Al vortice di Naruto ci sono quasi arrivato. Dopo un mese di permanenza in Giappone, giunto quasi alla fine del mio viaggio, decisi di fermarmi a Okayama e di non inoltrarmi nello Shikoku, dove si manifesta uno dei fenomeni marini più interessanti del Paese del Sol Levante. Avevo bisogno di riposare e alla fine scelsi di rinunciare al vortice di Naruto.
Questo articolo è basato in parte sulla mia esperienza, il percorso era già programmato, sapevo come spostarmi e arrivare fino al Naruto Park. E poi il mio viaggio era iniziato già qualche mese prima, quando alla mostra Hiroshige. Visioni dal Giappone[1] mi trovai di fronte al dipinto che ho usato come immagine di copertina. Il vortice di Naruto è un fenomeno naturale misterioso, semplice nella sua spiegazione scientifica eppure ha affascinato Hiroshige, scrittori di manga e ha influenzato la cultura culinaria nipponica. Ed è una piccola terra incognita da esplorare e includere in un itinerario in Giappone. Io lo farò sicuramente.
Che cos’è il vortice di Naruto e come si forma
Naruto è una cittadina nel nord est dello Shikoku − la più piccola delle quattro principali isole giapponesi − ed è la più vicina a Osaka e Kobe. È una sorta di porta di accesso allo Shikoku e per arrivarci bisogna prima attraversare l’Akashi Bridge (il ponte sospeso più lungo al mondo), l’isola di Awaji e infine il Ponte Ōnaruto, sotto cui si trova lo stretto di Naruto, dove si forma il vortice marino giapponese più famoso al mondo.
Lo stretto di Naruto ha una larghezza di 1,3 kilometri, una profondità massima di circa 100 metri e vi passa una corrente principale che scorre rapida con pochissimi ostacoli. Ai lati di questa corrente ci sono acque meno profonde che scorrono molto più lentamente: i vortici si formano qui, dove la corrente principale (rapida) e le due correnti laterali, più lente, si incontrano. Ma perché proprio in questo stretto si formano vortici così ampi?

La corrente nello stretto di Naruto è la più veloce in Giappone e la quarta al mondo. Lo stretto separa l’Oceano Pacifico dal mare interno di Seto e la circolazione delle acque è così rapida a causa della differenza di livello tra le acque che entrano e quelle che escono, dovuta al fenomeno dell’alta e bassa marea. Questa differenza si verifica quattro volte al giorno ed è per questo che i vortici sono ben visibili solo in determinate ore della giornata.
Insomma, diversi fattori rendono possibile questo straordinario fenomeno naturale. E quando i vortici si formano, durano qualche secondo o poco meno di un minuto e poi scompaiono, e nel frattempo se ne formano di nuovi. È in primavera che la maree sono al massimo e la corrente raggiunge la velocità di 20 kilometri orari; in questo periodo i vortici sono al massimo e possono raggiungere un diametro di 20 metri.
Come arrivare
Se vi trovate a Osaka o a Kobe, arrivare al vortice di Naruto (鳴門の渦潮, Naruto no Uzushio) è molto semplice. Anche se siamo in Giappone, niente treno, il mezzo più diretto è il bus.
Dalla stazione centrale JR di Osaka (e da JR Namba) potete prendere i bus Awa Express Osaka della compagnia JR Shikoku Bus. Le corse sono abbastanza frequenti (almeno una ogni ora) ed è la linea che collega Osaka a Tokushima (Shikoku). Dovete scendere alla fermata Naruto Koen-guchi, che si trova in corrispondenza del Naruto Park. Per gli orari consultate questa pagina del sito ufficiale di JR Shikoku Bus. Durata del tragitto: circa 1h50.
Se siete a Kobe, dalla stazione Shinkobe e dal Sannomiya Bus Terminal potete prendere i bus Awa Express Kobe della compagnia JR Shikoku Bus. Anche in questo caso le corse sono piuttosto frequenti e dovete scendere alla fermata Naruto Koen-guchi. Per gli orari consultate questa pagina del sito ufficiale di JR Shikoku Bus. Durata del tragitto: circa 1h30.
Anche da Okayama potete prendere il bus, ma fa solo tre corse al giorno. Decisamente meglio il treno, anche se nel complesso il tempo di percorrenza è un po’ più elevato. Dalla stazione centrale di Okayama dovete prendere la linea Marine-Liner e scendere a Takamatsu > da qui il limited express Uzushio e scendere a Ikenotani > limited express Naruto e scendere alla stazione di Naruto. Per arrivare al Naruto Park, dovete poi prendere un bus tempo di percorrenza circa 20 minuti (clicca qui per gli orari dei giorni feriali, clicca qui per gli orari dei giorni festivi).
Per semplificare il tutto ed evitare un cambio con il treno, potete fare questo percorso alternativo: stazione centrale di Okayama > Marine-Liner per Takamatsu > da qui limited express Uzushio e scendere a Tokushima; da qui ogni ora parte un bus per il Naruto Park (clicca qui per gli orari dei giorni feriali, clicca qui per gli orari dei giorni festivi).
Visitare il vortice di Naruto
Una volta giunti al Naruto Park, avete principalmente due opzioni: vedere i vortici marini con una sightseeing boat, oppure osservarli attraverso l’Uzu no Michi, un tunnel che si trova sotto il Ponte Ōnaruto.
Se preferite camminare e avere una visione dall’alto scegliete l’Uzu no Michi, lungo 450 metri e situato a circa 45 metri sul livello del mare. Le ampie vetrate sul pavimento offrono un’ottima visuale e il prezzo di ingresso è di 510 yen. Lo svantaggio principale dell’Uzu no Michi è che i vortici in alcuni casi possono formarsi distanti dal ponte. Verifica qui gli orari di apertura dell’Uzu no Michi.
La sightseeing boat è più costosa dell’Uzu no michi, ma vi garantisce la possibilità di osservare il vortice di Naruto da vicino. I vortici non sono pericolosi per le imbarcazioni, l’unica cosa cui dovete fare attenzione è l’orario di partenza del sightseeing tour: l’ampiezza dei vortici varia nel corso della giornata, per cui scegliete gli orari con cura[2].
All’interno del Naruto Park avete a disposizione altri due punti di osservazione: il Senjojiki Observatory (consigliato) e l’Eska Hill, accessibile attraverso una scala mobile (a pagamento) di ben 68 metri, una delle più lunghe di tutta l’Asia.
Hiroshige e Naruto
Il vortice di Naruto, con il suo fascino e la sua potenza, ha influenzato la cultura giapponese e la sua caratteristica forma a spirale compare persino in manga e piatti tipici. Il pittore Utagawa Hiroshige (1797 – 1858) ne rimase affascinato e il vortice è protagonista di una delle sue opere più famose (realizzata nel 1855), che vedete qui sotto.
La tipica forma a spirale si vede qui in primo piano e l’opera fa parte della serie Vedute di luoghi celebri delle sessanta e oltre province. In questo caso il paesaggio rappresentato era della provincia di Awa, oggi divenuta parte della prefettura di Tokushima (isole di Shikoku).
Due anni dopo Hiroshige dipinge di nuovo il vortice di Naruto, realizzando il trittico che vedete qui sotto. L’opera ritrae un ampio tratto di mare e di costa, il suo sviluppo orizzontale ricorda quello di una foto panoramica.

Uno degli aspetti più interessanti è che tra il primo e il secondo foglio si vede il dislivello marino causato dalle maree, il fenomeno che dà origine ai vortici.
Hiroshige. Visioni del Giappone
Ediz. a colori, copertina rigida. Centinaia di opere di Hiroshige.
a cura di Rossella Menegazzo

Il Manga
Hiroshige non è stato l’unico artista a dipingere i vortici e il tema Naruto è stato utilizzato anche nel cinema, nella letteratura e più in generale nell’arte. È un tema che fa parte della cultura giapponese e non a caso dà il nome alla serie Naruto, il terzo manga più venduto della storia.
L’eroe del manga è un ragazzino di nome Uzumaki Naruto e dopo una quarantina di volumi viene spiegato l’origine del suo nome. Suo padre era il maestro ninja Namikaze Minato e il suo cognome (Namikaze) è traducibile come “onda nel vento”; la madre si chiamava Uzumaki Kushina e il cognome (Kushina) significa “vortice”. I nomi dei genitori sono associati ad acque in movimento (onda nel vento, vortice) e la madre decise di chiamare il figlio Naruto. Il simbolo del clan Uzumaki, che si trova sul retro del vestito di Naruto, è una spirale.
T-Shirt Naruto Seal Orange Gradient
Maglietta Manga 100% Cotone

Narutomaki
Pittura, cinema, letteratura, manga, ma non solo. Il vortice di Naruto ha influenzato persino la cucina giapponese, che include una specialità nota come narutomaki, che a sua volta è una tipologia tutta particolare di kamaboko.
Il kamaboko è una preparato di pesce azzurro e surimi che ha vagamente la forma di un salame. E non a caso, una volta preparato, di solito viene utilizzato a fette. In alcuni casi il kamaboko viene realizzato in modo che la fetta abbia uno specifico disegno e a volte questo disegno è una spirale: in questo caso il kamaboko prende il nome di narutomaki, visto che la spirale rimanda al vortice di Naruto.

Il Naruto ramen
Naruto, il protagonista del manga, è ghiotto di ramen e il suo ristorante preferito è il Ramen Ichiraku. Se volete gustare il Naruto ramen, potete visitare il parco a tema anime Nijigen no mori[3] situato nell’isola Awaji (Awajishima), raggiungibile dalla cittadina di Naruto attraverso il Ponte Ōnaruto. All’interno del parco nel 2019 è stata aperta un’area dedicata a Naruto e qui si trova anche il Ramen Ichiraku (il ristorante originale, che ispirò il fumettista Masashi Kishimoto, si trovava a Fukuoka e ha chiuso nel 2014). Qui potete mangiare il Naruto Ramen, accuratamente decorato con fettine di narutomaki.
Naruto Shippuden
Ciotola di ceramica ispirata all’anime Naruto: Shippuden. Articolo con licenza ufficiale.

Note
1 https://www.scuderiequirinale.it/mostra/hiroshige-visioni-dal-giappone-roma↵
2 Qui trovate una tabella con gli orari di picco dei vortici, giorno per giorno https://www.uzusio.com/en/siomi/↵
3 Sito ufficiale: https://nijigennomori.com/↵