Suzhou, Cina: guida alla Venezia d’Oriente, città giardino e della seta

Secondo un detto cinese in cielo c’è il Paradiso, sulla terra ci sono Suzhou e Hangzhou. Situata a un centinaio di chilometri da Shanghai, Suzhou è in effetti una delle città più belle della Cina e una delle sue capitali culturali. È conosciuta per i suoi giardini classici e per i suoi canali che le sono valsi l’appellativo di Venezia dell’Est, datole per la prima volta da un viaggiatore come Marco Polo.

Suzhou è anche sinonimo di industria della seta, che ha reso la città storicamente ricca e ha consentito ai letterati e alle famiglie più facoltose di creare i bellissimi giardini che vediamo ancora oggi, nove dei quali inclusi nel patrimonio mondiale dell’UNESCO. Legata alla produzione della seta c’è anche la tradizione del ricamo, che qui ha visto nascere uno dei quattro stili principali del paese, il ricamo Su xiu.

I giardini classici cinesi sono la principale attrazione di Suzhou
I giardini classici cinesi sono la principale attrazione di Suzhou – Photo by zhongxiao37 CC BY-NC-SA 2.0

Giardini classici, canali, seta, ricamo e come se non bastasse la Venezia d’Oriente è vicina a Shanghai ed è pertanto una meta perfetta per un daytrip. Ma con le tante cose da fare e da vedere a Suzhou potreste tranquillamente programmare una visita di due giorni con pernottamento.

Suzhou in sintesi

Prima di scoprire in dettaglio che cosa vedere a Suzhou, vi propongo una presentazione schematica della città, delle sue bellezze, curiosità e della sua storia:

Ha una superficie di 8488 km², per il 42% occupata da acqua
Si trova tra Shanghai, Wuxi, il lago Taihu e lo Yangtze (Fiume Azzurro)
Si scrive苏州市e si pronuncia Soochow
È antica 2500 anni, fondata nel 514 a.C
È conosciuta come la capitale della seta
I giardini classici sono la principale attrazione di Suzhou
È la terza città cinese per reddito pro capite
È conosciuta per il buon cibo e la cucina Su (o di Jiangsu)
Una gondola nei canali di Suzhou
Una gondola nei canali di Suzhou. La superficie dell città per il 42% è occupata dall’acqua.

Breve storia della città

Suzhou ha circa 2500 anni di storia. Fondata nel 514 a.C., già intorno all’anno 100 era diventata una delle dieci città più popolose del mondo[1](la prima era Roma).

Suzhou crebbe ulteriormente con la costruzione del Gran Canale della Cina[2] e intorno al XIV secolo diventò il più importante centro cinese per la produzione della seta; la sua ricchezza iniziò ad attirare aristocratici, letterati, funzionari e altre personalità che iniziarono costruire ville e giardini, alcuni dei quali giunti fino ai giorni nostri.


Nel periodo delle dinastie Ming (1368-1644) e Qing (1644-1912), Suzhou divenne la più grande città non capitale del mondo, fino a che non scoppiò la rivolta dei Taiping. Una volta conclusasi la rivolta (1864) fu Shanghai a prendersi quel ruolo predominante nell’economia cinese che fino a pochi anni prima spettava a Suzhou.

Pur lasciando a Shanghai lo scettro di capitale economica del paese, la Venezia della Cina ha mantenuto nel tempo un elevato livello di ricchezza, di aspettativa di vita e ha preservato il suo patrimonio culturale, ottenendo il riconoscimento Unesco per i giardini.

Come arrivare a Suzhou

Come si vede dalla mappa qui sopra, Suzhou si trova nella parte orientale della Cina, a circa 100 chilometri da Shanghai. Si affaccia sullo Yangtze (Fiume Azzurro) ed è una delle principali città della provincia di Jiangsu (capoluogo Nanchino).

Arrivare a Suzhou è semplice. La stazione centrale è un importante snodo ferroviario, da cui passano i treni delle linee Pechino-Shanghai e Shanghai-Nanchino. Con i treni ad alta velocità, è possibile raggiungere Suzhou da Shanghai in poco più di 25 minuti (perfetto per una gita di un giorno) mentre da Pechino ci vogliono più di 4 ore.

Dall’aeroporto Shanghai Pudong i tempi con treno e metropolitana si allungano (un’ora e mezzo / due ore e mezzo, a seconda delle combinazioni), per cui il bus diventa una buona ed economica alternativa: circa tre ore, corsa diretta dall’aeroporto a Suzhou North Square.

Cosa vedere a Suzhou

Città dei giardini, dei canali, della seta, del ricamo e persino del cibo. Sono tante le cose da fare e vedere a Suzhou, che lo stesso Marco Polo descriveva come una delle città più belle della Cina[3].

Ponte sui canali di Suzhou, Cina
Ponte sui canali di Suzhou

I giardini classici cinesi

Suzhou ha iniziato a diventare una città giardino negli ultimi 700 anni circa, ma il primo giardino di cui si ha notizia[4] risale addirittura al Periodo delle Primavere e degli Autunni (722 a.C. – 481 a.C.). Il periodo di massimo splendore inizia nell’epoca Ming (1368-1644) e tra il XVI e il XVIII secolo si sono arrivati a contare oltre 200 giardini classici cinesi.

Di questi sono arrivati ai giorni nostri una sessantina, nove dei quali sono stati riconosciuti come patrimonio mondiale dall’UNESCO. Potrete giudicare con i vostri occhi la validità di questo detto cinese:

I giardini a sud dello Yangtze sono i più belli al mondo. Tra questi, quelli di Suzhou sono da considerarsi i migliori.

Il Giardino dell’Umile Amministratore

Il giardino dell’umile amministratore ha più di 500 anni è il più grande dei nove giardini patrimonio mondiale dell’UNESCO. La sua bellezza è garantita dall’armonia tra i quattro elementi dei giardini classici cinesi: edifici, piante, rocce e acqua.

Il giardino dell'umile amministratore (Suzhou, Cina)
Il giardino dell’umile amministratore – Photo by Roger Hsu CC BY 2.0

Costruito nel 1509 durante la dinastia Ming, questo giardino di oltre quattro ettari apparteneva a Wang Xianchen, funzionario governativo in pensione che voleva vivere la sua vita in bellezza in mezzo alla natura. Il risultato è un giardino curato alla perfezione, con sale che si affacciano sull’esterno, cortili, sentieri, boschetti di bambù e di pini, laghetti con il loto, ponti raffinati, grotte, pagode, angoli segreti e giochi d’acqua meditativi.

Il giardino dell’indugiare

Il Giardino dell’Indugiare, sito UNESCO, è progettato in modo elaborato con numerose pagode, sale e altri edifici. Ha un’estensione – due ettari − che è circa la metà del Giardino dell’Umile Amministratore ed è molto più incentrato sull’architettura, un vero gioiello realizzato con grande cura.

Fu creato nel periodo Ming, commissionato da un ex-ministro. Durante la dinastia Qing, nel 1798, divenne proprietà dell’ufficiale Liu Su, che dopo averlo ricostruito lo battezzò con il nome di Freddo Villaggio Verde. Nel 1873 il giardino cambiò di nuovo proprietà e fu chiamato Liu Yuan: significa Giardino dell’Indugiare, ma si pronuncia come il cognome del vecchio proprietario, Liu.

Il giardino dell'indugiare - Suzhou, Cina
Il giardino dell’indugiare – Suzhou, Cina

I due ettari di giardino sono suddivisi in quattro sezioni, orientale, centrale, occidentale e settentrionale. Gli edifici ricoprono un terzo della superficie e sono connessi tra loro da circa 700 metri di sentieri coperti. Tra le tante bellezze e curiosità del giardino, segnalo la presenza di una pietra Taihu[5] alta oltre cinque metri (la più grande tra tutti i giardini classici di Suzhou), un giardino con centinaia di piante e paesaggi in vaso (in cinese Penjing, detti anche bonsai cinesi) e un isolotto chiamato piccola Penglai[6].

Il Giardino del Ritiro della Coppia

Situato nei pressi del centro di Suzhou, il Giardino del Ritiro della Coppia è relativamente piccolo (meno di un ettaro) ma allo stesso tempo grazioso e originale. Sito UNESCO, ha una struttura insolita per un giardino classico, caratterizzato di solito da una separazione della residenza dalla parte scenica. Nel Giardino del Ritiro della Coppia la residenza è collocata invece al centro della composizione, i giardini si trovano ai suoi lati, est ed ovest, dedicati l’uno alla figura della moglie, l’altro a quella del marito.

Il giardino del ritiro della coppia
Il giardino del ritiro della coppia – Photo by Lauren CC BY-NC-SA 2.0

Dietro al nome “ritiro della coppia” c’è una storia vera e romantica. Il giardino, creato nel 1874 dall’ufficiale Lu Jin, fu acquistato dal magistrato Shen Bingcheng. Questi, attorno ai cinquant’anni, dopo la morte del padre, perse anche la moglie e i figli. Per il dolore si ammalò e soffrì per alcuni anni, finché non incontrò Yan Yonghua, una donna intelligente e abile poetessa. Si sposarono e Shen decise di dimettersi dal lavoro per ritirarsi insieme alla moglie a Suzhou; dove acquistò il giardino che, in seguito a questa storia, divenne “Il Giardino del Ritiro della Coppia”[4].

Il Sogno della Camera Rossa
Il Sogno della Camera Rossa, di Cao Xueqin (nome di nascita Tsao Chan), è considerato uno dei quattro grandi romanzi classici della letteratura cinese. Pubblicato nel 1792, è un tomo suddiviso in 120 capitoli che racconta la storia di una famiglia aristocratica cinese, degli amori, le gelosie, i tradimenti, le gare di poesie e i fitti reticoli di parentele. È un romanzo ambientato in un mondo lontano nello spazio e nel tempo, con vicende spesso collocate all’interno di giardini. A quanto pare, uno di questi era il Giardino dell’Umile Amministratore di Suzhou. Questo apparteneva infatti a un parente dell’autore Cao Xueqin e qui vi trascorse buona parte dell’infanzia[4].

Il sogno della Camera Rossa
Tsao Chan

Il Sogno della Camera Rossa

Elenco dei giardini di Suzhou patrimonio UNESCO

  • Il Giardino dell’Umile Amministratore
  • Il Giardino dell’Indugiare
  • Il Boschetto dei Leoni
  • Il Padiglione dell’Onda Verde
  • Il Giardino del Maestro delle Reti
  • Il Giardino del Ritiro della Coppia
  • Il Giardino della Cultura
  • La Residenza di Montagna dell’Avvolgente Bellezza
  • Il Giardino del Ritiro e della Riflessione (situato a Tong Li)

Canali e quartieri storici

Come altre città della Cina, Suzhou ha perso parte del suo patrimonio architettonico storico, lasciando spazio a edifici e quartieri moderni, ma ha conservato quanto basta per meritarle tutt’oggi l’appellativo di Venezia d’Oriente. Vanta una Old Town di oltre 14 chilometri quadrati,  da scoprire girovagando a piedi o con tour in barca lungo i canali che si estendono per oltre 35 chilometri, attraversati qua e là dai ponti di pietra dalla tradizionale forma a schiena d’asino.

Case tradizionali che si affacciano sul canale di Shantang Street, Suzhou
Case tradizionali che si affacciano sul canale di Shantang Street – Photo by Joan Campderrós-i-Canas CC BY 2.0

Assolutamente da non perdere è Pingjiang Road, l’antica via commerciale segnata sulle mappe già 900 anni fa. Ricca di negozi, ristoranti, case da tè, è affiancata da un canale per i suoi 1,6 chilometri di lunghezza. Oltre a Pingjiang Road, non mancate di visitare l’antica Shantang Street con il suo canale e i suoi ponti, mentre gli amanti del moderno e dello shopping possono optare per Guanqian Street.

La Collina della Tigre e la pagoda pendente

Suzhou è nota come la Venezia d’Oriente, ma in qualche modo è anche la Pisa dell’Est. Sulla cima della Collina della Tigre si trova una famosa pagoda nota come la torre pendente della Cina. Da questa zona della città rimase affascinato il poeta Sū Shì (dinastia Song, 960-1279), che scrisse che si può rimpiangere tutta la vita di non aver visitato la Collina della Tigre dopo esser stati a Suzhou. Tutto questo può creare aspettative eccessive su quest’area della città: le attrazioni principali rimangono i giardini, ma la Collina della Tigre e la sua pagoda consentono di avere una diversa (e affascinante) prospettiva di Suzhou.


Il nome della collina ha origini leggendarie. Si racconta infatti che nel 496, dopo che il re Wu seppellì suo padre in cima alla collina, una tigre bianca apparve a guardia della tomba; la storia spiegherebbe pure il motivo delle frequenti nebbie sulla collina, che scenderebbero per nascondere la tigre. Qualcuno, più prosaicamente sostiene che il nome sia legato all’aspetto della collina, che ricorda la forma di una tigre accovacciata. Quale che sia la verità – sempre che ce ne sia una – sulla collina troverete una grande area panoramica, con un parco e alcune rocce leggendarie, tra cui la “Sword-Testing Rock”, che si dice sia stata divisa a metà da un’antica spada magica.

La pagoda pendente sulla Collina della Tigre, Suzhou
La pagoda pendente sulla Collina della Tigre

Potete poi visitare un grandissimo giardino di Penjing (i bonsai / paesaggi bonsai cinesi) e naturalmente la pagoda pendente, costruita più di mille anni fa in mattoni, al contrario delle altre pagode del tempo che erano fatte in legno. La struttura, del peso di circa 7000 tonnellate, fu costruita su un terreno in parte roccioso e in parte friabile e dopo che due colonne cedettero la pagoda assunse la caratteristica pendenza.

Suzhou, città della Seta e del Ricamo

La ricchezza e la fortuna di Suzhou sono in buona parte legate alla produzione, al commercio e alla lavorazione della seta. La storia della seta in Cina è vecchia di almeno 5000 anni e col passare del tempo, durante le dinastie Tang e Song, la provincia di Jiangsu divenne l’area più importante del paese per la produzione della seta. E durante le dinastie Ming e Qing i produttori di seta a Suzhou fabbricavano la maggior parte dei tessuti di alta qualità, destinati anche alle famiglie reali.

Se siete giunti fino a Suzhou, prendetevi del tempo per approfondire il legame tra la città e uno dei tessuti più pregiati e antichi della storia umana. Il Museo della Seta offre a questo proposito numerose sale dedicate alla storia del tessuto dal Neolitico a oggi, all’allevamento dei bachi, a laboratori in cui viene mostrata la lavorazione della seta con telai a mano.

Dettaglio di un ricamo di Suzhou
Dettaglio di un ricamo (Suzhou Embroidery Research Institute), difficile credere che non è un dipinto – Photo by Naoko Takano CC BY-NC-SA 2.0

La città non si limitò a diventare un centro di produzione e commercio della seta, ma sviluppò anche un proprio stile di ricamo, noto come stile Su xiu. È una delle più antiche tecniche di ricamo al mondo ed è la più rappresentativa tra le tecniche cinesi di ricamo della seta. Il Su xiu ha una storia millenaria, portata avanti da artisti contemporanei che di fronte ai vostri occhi, al Museo del ricamo (Suzhou Embroidery Research Institute), vi mostreranno le loro straordinarie abilità nel ricamo tradizionale della seta.

Un tour nei dintorni di Suzhou, tra le città d’acqua

È Suzhou la Venezia dell’Est, d’altronde lo ha detto Marco Polo. Ma nei suoi dintorni ci sono altre città ricche di canali che si contendono il tanto agognato appellativo, peraltro con merito. Anch’esse sono ricche di storia, canali, ponti in pietra e tanto fascino. Qui sotto trovate una lista delle città d’acqua che si trovano nei pressi di Shanghai e una mappa per un possibile tour.

Queste le città che si contendono il titolo di Venezia d’Oriente:

  • Suzhou
  • Tong li
  • Zhouzhuang
  • Luzhi
  • Fengjing
  • Wuzhen
  • Zhujiajiao
  • Xitang
  • Nanxun

E questa la mappa per un viaggio tra le città d’acqua nei pressi di Shanghai:

Note

1 Fonte: https://en.wikipedia.org/wiki/Suzhou

2 Il Gran Canale della Cina è il canale più lungo al mondo. Collega il Fiume Giallo al Fiume Azzurro (Yangtze) per un totale di quasi 1800 chilometri. Per approfondire: https://it.wikipedia.org/wiki/Gran_Canale

3 Fonte: Cina, guida Lonely con anteprima disponibile su Google Libri.

4 Perlini G., I giardini cinesi dei letterati. Suzhou, tesi di laurea magistrale del corso di Architettura, Politecnico di Milano, AA 2012/2013, relatore Venturi Ferriolo M.

5 Le pietre Taihu sono porose e calcaree e sono estratte ai piedi del monte Dongting, nei pressi del lago Taihu, su cui si affaccia Suzhou. Per approfondire: https://en.wikipedia.org/wiki/Taihu_stone

6 Il monte (o l’isola) Penglai è una terra mistica della mitologia cinese. Lo stesso mito si è diffuso anche in Giappone dove è noto come Horai, di cui parla Lafcadio Hearn nel libro Ombre Giapponesi.

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