abissi. Un viaggio nel profondo
James Nestor
Oceano mare di Alessandro Baricco
Questo l’incipit:
A poca distanza dalla spiaggia la locanda Almayer, ve la ricorderete di certo, non appena vi avvicinerete a questo romanzo sul mare scritto da Alessandro Baricco e pubblicato nel 1993, la cui prosa segue l’ondulato movimento della superficie d’acqua che il pittore Plasson cerca di catturare con le sue tele bianche o con gli andirivieni romantici del signor Bartleboom in cerca dell’amore perfetto. La giovane Elisewin che sul mare cerca, invece, pace e serenità, con la storia dolorosa di madame Deverià e la misteriosa figura che abita la stanza in fondo al corridoio della locanda Almayer, sempre chiusa e inaccessibile. Ci sono anche dei monelli che sono angeli o forse no e si lanciano dalle finestre come se fossero dotati di ali; che poi qualcuno li abbia visti davvero volare, questa è tutta un’altra storia. E poi ci sono i dialoghi:
E come si fa, allora, a non leggere un libro sul mare come questo.
Oceano mare
Alessandro Baricco
Storia del mare di John Mack
Un punto di vista originale per raccontare il mare in un saggio scritto da John Mack e pubblicato nel 2014 con la traduzione di Sara Quarantani. L’autore insegna Storia dell’Arte Comparata all’Università dell’East Anglia (Regno Unito) e il suo saggio La storia del mare si sviluppa come un’indagine che parla del mare e dei modi in cui gli esseri umani interagiscono con esso[4]. Un libro valido sia per gli appassionati dell’argomento, ma anche per chi è alla ricerca di nessi e ispirazioni che uniscono il mare a opere letterarie, tesori dell’arte e invenzioni che hanno consentito all’uomo di attraversare mari e oceani fin dalla notte dei tempi. Curioso il capitolo dedicato alle mappe galleggianti della Polinesia (mattang), fatte di bastoncini di legno intrecciati, così come le digressioni letterarie con l’immancabile Coleridge e un meno conosciuto Victor Hugo marittimo ne I navigatori del mare.
La scrittura è scorrevole, le ricerche effettuate dall’autore imponenti, a cui si aggiunge, per la versione italiana, un’appendice finale dal titolo Letteratura italiana: il mare curata dall’Istituto di Culture mediterranee della provincia di Lecce. Un saggio sul mare nient’affatto scontato, ricco e variegato quanto può esserlo l’oggetto della ricerca.
Una nota finale: l’immagine di copertina è un dettaglio della grande onda di Hokusai a cui abbiamo dedicato un articolo nella nostra sezione Storie di Terra Incognita.
Storia del mare
John Mack
Trittico di mare e di terra di Alvaro Mutis
Se ancora non conoscete una delle figure più romantiche, seducenti e singolari del variegato mondo delle avventure per mare, il personaggio di Maqroll il Gabbiere è l’ultimo dei grandi avventurieri e poeti che incarna l’ideale fascinoso del marinaio perduto tra sogni e donne esotiche, isole sperdute e incauti tentativi di arricchirsi a dispetto di una vita sempre al limite del nomadismo. Maqroll il Gabbiere è anche l’alter ego di Álvaro Mutis, uno dei massimi scrittori sudamericani del Novecento, amico di Francisco Coloane e Gabriel García Marquez.
Nel volume Trittico di mare e di terra ci viene presentato il personaggio di Maqroll il Gabbiere in tre diversi episodi della sua vita, esemplificativi di una maniera di stare al mondo a tratti poetica, a tratti estremamente pratica, frutto di una vita spesa in giro per il mondo senza alcun legame a trattenerne la fantasia galoppante e l’amore smisurato per il mare. Un omaggio, quello dell’autore de L’ultimo scalo del Trump Steamer, a tutti coloro che amano i libri sul mare e un omaggio anche all’umana tenerezza. Leggendo questi racconti sul mare di Álvaro Mutis si ha l’impressione di ascoltare una canzone di Fabrizio de André, di seguire i versi di Machado e tutto il realismo magico e poetico della grande letteratura sudamericana.
Trittico di mare e di terra
Álvaro Mutis
Raccontare il mare di Björn Larsson
La biografia di Bjorn Larsson è legata al mare tanto quanto lo è la sua opera letteraria che prende avvio da Il cerchio celtico, ripercorrendo le tracce di Robert Louis Stevenson ne La vera storia del pirata Long John Silver, per approdare infine a Raccontare il mare, un’eclettica raccolta di scritti e autori che hanno saputo raccontare il mare e gli uomini che lo abitano. Un’antologia che adotta, inevitabilmente, viste le origini svedesi dell’autore, un punto di vista nordico, distante dal mare nostrum a cui per tradizione siamo abituati. In Raccontare il mare edito da Iperborea, Bjorn Larsson riunisce una serie di prefazioni da lui scritte e curate di romanzi sul mare, da Conrad a Maupassant, da Mutis a Harry Martson.
Che siate degli appassionati navigatori, oppure animi romantici in cerca di suggestioni marinaresche il libro di Larsson è un utile punto di partenza per conoscere la grande letteratura sul mare attraverso autori classici più o meno conosciuti; non solo storie e romanzi che parlano di mari e oceani, ma anche prefazioni a biografie di esploratori che si sono avventurati nel verde mare delle tenebre come Cristoforo Colombo o Joshua Slocum. Avventurieri e marinai che hanno trasformato per sempre la nostra percezione del mare e di tutto ciò che ci sta in mezzo.
Raccontare il mare
Björn Larsson
I giornali di bordo. L’arte di raccontare i viaggi per mare di Huw Lewis-Jones
Nipote di un comandante della Marina Britannica, appassionato di esplorazioni antartiche e lui stesso navigatore ed esploratore, Huw Lewis-Jones è la persona giusta per raccontare e mettere insieme i pezzi di questo gigantesco puzzle nautico. Vasto tanto quanto gli oceani che racconta e ricco di storie e avventure da ogni capo del mondo. In alcuni casi gli esploratori sono tra i più conosciuti nella storia della cartografia, James Cook, Francis Drake o Vasco da Gama.
Altri sembrano essere scomparsi dalle mappe della storia e ricompaiono nei giornali di bordo attraverso i loro disegni e illustrazioni. Come Louis Choris che per primo ritrasse nel 1816 scene di vita quoditiana delle tribù inupiat lungo le coste del mare di Bering. O il misconosciuto artista giapponese Kumataro Ito che con i suoi delicati acquarelli ci ha lasciato una delle testimonianze più significative del viaggio di ricerca scientifica della nave Albatross. Si passa da una pagina all’altra attraversando con diesgni e illustrazioni di mondi lontanti secoli e secol idi esplorazioni marittime. Isole vulcaniche, belle donne, golette sul punto di affondare, mappe orografiche e schizzi essenziali di linee di costa. I giornali di bordodi Huw Lewis-Jones è molto di più di un libro sul mare; è un omaggio a coloro che al mare e all’oceano hanno dedicato la loro intera vita.
I giornali di bordo.
L’arte di raccontare i viaggi per mare
Huw Lewis-Jones
La voce delle onde di Yukio Mishima
La voce delle onde è un romanzo ambientato in buona parte a Uta-jima, un’isola immaginaria lungo la costa pacifica del Giappone. Immaginaria ma non troppo, Mishima si è ispirato all’isola di Kami per la scrittura del romanzo, che ricrea i paesaggi, le persone, le tradizioni e i valori di quell’area del Sole Levante. I pescatori, le donne tuffatrici che raccolgono le ostriche, il villaggio dell’isola, il faro; e naturalmente il mare, le onde e la loro voce che cambia in base al tempo, che segna gli eventi dei millequattrocento abitanti di Uta-jima, un’isola dalla costa lunga meno di tre miglia.
Ed è così che a Uta-jima – l’isola del canto – si sviluppa una storia d’amore raccontata da un Mishima ancora giovane e diverso dal solito, ma già maestro di scrittura in grado di creare un microcosmo in cui il tempo scorre lento e le emozioni, pur raccontate con delicatezza, hanno la vastità, la forza e la voce del mare.
La voce delle onde
Yukio Mishima
Note
1 J. Nestor, Il respiro degli abissi, EDT, 2015, pagina 5↵
2 A. Baricco, Oceano mare, La Biblioteca di Repubblica, 2002, pagina 9.↵
3 Ibid. pagina 142.↵
4 J. Mack, Storia del mare, Odoya, 2017, pagina 13.↵