Guida completa a Takayama: cosa fare, vedere e gustare

L’antica città di Takayama, con i suoi distretti storici e le tradizioni artigianali tramandate per generazioni, è un tappa che non dovrebbe mancare nel vostro viaggio in Giappone. Circondata dalle Alpi Giapponesi, aggiungerà un tocco di natura e ruralità al vostro itinerario. 

Negli ultimi anni la popolarità di Takayama è aumentata, eppure mantiene il carattere di una terra incognita. Destinazione di gite mordi e fuggi, i visitatori di concentrano nei quartieri storici nelle ore di punta, lasciando inesplorate aree di fascino assoluto come il cammino di Higashiyama.

Takayama si presta a diversi tipi di esplorazione:

  • storica, per i suoi quartieri che affondano le radici nell’era Tokugawa
  • culturale, per i templi e le tradizioni artigianali risalenti al periodo feudale
  • naturalistica: circondata da montagne e percorsi escursionistici
  • gastronomica: il manzo di Hida, il ramen di Takayama, i mercati dei produttori
  • nostalgica/otaku: lo Showa-kan Museum e il Retro Museum

Ho trascorso quattro giorni in questa cittadina, che mi ha lasciato molto più di quanto mi aspettavo. Auguro anche a voi una buona esplorazione con questa mia guida di viaggio su Takayama, in Giappone.

Takayama in breve

  • Nome giapponese: 高山
  • Dove si trova: prefettura di Gifu, Giappone centrale
  • Perché visitarla: la “piccola Kyoto delle Alpi”, quartieri storici e tradizioni
  • Come spostarsi: facile da esplorare a piedi o in bicicletta
  • Esperienza unica: escursione al villaggio tradizionale di Hida-Furukawa

Come arrivare a Takayama

Takayama si trova nel cuore montuoso del Giappone, nella prefettura di Gifu. Seppur situata in una zona relativamente isolata, si raggiunge agevolmente con il treno.

Arrivare a Takayama in treno

Tra Tokyo, Osaka e Kyoto, è quest’ultima la città da cui è più facile raggiungere Takayama via treno. Da Kyoto potete infatti prendere il treno Hida che, in circa 3 ore e 40 minuti e senza cambi, arriva fino a Takayama.

Dalla stazione JR di Osaka, lo stesso treno (Hida) impiega circa 4 ore e 15 minuti per arrivare a Takayama. Anche in questo caso, il treno è diretto e non occorrono cambi.

Da Tokyo è più complesso raggiungere Takayama. La soluzione più veloce è prendere lo Shinkansen Nozomi, scendere a Nagoya e da lì prendere il treno Hida per Takayama. In tutto servono circa 4 ore e 40 minuti, ma vi costerà sui 16.000 yen, il doppio che partire da Osaka o Kyoto. Potete consultare gli orari sul Japan Transit Planner (Jorudan).

Treno per Takayama: come acquistare i biglietti

Il treno della linea Hida, che collega Osaka, Kyoto e Nagoya con Takayama, è un Limited Express e prevede pertanto la prenotazione del posto a sedere. Questa può essere fatta anche online, ma occorre poi ritirare il biglietto “fisico” in un ufficio o alle biglietterie automatiche, per cui vi consiglio di acquistare il biglietto direttamente in stazione. Potete così anche verificare più facilmente se nel vostro treno ci sono carrozze con sedili senza prenotazione e risparmiare un bel po’ sul prezzo del biglietto.

Arrivare a Takayama in bus

Ho usato il treno per il mio viaggio, ma ho verificato che ci sono bus da Tokyo, Osaka e Kyoto che vanno a Takayama. Da Osaka e Kyoto probabilmente non conviene prendere il bus: il risparmio, soprattutto nel fine settimana, è limitato e per chi parte da Namba il tempo di percorrenza è di 5 ore e 40 minuti.

Diverso invece per chi parte da Tokyo. Il tempo di percorrenza è di 5 ore e 30 minuti e il prezzo del biglietto è meno della metà di quello del treno. Maggiori info su Nohi Bus.

10 cose da fare e vedere a Takayama

1. Il distretto storico di Sanmachi

Si arriva a Takayama essenzialmente per questo, attratti dalle immagini da cartolina di Sanmachi che promettono un quartiere dal fascino misterioso immerso nella storia. La promessa è mantenuta solo in parte: se gli edifici sono ben conservati e ci trascinano nel passato, il fascino misterioso fugge via all’arrivo delle frotte di turisti che accorrono qui da tutto il mondo. Il soprannome di piccola Kyoto è in questo senso azzeccatissimo.

Non è sempre folla tuttavia: come vedete anche dalle foto, ci sono momenti del giorno – e della notte – in cui le vie di Sanmachi sono vuote. Ore non proprio ideali per lo shopping, ma a guadagnarci è lo spirito.

2. Il villaggio di Hida-Furukawa

A soli 16 minuti di treno dalla stazione di Takayama (e al modico prezzo di 240 yen, al momento in cui scrivo) si arriva al villaggio di Hida-Furukawa. Se state almeno una notte a Takayama, vi consiglio assolutamente di visitarlo. Anche se non è considerato un must-see come Takayama, l’ho trovato più piacevole e accogliente, con ritmi lenti e pochi visitatori.

Hida-Furukawa ha saputo mantenere intatti i suoi edifici bianchi del periodo Edo, usati all’epoca per immagazzinare riso, legname e altre merci di valore. Le mura dei magazzini erano imbiancate dalla calce e gli edifici per lo più collocati lungo i canali, utilizzati per trasportare le merci. Oggi, molti di questi edifici sono stati restaurati e trasformati in botteghe, musei o gallerie d’arte, mentre il canale principale è ravvivato e colorato dalle carpe che nuotano nelle sue acque limpide.

3. Il cammino di Higashiyama

Se amate camminare e vi piacciono i percorsi a piedi che includono natura, aree rurali e siti culturali, vi consiglio il cammino di Higashiyama (Higashiyama Walking Course, 東山遊歩道, Higashiyama Yūhodō). Sono circa 4 chilometri e lo si percorre in due o tre ore. Lungo il tragitto si incontrano numerosi templi (nell’area chiamata Higashiyama Teramachi), santuari e le rovine – quasi nulla, a dire il vero – del castello di Takayama.

Ho percorso il cammino ad agosto, quando Takayama era affollata di turisti stranieri e interni – era la settimana centrale delle ferie estive in Giappone. Eppure il cammino di Higashiyama, con le sue bellezze naturali e culturali, era pressoché vuoto. Per qualche ora ti puoi così immergere in un mondo diverso, respirare l’aria dei bei tempi andati, dei ritmi locali e trovare ristoro nelle atmosfere intime di un piccolo caffè.

4. Il Museo Showa

I giapponesi, persino i più giovani, sentono la nostalgia e il fascino del periodo Showa (1926 – 1989). 63 anni che hanno plasmato il paese, in cui alla devastazione atomica è seguita una crescita miracolosa che ci ha consegnato il Giappone di oggi. Nello Showa-kan Museum di Takayama ci si ritrova per le vie di una cittadina del periodo Showa: le insegne dei negozi, le pubblicità, ma anche gli interni di abitazioni, scuole, cabine telefoniche, negozi di elettronica e parrucchieri.

Tutto, dagli interni agli esterni, è stato ricostruito con meticolosità e passione. Entri in una stanza – forse era l’interno un bar – e ritrovi i tavolini, le sedie, i poster, ma anche un televisore dell’epoca accesso che trasmette programmi di quegli anni. Ti chiedi se sei davvero tornato indietro nel tempo, o se sono stati dei maestri a ricreare un’epoca ormai tramontata. Da provare, soprattutto per i nostalgici.

5. I mercati mattutini

Non sono un amante dello shopping e della folla, ma i mercati mattutini potrebbero essere usciti dal museo Showa. Sono una tradizione consolidata di Takayama, dove si tengono ogni mattina dalle 6 alle 12 (in estate: nei mesi invernali dovrebbero iniziare più tardi) in due luoghi:

Ho visitato questi ultimi e, almeno nelle prime ore del mattino, si respira un’atmosfera di paese. Era ancora presto e, prima di iniziare, per qualche minuto i mercanti hanno fatto insieme tai-chi con un sottofondo musicale. Si vendono per lo più artigianato e prodotti agricoli locali di una qualità eccellente e dal gusto indimenticabile.

6. I festival di Takayama

Considerato tra i più belli del paese, il festival di Takayama è composto da due eventi distinti. Il primo, Festival di Sanno, si svolge il 14 e il 15 aprile, verso la fine della fioritura dei ciliegi. È ospitato al Santuario Hie, vicino al sito dell’antico Castello di Takayama, nella parte sud della città. Il secondo, il Festival di Hachiman, si tiene il 9 e il 10 ottobre presso il Santuario Sakurayama Hachiman, nella parte nord.

Come altri festival giapponesi (matsuri, 祭り) prevede parate con carri allegorici, il trasporto del santuario portatile, ma anche la presenza, sui carri, di karakuri, marionette meccaniche. Il momento più suggestivo è rappresentato dagli spettacoli serali. Negli altri momenti dell’anno è possibile visitare il museo Matsuri no Mori.

7. Hida-no-Sato

Se non avete modo e tempo di visitare i villaggi giapponesi di Shirakawa-go e Gokayama, il Villaggio folcloristico di Hida (Hida no Sato, Hida Folk Village) è una possibile alternativa. Situato in una zona scenografica a sud di Takayama, presenta al suo interno una trentina di antiche case giapponesi tra cui le famose abitazioni in stile gassho-zukuri. Queste hanno i tipici tetti spioventi per resistere alle abbondanti nevicate, abbastanza spaziosi da ospitare soppalchi in cui venivano allevati i bachi da seta. È possibile esplorare interni autentici, vedere utensili domestici e agricoli storici e partecipare a laboratori artigianali.

8. Il cibo di Takayama

Senza girarci troppo intorno, qui il piatto forte è il manzo. Ma non è l’unica specialità:

  • Il manzo di Hida è la celebrità locale. Hida-gyū (飛騨牛) in giapponese, Hida Beef in inglese, lo si può gustare in diversi modi, dal più classico spiedino da street food, fino al sukiyaki e persino come sushi, da gustare magari nel distretto storico di Sanmachi.
  • Ramen di Takayama: a differenza del tosto e cremoso tonkotsu ramen tipico di Hakata (Kyushu), questo ramen è più delicato nel gusto. I suoi noodle sono sottili e arricciati, mentre il brodo è a base di pollo e bonito, anche se la ricetta può variare in base al ristorante.
  • Gohei-mochi: una sorta di mochi appiattiti infilzati in uno spiedino di bambù, grigliati e insaporiti con una salsa dolce e salata. Non sono esclusivi di Takayama, ma comunque tipici delle regioni montane centrali del Giappone (Gifu, Nagano, etc.).

Oltre che per il cibo, Takayama è famosa anche per la produzione di sakè.

9. Sarubobo e arti tradizionali

Takayama ha fornito legname pregiato a Edo durante il periodo Tokugawa, quando la nuova capitale conobbe un importante periodo di sviluppo. E con il legno, anche maestri della sua lavorazione. Queste antiche competenze permangono oggi nelle botteghe artigiane e nell’intaglio artistico, la produzione di mobili e utensili tradizionali. Tra le altre produzioni artigianali, ricordo anche la ceramica, la laccatura e la tessitura. 

Lungo le strade troverete poi i sarubobo (さるぼぼ), piccole bambole tradizionali fatte a mano spesso di colore rosso. Erano amuleti portafortuna per protezione, felicità e benessere, specialmente a donne incinte e bambini.

10. Risu no mori

Risu no mori (リスの森), ovvero la foresta degli scoiattoli. Fuori città, tra le prime propaggini delle montagne, si trova questo piccolo parco in cui si possono osservare e persino toccare piccoli scoiattoli giapponesi e di altri paesi che vengono a mangiare direttamente dalle tue mani. Poco a che vedere con Takayama quindi, se non la prossimità geografica. Perché andarci allora? Per vivere un’esperienza tipicamente giapponese: un parco non luogo, artificiale pur se in mezzo alla natura, che richiama visitatori grazie al marketing e alla promessa (realizzata) di un’esperienza kawaii. Anche se non lo siete, diventerete appassionati di scoiattoli.

Quanto stare a Takayama?

Quanti giorni stare a Takayama dipende in buona parte dalle vostre esigenze di viaggio, dai vostri desideri e dei giorni che avete a disposizione. Per quello che è il mio modo di viaggiare, vi consiglio di soggiornarci almeno una notte. Quando posso evito le folle e se avete questa mia stessa esigenza, vi sconsiglio la gita di un giorno mordi e fuggi: soprattutto in alta stagione, vi ritroverete nei soliti posti e nei soliti orari della maggior parte degli altri visitatori.

Standoci una notte o anche due, potrete visitare il distretto storico di Sanmachi e altri luoghi fuori dagli orari di punta. Vi potete godere con più calma anche i dintorni (Hida-Furukawa, ad esempio) e le piccole terre incognite come il cammino di Higashiyama.

Dove alloggiare

A Takayama c’è l’imbarazzo della scelta: dai classici hotel fino ai tradizionali Ryokan. La tipologia di alloggio dipende dalle vostre preferenze, budget e, immagino anche dalla vicinanza alla stazione.

Personalmente ho alloggiato al Kuretakeso Takayama Ekimae: ottimo rapporto qualità prezzo, silenzioso, vicino alla stazione e con una colazione che includeva anche una piccola porzione Hida beef, servita personalmente. Ognuno ha tuttavia i suoi gusti, per cui l’unica cosa che vi posso consigliare è di prenotare con largo anticipo.

 

Quando andare a Takayama?

Le stagioni migliori, come in buona parte del Giappone, sono la primavera e l’autunno. L’inverno è molto freddo e pure nevoso, un aspetto che può piacere o meno. Tra giugno e luglio c’è il tipico mese e mezzo dello tsuyu, o stagione delle piogge. Se avete in programma di andarci di agosto, potrebbe essere una buona scelta fuggire dall’afa impossibile delle città e rifugiarsi nel caldo sopportabile di Takayama.

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