Se siete qui per scoprire quali sono le piccole città americane da inserire in un itinerario negli Stati Uniti, è forse perché come me siete sensibili alle località isolate dotate di un fascino nascosto e da scoprire. Terre incognite in miniatura, nascoste dalla vitalità di metropoli come New York e Los Angeles, ma ognuna con la sua personalità e il suo passato.
Villaggi di pescatori in Alaska, graziose località di mare, cittadine sperdute e dedicate all’arte, paesini venuti alla ribalta perché scelti come location di serie TV. I centri minori della provincia USA hanno storie da raccontare – gli americani sono maestri nello storytelling – e ci troverete un’America fatta di piccole realtà, negozi e ristoranti a conduzione familiare, ritmi più lenti e spesso tanta natura da esplorare.
Negli ultimi anni diverse serie TV sono state ambientate nella provincia americana, ma anche la letteratura ha dato spazio ai piccoli borghi. Strade blu. Un viaggio dentro l’America racconta il viaggio (vero) che l’autore ha fatto in tre mesi percorrendo solo strade secondarie a bordo del suo furgone. In questa avventura ha incontrato persone e naturalmente tanti piccoli centri abitati. Se siete interessati, alla fine dell’articolo trovate una mappa dei luoghi di Strade blu. Qui sotto trovate invece una lista di piccole cittadine americane che, per diversi motivi, mi hanno affascinato e mi piacerebbe visitare.
Homer, Alaska

Conosciuto come il borgo at the end of the road, Homer conta meno di 6000 abitanti, ma con un mix multiculturale piuttosto originale. Qui vi si sono insediati pescatori, hippie e artisti attratti dalla natura circostante, fonte di ispirazione per i residenti e per le persone di passaggio. Una volta arrivati potete esplorare Homer Spit, una stretta lingua di terra lunga sette chilometri circondata dal mare, dotata di pista ciclabile, spiagge, un porto, negozi e ristoranti. Ottimo il cibo (tanto pesce, ma non solo), Homer è un buon punto di partenza per gite in barca, in kayak ed esplorare la natura nei dintorni.
Marfa, Texas

Ormai il simbolo di questa cittadina è il Prada Marfa, che vedete nell’immagine. Sembra un negozio spuntato dal nulla del famoso brand milanese, è in realtà un museo opera d’arte dei danesi Michael Elmgreen e Ingar Dragset che hanno ottenuto il permesso di utilizzare il marchio Prada per la realizzazione del progetto. Prada Marfa è a qualche decina di chilometri dalla cittadina, fondata nel 1883 e con popolazione di 2000 abitanti. Letteralmente sperduta nel far west texano, negli anni ’70 a Marfa si stabilì l’artista Donald Judd e da allora è divenuta una destinazione culturale, il cui centro è la Chinati Foundation e le sue collezioni artistiche.
Deadwood, South Dakota

Percorrendo la via principale di Deadwood si percepisce la sua storia, risalente all’epoca della gold rush. L’architettura dei suoi edifici in mattoni ha il fascino di un’epoca di pionieri e cercatori d’oro ed è stata la location della serie TV Deadwood della HBO. Ancora oggi la vita della cittadina, di appena 1300 abitanti, si concentra lungo la via principale e vanta lo status di National Historic Landmark. In diversi periodi dell’anno a Deadwood potete trovare rodei, concerti rock and roll, raduni di Harley Davidson, rievocazioni storiche. In tutte le stagioni sono aperte le sale da gioco che hanno mantenuto un’atmosfera da far west.
Taos, New Mexico

Il fascino dei paesaggi del New Mexico unito alla storia dei nativi americani e delle case in adobe. Taos è una cittadina americana di circa 5700 abitanti e nella sua parte nord si trova il Taos Pueblo, un villaggio in adobe costruito dai nativi americani tra il 1000 e il 1450; è ancora perfettamente conservato ed è patrimonio Unesco dal 1992. Da circa 120 anni Taos ospita una colonia di artisti e nel Harwood Museum of Art si trovano collezioni di artisti moderni, contemporanei, nativi americani, arte ispanica e una galleria dedicata alla pittrice Agnes Martin.
Beaufort, Carolina del Sud

Visitando questo villaggio di pescatori della Carolina del Sud potreste avere la sensazione di trovarvi nel set di un film. A buon ragione, visto che è stata la location di produzioni hollywoodiane come Forrest Gump, Il grande freddo, Soldato Jane e altre ancora. Il perché del successo di Beaufort tra i registi lo si intuisce camminando, scoprirete così le strade pittoresche del centro, le ville storiche, le grandi querce ricoperte di muschio spagnolo. Beaufort si trova in una delle tante Sea Islands che punteggiano la costa della Carolina del Sud ed è un’ottima base per le attività legate al mare, dalle escursioni in kayak fino all’osservazione dei delfini.
Leavenworth, Washington

Tra i paesaggi montani dello stato di Washington, con fiumi e valli, non sorprende più di tanto trovarsi nel villaggio di Leavenworth, con le sue case e vie in stile bavarese. Potreste pensare come me che sia stato fondato da una comunità di tedeschi, ma le cose sono andate diversamente. Verso il 1890 Leavenworth (all’epoca chiamato Icicle Flats) era un piccolo avamposto commerciale, ma con l’arrivo della ferrovia alla fine del secolo la sua popolazione aumentò e crebbero le attività legate al taglio del bosco. Qualche decennio dopo la ferrovia fu trasferita fuori città e Leavenworth divenne una città fantasma. Da qui l’idea, nata intorno al 1960, di cambiarne l’aspetto e attirare turisti: Leavenworth diventa così una cittadina bavarese, nell’aspetto e nell’anima, con negozi, ristoranti e tanti eventi legati alla cultura della Baviera.
Solvang, California

Circa un secolo fa il sogno della costa ovest contagiò un piccolo gruppo di americani di origine danese che risiedevano nel Midwest. Decisero di fuggire da queste regioni, dai loro freddi inverni e di stabilirsi nella soleggiata California. Qui fondarono Solvang – in danese significa “campo soleggiato” – nella contea di Santa Barbara e a pochi chilometri dalla costa. Dal 1911, anno della fondazione, questa piccola città americana ha mantenuto la sua anima danese, grazie all’architettura delle case, ai mulini a vento, agli eventi,negozi, musei e ai deliziosi profumi sprigionati dai forni e dalle cioccolaterie.
North Dakota, Garrison

Sono ben poche le cose da fare a Garrison, paesino di circa 1500 abitanti del Nord Dakota. La vita qui è semplice: nei giorni feriali si lavora e nel tempo libero si va a pesca e al cinema teatro Kota. Ma ci sono periodi dell’anno in cui vale la pena fermarsi a Garrison: in estate diventa la capitale mondiale del Walleye, che viene pescato nel vicino lago Sakakawea; in inverno diventa la capitale natalizia del Nord Dakota grazie al Dickens Village Festival. In tutti gli altri giorni è una tranquilla cittadina di provincia in cui potreste sognare di vivere per un po’.
Hulett, Wyoming
Mi sembra incredibile includere in questa lista un villaggio di soli 400 abitanti. Eppure Hulett è una delle località più affascinanti che ho trovato ricercando le piccole città d’America da proporvi. Le poche case del centro abitato includono caratteristici edifici in legno e tra questi troverete il Poderosa Cafe, un locale “western” che si adatta perfettamente all’atmosfera da Far West di Hulett. La vera attrazione di Hulett si trova poco fuori il borgo: è la Devils Tower, una montagna di basalto sacra per alcuni popoli americani e immortalata in Incontri ravvicinati del terzo tipo. Da qui potete proseguire fino alla vicina Sundance, che ha dato il nome al fuorilegge Sundance Kid.
Foto di: jimmers54 (CC BY 2.0), Johan Zeeman (CC BY-NC-SA 2.0), Wayne Hsieh (CC BY-NC 2.0).
Carmel-by-the-Sea, California
Affacciata sull’Oceano Pacifico, meno di 4000 abitanti, cottage dall’architettura fiabesca e spiagge magnifiche. Difficile chiedere di più, ma Carmel-by-the-Sea offre persino altro: quasi 100 gallerie d’arte, una bella strada panoramica nota come 17 Mile Drive e un ex sindaco dal nome di Clint Eastwood (sì, era proprio lui). Passeggiare nelle vie di Carmel-by-the-Sea vi farà sentire in un film, specie nella centralissima Ocean Avenue, la più frequentata e ricca di negozi e di architetture fiabesche. Continuando su Ocean Ave si arriva fino alle spiagge bianche di Carmel Beach e ai bellissimi cipressi di Monterey che la delimitano.
Camden, Maine

A Camden, cittadina di quasi 5000 abitanti, trovate la tranquilla atmosfera di villeggiatura delle località costiere del Maine. La sua popolazione aumenta durante l’estate grazie ai turisti che arrivano qui per godersi l’oceano, le gite in barca, ma anche il centro della città con i suoi caffè, ristoranti, negozi di lusso e di antiquariato. Per cercare un po’ più di solitudine negli affollati mesi estivi potete visitare il Camden Hills State Park, dove godrete una magnifica vista dall’alto di Camden e della Penobscot Bay. Camden è anche un buon punto di partenza per esplorare le vicine Rockport e Rockland, entrambe affacciate sul mare.
St. Francisville, Louisiana

Tutto il fascino della Louisiana, delle sue ville circondate da grandi alberi addobbati di muschio spagnolo è racchiuso nella piccola St. Francisville, una cittadina di appena 1700 abitanti. Alcune ville storiche, circondate da giardini e piantagioni di alberi antichi, sono aperte al pubblico e sono una delle principali attrazioni del paese. In diversi momenti dell’anno St. Francisville è animata da festival, dai più tradizionali che evocano eventi storici, ai più originali come quello dedicato ai colibrì. Se vi piacciono le atmosfere misteriose potreste apprezzare il Grace Cemetery e la Myrtles Plantation, a quanto pare una delle case americane più infestate dai fantasmi.
Senoia, Georgia
Un villaggio di provincia della Georgia, poco più di 3000 anime. Edifici storici in mattoni che la rendono rassicurante nelle giornate di sole, ma un po’ sinistra di notte e nei giorni più scuri. Descritta così Senoia sembra il set perfetto per un film dell’orrore e in effetti è la location delle riprese di The Walking Dead. Senoia è un must per gli appassionati della serie tv americana e vengono organizzati numerosi tour dedicati ai fan. Oltre ai luoghi di The Walking Dead, in Senoia potete trovare edifici storici, negozi tipici e ritmi rilassati.
Foto di Ryan Quick, CC BY 2.0
Le cittadine di Strade blu
Come promesso, qui di seguito trovate la mappa delle città attraversate e citate da William Least Heat-Moon, autore di Strade blu, nei suoi tre mesi di viaggio per le strade d’America:
Se siete appassionati di cittadine della provincia USA potreste trovarci tanti spunti per il vostro prossimo viaggio. L’autore ha infatti viaggiato utilizzando solo strade secondarie, segnate per l’appunto in blu nelle cartine stradali americane.
Strade blu.
Un viaggio dentro l’America
William Least Heat Moon

Ciao il tuo articolo mi è stato molto utile, perché io la passione della scrittura è stavo cercando un posto originale per ambientare la storia grazie a te non devo inventarmi nomi di città tu mi hai detto un idea. Se tu dispiace poi ogni tanto vengo, a leggere qualche cosa perché puoi essere molto utile un’abbraccio virtuale.
Ciao Maria, grazie a te per il bel commento, mi fa davvero piacere che l’articolo ti sia stato utile. In bocca al lupo per la scrittura della tua storia e sei la benvenuta se torni a leggere i nostri articoli. Un abbraccio virtuale, a presto, Alessio