Rocamadour, Francia: guida al borgo mistico costruito nella roccia

Visitare la Francia, patrimonio culturale immenso, tra  Parigi, I castelli della Loira, le famose spiagge della Costa azzurra. Ma in Francia si trovano anche numerosi borghi, valli incantate, cascate nascoste e fiumi che si annidano tra le strade francesi. Lasciando le vie principali, passando alla scoperta dei Parchi naturali, si entra in una realtà parallela fatta di storia e natura incontaminata. Uno di questi posti assolutamente da visitare, situato nel sud-ovest della Francia nel dipartimento del Lot, è senza dubbio Rocamadour.

Tra le valli della Dordogna, incastonato nella roccia a dominare il canyon dell’Alzou, si trova il pittoresco e mistico borgo di Rocamadour, famoso luogo di pellegrinaggio già dal XII secolo, in quanto situato lungo la Via Podiensis, uno dei cammini Francesi che conducono a Santiago di Compostela.

Rocamadour è sì un luogo religioso, che  ospita la famosa Madonna Nera e le reliquie di Saint-Amadour (da cui appunto l’origine del nome), ma grazie alla sua particolare struttura, costruito letteralmente nella roccia e a picco sulla valle, attira moltissimi visitatori ogni anno.

Se siete amanti di villaggi particolari e santuari scolipiti nella roccia, andate a leggere questo articolo sul tempio di Kailasa in India.

Pur essendo uno dei luoghi più visitati di Francia insieme a Mont Saint-Michel, Rocamadour riesce a conservare un’atmosfera affascinante. La rigogliosa valle circostante, la sua particolare posizione abbarbicato su una falesia, le sue 7 Chiese e il Castello a dominare dall’alto rendono Rocamadour e i dintorni un vero e proprio pozzo di tesori.

Come arrivare a Rocamadour

Rocamadour si trova all’interno del Parc Naturel Régional des Causses du Quercy, a circa 160 Km di distanza da Tolosa. Da qui si può prendere un treno fino alla stazione di Rocamadour- Padirac (circa 4 ore) e percorrere gli ultimi 5 km a piedi, ripercorrendo parzialmente l’arrivo in città come i pellegrini.

La via sacra con cui si entra nella cittadina francese di Rocamadour
La via sacra che conduce a Rocamadour – Foto di Patrick Nouhailler CC BY-SA 2.0

Arrivando in auto invece, una volta lasciata l’autostrada, sembrerà di entrare in una realtà parallela, dove il tempo si è fermato. Tra le strade a serpentina e la valle del fiume Alzou circondata da colline e boschi, più ci si addentra nel Parco e più ci si dimentica della frenesia della vita moderna, lasciando spazio alla natura incontrastata e al misticismo di tempi antichi, di cui questo luogo è senza dubbio carico.

Rocamadour comparirà all’improvviso dopo l’ennesima curva, sovrastando la valle a completare questa scenografia davvero spettacolare.

Ci sono diversi parcheggi dove poter lasciare il proprio mezzo e proseguire a piedi o con un trenino messo a disposizione dal Comune fino all’ingresso vero e proprio del borgo.

Nella zona chiamata Hospitalet, oltre al parcheggio e a una bella vista sul Paese, potete trovare diversi campeggi e hotel. Da qui, proseguendo lungo la strada in discesa, si raggiunge il primo livello di Rocamadour.

Cosa vedere a Rocamadour

Una volta entrati nel centro storico del Paese attraverso la porta di Le Figuier, ci si trova nella via principale del paese medievale, ricca di negozi di souvenir, informazioni turistiche e trattorie locali. Immediatamente vi sentirete immersi nell’atmosfera che questa città regala.

Percorrendo la strada, Rue de Couronnerie, si raggiunge la scalinata  di 216 gradini che conduce fino al sagrato dei santuari, dove si trovano le 7 chiese e cappelle.

In alternativa a percorrere i gradini, che i pellegrini usavano salire con le ginocchia, si può anche usufruire dell’ascensore a pagamento.

Nell’ultimo livello della cittadella, in cima alla falesia, si trova invece il castello fortificato a dominare dall’alto tutta la vallata.

La Spianata dele Chiese (Parvis des Eglises)

Da questo punto parte la visita delle 7 chiese e cappelle della città, incastonate nella roccia. Fermatevi per qualche istante qui, immaginando di trovarvi secoli addietro, e guardate come tutto sembri rimasto cristallizzato nel tempo.

La spianata delle chiese di Rocamadour, che sembrano incastonate nella roccia
Rocamadour, la spianata delle chiese (Parvis des Eglises) – Foto di Patrick CC BY-SA 2.0

Se cercate attentamente in alto, tra le pareti delle chiese, potrete anche scorgere la famosa spada di Orlando, la Durlindana, incastonata nella roccia.

La Chiesa di Saint-Sauveur

Si inizia la visita dalla basilica di Saint-Sauveur,  la più grande delle chiese del complesso religioso di Rocamadour. Costruita tra l’XI e il XIII secolo in stile romanico – gotico, ospita al suo interno la cripta di Saint-Amadour (XII secolo) dove sono ancora custodite le reliquie del Santo.

Curiosità: La chiesa di Saint-Sauver e la Cripta di Saint-Amadour sono state dichiarate dall’UNESCO patrimonio dell’umanità per la loro importanza a livello religioso.

La Statua della Madonna nera

Entrando nella cappella di Notre-Dame, su un lato della Basilica di Saint-Sauver, si trova la statua della Madonna Nera con bambino.

Meta di pellegrinaggio e venerata in quanto miracolosa, (si contano diversi miracoli attribuibili alla Vergine qui custodita), nella cappella di Notre-Dame si trovano anche numerosi oggetti legati ai miracoli attribuibili alla statua della Vergine con bambino, come ad esempio una campana che si dice suoni ogni qual volta avvenga un miracolo. 

La Vergine di Rocamadour, dall’aura sicuramente impressionante, è conosciuta anche come Nostra Signora di Rocamadour, ed è venerata da marinai e pescatori per aver salvato miracolosamente molte imbarcazioni.

Il santuario di Notre-Dame di Rocamadour
Il santuario di Notre-Dame di Rocamadour – Calips, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

La Cappella di Saint-Michel

Sempre parte del complesso, e parzialmente incastonata nella roccia, nella Capella di Saint Michel si possono ammirare affreschi rappresentanti l’Annunciazione e Visitazione, e un Cristo circondato dagli evangelisti. 

Palazzo dei Vescovi di Tulle

All’interno del Palazzo dei Vescovi di Tulle si trova un museo che ospita numerevoli oggetti d’arte sacra, e l’accesso ad ulteriori cappelle visitabili (Saint-Jean-Baptiste, Saint-Blaise, Saint- Anne e Saint- Louis).

Il Castello di Rocamadour

Ultimo livello del villaggio, a dominare tutta la vallata, si trova il castello, che risale al XIV secolo circa. Il castello è interamente visitabile, e da qui si gode di un panorama unico sul parco circostante, il fiume Alzou e tutta la vallata.

Per visitare il borgo di Rocamadour basterà una mezza giornata, o giornata intera se amate perdervi tra gli scorci e scattare foto in ogni angolo.

Il borgo di Rocamadour, con il suo castello, illuminato di notte

Bellissimo anche lo spettacolo del borgo illuminato di notte: alloggiando nei pressi di Hospitalet, si ha anche una bellissima visuale notturna.

Breve storia di Rocamadour

Rocamadour ha origini misteriose: nella valle circostante si trovano grotte preistoriche (visitabili) che testimoniano antichi insediamenti, e reperti indicano anche il ritrovamento di santuari pre-cristiani. 

Ma è nel 1116, durante il funerale di un abitante del luogo, che furono scoperte le reliquie perfettamente conservate di un eremita che era venuto ad abitare in questi luoghi, identificato poi con Saint Amadour. 

In quel punto, fu poi edificato il santuario a suo nome.

Molte leggende e miti circondano questo luogo di culto, tra cui la leggenda della spada nella roccia Duriandal appartenente al Re Orlando. Si dice che il Re, prima della battaglia di Roncisvalle,cercò di spezzare la spada per non farla cadere in mano nemica. Non riuscendoci, invocò San Michele perché gli desse forza e scagliò la spada così lontano che arrivò proprio tra le pareti di Rocamadour, dove è tuttora incastonata.

Alla Vergine Nera, conservata nella cappella di Notre Dame, sarebbero poi attribuiti ben 126 miracoli.

Formaggio Rocamadour

Un viaggio non si fa solo visitando luoghi, ma anche assaporandoli: Rocamadour è conosciuta  non solo come complesso religioso, ma anche il suo formaggio, il Rocamadour AOC ha una discreta fama nel panorama culinario.

Il formaggio caprino, prodotto proprio in questa zona, è di piccole dimensioni e solitamente viene consumato insieme a del pane leggermente tostato o accompagnato ad un’insalata. 

Camminando tra le strade del Paese, dopo aver percorso la scalinata che conduce alle chiese e al castello, potrete trovare ristoro in una delle tante locande e gustare un delizioso piatto con questo formaggio, cremoso e dal sapore inconfondibile.

Dintorni di Rocamadour: cose da fare e vedere

La valle della Dordogna è una zona piena di tesori pronti ad essere scoperti dagli occhi di visitatori curiosi e amanti della natura.

Questa  parte di Francia nella quale Rocamadour è immersa, merita senza nessun dubbio di essere esplorata con calma e lentezza, per riuscire ad esplorare a fondo non solo i luoghi di interesse turistico ma anche, ad esempio, conoscere i sapori della tradizione culinaria francese.

Abbiamo già detto di quanto la natura sia l’elemento predominante in questa valle, rendendola  perfetta per visitarla lentamente, magari attraverso uno dei tanti percorsi escursionistici e di trekking.

Il bacino della Dordogna, per la sua ricchezza di flora e fauna, è stato classificato dall’UNESCO come biosfera naturale.

Che sia a piedi, in bicicletta o in auto, pianificate il vostro itinerario in questa area della Francia tenendo conto dei numerosi luoghi d’interesse che si possono trovare, e della stagionalità in cui vi recate: alcuni siti chiudono durante il periodo invernale, a causa delle condizioni meteo sfavorevoli alla visita.

Gouffre de Padirac

Primo tra tutti, una vera e propria meraviglia sotterranea: a circa 30 km da Rocamadour si trova il Gouffre de Padirac, una cavità naturale nel terreno di ben 35 metri di diametro, per una profondità di 100 metri.

All’interno dell’abisso, un fiume sotterraneo navigabile ha creato negli anni grotte e cavità per un totale di ben 42 kilometri.

Le meravigliose grotte sotterranee del Gouffre de Padirac, nei dintorni di Rocamadour
Le meraviglie sotterranee del Gouffre de Padirac – JGS25, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Vero e proprio viaggio al centro della terra, questo luogo immerso nel verde non può che lasciare a bocca aperta i suoi visitatori, a testimonianza di come la potenza della natura possa creare luoghi incredibili.

Il Gouffre de Padirac è stato aperto al pubblico nel 1899, ma si pensa anche che gli abitanti della zona lo usarono già diversi secoli prima per proteggersi durante la guerra dei 100 anni (1337 -1443)

La grotta delle Meraviglie

Per gli amanti della speleologia ma non solo, a testimoniare come in questi luoghi la natura sia veramente la protagonista indiscussa, la Grotta delle Meraviglie ospita formazioni carsiche ed incisioni rupestri risalenti a più di 20.000 anni fa.

La scoperta di queste grotte e dei suoi dipinti particolarmente be conservati, hanno reso questa grotta monumento storico dal 1925, anno in cui sono state aperte al pubblico.

La Foret de Singes

Nella zona dell’Hospitalet si trova questa foresta di circa 20 ettari che ospita i Macachi di Barberie, specie ad alto rischio di estinzione. Qui, oltre a vedere le scimmie allo stato libero, si possono apprendere numerose informazioni riguardo a questi animali. Un parco interessante, soprattutto se si viaggia con i più piccoli.

Il treno a Vapore di Martel

Non adatto a chi soffre di vertigini, ma sicuramente un’esperienza divertente e un modo particolare per visitare la valle della Dordogna.

Un autentico treno a vapore percorrerà il percorso scavato parzialmente nella rupe sopra la valle, garantirà una vista mozzafiato.

Villaggi e Castelli della valle

Non solo natura, nei dintorni di Rocamadour si possono visitare anche bellissimi villaggi e castelli medievali, luoghi carichi di storia e rimasti fermi nel tempo.

Imperdibile il borgo di Carennac, situato nell’alto Quercy, ad appena 20 km da Rocamadour, e considerato uno dei borghi più belli di Francia.

Il borgo di Carennac, a 20 km da Rocamadour
Scorcio del borgo di Carennac, a 20 km da Rocamadour – Foto di bestfor / richard CC BY-NC-ND 2.0

I dolmen e L’archéosite des Fieux

A testimoniare come questa terra fosse abitata sin da popolazioni presitoriche ed insediamenti successivi, non solo si trovano le incisioni rupestre nelle grotte, ma anche numerosi ritrovamenti archeologici. L’archéosite des Fieux ospita scavi archeologici ed esperienze adatte ai più piccoli.

Nei dintorni, lasciando le strade principali e addentrandosi nei campi e foreste, si possono anche trovare diversi dolmen, eretti presumibilmente tra il V e il III millennio a.C.

Cercate il Dolmen de Barthe Soubronne, il Dolmen de Lacalm, e il Dolmen du Pouget, o il Dolmen de Peyrebru (tra i meglio conservati).

Gastronomia ed enogastronomia

Come ogni bella esperienza che si rispecchi, non possono mancare visite alla tradizione culinaria locale.

Troverete numerose fattorie dove fermarsi per comprare il famoso formaggio della zona, il caprino Rocamadour, o altri prodotti caprini come latte e yoghurt, e visitare i laboratori dove vengono prodotti.

Un’altra specialità della regione del Lot dove ci troviamo, è la famosa torta alle noci, prodotta appunto dalle noci che crescono nei numerosi alberi della valle.

Immancabili, una selezione di vini per accompagnare le degustazioni di formaggi: dal Cahors Malbec all’AOP Coteaux du Quercy.

Rocamadour e la regione che la ospita regaleranno piacevoli sorprese ai suoi viandanti, che decideranno di lasciarsi trasportare dall’atmosfera rustica e autentica di questa regione immersa nel cuore verde della Francia.

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