L’antica via del Nakasendo: guida pratica di viaggio

Ci sono momenti, camminando lungo la valle del Kiso, in cui il presente sfuma e il passato prende vita. Può succedere quando la pioggia ti sorprende lungo il sentiero acciottolato che attraversa antichi boschi di cedri verso Tsumago, o quando la foresta si apre e scorgi le prime abitazioni di Narai, più a nord. O ancora quando la sera scende e l’atmosfera dei villaggi si fa più antica e le montagne diventano un contorno oscuro del cielo stellato.

La valle del Kiso custodisce il tratto più suggestivo del Nakasendo, l’antica via che per 540 chilometri collegava Edo (l’odierna Tokyo) a Kyoto. È stata istituita quando il Giappone era sotto il comando dello shogunato Tokugawa ed era costellata da ben 69 stazioni di posta. Oggi il tratto di Nakasendo meglio conservato si trova proprio lungo la valle del Kiso, dove si trovano alcuni dei villaggi feudali più autentici: Magome, Tsumago e Narai. La valle si presta benissimo per trekking lungo l’antico cammino del Nakasendo.

Ho percorso la valle del Kiso a piedi fermandomi in varie stazioni di posta: Magome, Tsumago, Narai, ma anche Ena, Nakatsugawa, Ochiai, Kiso-Fukushima e Yabuhara. Ho creato questa guida sul Nakasendo per organizzare il tuo viaggio. Trovi consigli su cosa vedere, come spostarti, come preparare il trekking nel Nakasendo, dove dormire e come organizzarti con le valigie. Preparati a scoprire un Giappone che pensavi esistesse solo nelle stampe di Hiroshige.

Il Nakasendo in breve

  • Nome giapponese: 中山道 (strada delle montagne centrali)
  • Percorso: Da Nihonbashi (Edo/Tokyo) a Kusatsu (vicino Kyoto)
  • Lunghezza: da Edo a Kusatsu: 508 km; da Edo a Kyoto: 540 km
  • Anno di istituzione: 1601 (Keichō 6)
  • Altitudine:
    • punto più basso: 4 m sul livello del mare (vicino a Nihonbashi)
    • punto più alto: 1650 m sul livello del mare (Passo di Wada)

Che cos’è il Nakasendo?

Come altre antiche vie, il Nakasendo ha una storia lunga, composta da tratti che sono stati collegati in un solo percorso stradale. L’anno ufficiale di istituzione del Nakasendo è il 1601: il Giappone era stato appena unificato sotto lo shogunato Tokugawa, che presto creò un sistema viario a supporto degli scambi e del controllo dei territori e dei feudatari locali (daimyō). Le strade principali erano cinque, da cui il nome complessivo di Gokaido (五街道):

  • Tokaido
  • Nakasendo
  • Koshu Kaido
  • Oshu Kaido
  • Nikko Kaido

Come si vede dalla mappa sopra, il Nakasendo (in rosso), collegava la capitale Edo (oggi Tokyo) a Kusatsu, sul lago Biwa. Da lì si poteva proseguire con l’ultimo tratto del Tokaido per arrivare fino a Kyoto, sede della corte imperiale e dell’imperatore. Lo shogun Tokugawa Ieyasu, che deteneva il potere, aveva invece trasferito il governo nella nuova capitale Edo.

Mentre il Tokaido passava lungo la costa, il Nakasendo attraversava le montagne centrali del Giappone. Da qui il nome 中山道, Nakasendo appunto, che significa letteralmente strada delle montagne centrali.

Il tratto più spettacolare e preservato: la valle del Kiso

Il Nakasendo è lungo 540 chilometri e sul suo percorso si trovavano 69 stazioni di posta, o juku (宿). Queste stazioni di posta erano villaggi in cui si fermavano i viaggiatori per mangiare, dormire, ristorarsi, commerciare ed effettuare il cambio dei cavalli.

Il tratto più drammatico è senza dubbio quello che si snoda lungo la valle del fiume Kiso, più o meno tra le attuali prefetture di Gifu e Nagano. Questo segmento già esisteva ed era noto come Kisoji o Kisokaido, nome, quest’ultimo, poi usato anche per designare l’intero percorso. Il pittore ukiyo-e Utagawa Hiroshige aveva intitolato uno dei suoi cicli di stampa più famosi “Sessantanove stazioni del Kiso Kaido”.

La valle del Kiso è uno dei tratti del Nakasendo più storicamente importanti e paesaggisticamente affascinanti. Ma non solo. Qui si trovano alcuni dei villaggi che si sono mantenuti più intatti e autentici, come  Magome, Tsumago, Kiso-Fukushima e Narai. Con la fine del periodo Edo e la modernizzazione del paese, questi villaggi giapponesi di montagna sono rimasti isolati dalle grandi vie di comunicazione: è iniziato così un declino che però ha consentito loro, almeno in parte, di preservarsi fino a oggi come un tempo.

Curiosità: viaggiare ai tempi dello shogunato

I permessi di viaggio (通行手形, tsūkō tegata). Durante il periodo Edo (1603-1868) i viaggiatori non si potevano spostare liberamente da una provincia all’altra. Occorreva possedere speciali permessi di viaggio, noti come Tsuko Tegata o Sekisho Tegata, veri e propri passaporti che consentivano di transitare lungo le principali strade come il Nakasendo e il Tokaido.
I punti di controllo (関所, sekisho). Luoghi dove venivano controllati i documenti e le merci trasportate. Erano presenti lungo le strade e a volte all’interno dei villaggi, come il checkpoint di Kiso-Fukushima, oggi restaurato e convertito in museo.
Le stazioni di posta (宿, juku), vere e proprie stazioni di servizio per i viaggiatori, che si spostavano a piedi o a cavallo. I villaggi che avevano questo ruolo erano detti “juku”, parola che è rimasta nei toponimi, soprattutto quando ci si riferisce alla parte storica dell’abitato: Magome-juku, Narai-juku, ecc.

Organizzare il viaggio nel Nakasendo

1. Come arrivare

Intanto, dove arrivare? Come punto di partenza, vi consiglio Nakatsugawa, per più motivi:

  • era una stazione di posta e conserva ancora l’antico quartiere dove passava il Nakasendo;
  • da qui inizia il percorso a piedi che passa da Ochiai per arrivare a Magome;
  • nelle vicinanze ci sono il castello di Naegi (spettacolare!) e il museo di Hiroshige (a Ena), per gli amanti delle stampe ukiyo-e;
  • a seconda dell’itinerario che farete, potete dormire qui o anche nella vicina cittadina di Ena.

Come si arriva a Nakatsugawa, porta di accesso del Nakasendo? Si passa da Nagoya, che si raggiunge con lo Shinkansen da Tokyo, Osaka e Kyoto. Da Nagoya ci sono vari treni per Nakatsugawa, più in particolare queste due linee:

  • La Chuo Line per Nakatsugawa: 76 minuti circa, al prezzo di 1340 yen;
  • Il treno Shinano per Nagano: 48 minuti circa, ma al prezzo di 2870 yen circa.

Lo Shinano è infatti un limited express e richiede un prezzo aggiuntivo per la prenotazione del posto a sedere, obbligatoria: una comodità in più che ha il suo prezzo. Se volete risparmiare, verificate in biglietteria se ci sono vagoni senza prenotazione: in questo caso, la corsa vi costerebbe quanto quella della Chuo Line.

2. Come muoversi

A piedi

A livello organizzativo, il cammino del Nakasendo è semplice da percorrere a piedi: ci sono indicazioni pressoché ovunque ed è davvero difficile perdersi. Oltre alla segnaletica verticale, c’è anche quella “orizzontale”. In città come Nakatsugawa, ad esempio, i tratti di strada che corrispondono al Nakasendo hanno un colore diverso, oro sullo sfondo nero dell’asfalto. Le indicazioni lungo il percorso, oltre a essere numerose, riportano i chilometri tra un villaggio e l’altro. A proposito di chilometri a piedi, ecco le principali distanze:

TappaDistanza
Nakatsugawa – Ochiai3,9 km
Ochiai – Magome4,5 km
Magome – Tsumago7,8 km
Yabuhara – Narai6,0 km

Sono distanze che non considerano di solito il cammino all’interno dei villaggi: mettete sempre in conto un po’ di tempo e fatica in più del previsto!

In treno

Potete raggiungere in treno i villaggi di:

  • Ochiai – stazione di Ochiaigawa, un po’ scomoda rispetto al sentiero del Nakasendo;
  • Nagiso – punto di partenza per camminare fino a Tsumago da nord;
  • Kiso-Fukushima – posizione strategica per i pernottamenti;
  • Yabuhara – punto di partenza per camminare fino a Narai;
  • Narai – ultima tappa del Nakasendo che vi consiglio.

Alcune di queste stazioni, piccole e isolate, non sono ancora attrezzate con i lettori di carte come Icoca e Suica. Ricordatevi sempre di portarvi contanti e monete per pagare il biglietto, in qualche caso direttamente in treno!

In bus

Nakatsugawa, Magome, Tsumago e Nagiso sono collegate tra loro da due linee di bus efficienti, anche se nei giorni festivi potrebbero essere piuttosto affollati. Le linee sono due:

  1. Kitaena Bus, che collega Nakatsugawa a Magome.
  2. Ontake Bus, che collega Magome, Tsumago e Nagiso.

In pratica, le due estremità del percorso, Nakatsugawa e Nagiso, sono servite dai treni. i villaggi intermedi e isolati di Magome e Tsumago sono collegati via bus.

Da Nakatsugawa a Magome ci sono corse più o meno ogni ora, i bus da Nagiso a Magome sono meno frequenti. Trovate gli orari qui, ma vi consiglio di richiederli direttamente all’info point della stazione di Nakatsugawa.

Nakasendo: tappe e itinerari consigliati

Quattro itinerari consigliati lungo il Nakasendo trail. Le distanze sono calcolate tra un paese e l’altro e non tengono conto del cammino all’interno dei villaggi. Tenetelo presente, quando programmate i chilometri effettivi, le tempistiche e le energie necessarie.

1. Itinerario Classico: Magome – Tsumago

  • Distanza: circa 7,8 km
  • Tempo di percorrenza: 2-3 ore a passo moderato.

Se hai un solo giorno a disposizione, è l’itinerario che più ti consiglio. Magome e Tsumago sono caratteristici, accoglienti e piacevoli da visitare. Nel percorso tra i due villaggi si attraversano campagne, boschi, ci sono cascate (Otaki Metaki) e la Tateba Tea House, una casa da tè tradizionale in legno immersa nella campagna.

Tra le visite ai due villaggi, il sentiero e le varie soste, calcola almeno mezza giornata.

2. Itinerario Esteso: da Nakatsugawa a Kiso-Fukushima

  • Distanza totale: sui 20-25 km (se si includono vari tratti a piedi)
  • Tempo di percorrenza: 2-3 giorni

Questo itinerario ti consente di immergerti per più tempo nella valle del Kiso. Ecco le possibili tappe:

  1. Da Nakatsugawa a Magome, circa 9 chilometri. Si passa attraverso il villaggio di Ochiai, anch’esso stazione di posta e si prosegue fino a Magome. Puoi soggiornare qui, o prendere il bus di ritorno per Nakatsugawa e il giorno dopo ripartire da Magome.
  2. Da Magome a Nagiso, circa 12 chilometri. Si arriva fino a Tsumago (7,8 km)  e, da qui in poi, attraverso paesaggi montani e vallate più aperte di quelle precedenti, si giunge a Nagiso (4 km). L’itinerario potrebbe finire qui.
  3. Da Nagiso a Kiso-Fukushima: i due villaggi sono collegati via treno. Vi consiglio Kiso-Fukushima perché è isolato, meno turistico, ha un bel giardino zen; può essere anche semplicemente una tappa per pernottare e dirigersi verso destinazioni più  a nord, come Narai e Matsumoto.

3. Itinerario “le perle del Kisokaido”: da Nakatsugawa a Narai

  • Distanza totale: circa 25 km
  • Tempo di percorrenza: 3 giorni

Le perle del Kisokaido è un nome che mi sono appena inventato, ma credo renda l’idea. Le perle sono i tre villaggi più pittoreschi e accoglienti: Magome, Tsumago e Narai. Per i primi due tratti è uguale all’itinerario esteso, mentre l’ultima tappa va da Yabuhara fino a Narai. Ricapitolando:

  • 1º giorno, da Nakatsugawa a Magome: circa 9 chilometri.
  • 2º giorno, da Magome a Nagiso: circa 12 chilometri.
  • 3º giorno, da Yabuhara a Narai: circa 6 chilometri.

La sera del secondo giorno potreste soggiornare a Nagiso, a Kiso-Fukushima (la mia scelta) o a Yabuhara: i collegamenti via treno sono buoni. Il tratto da Yabuhara a Narai è di soli 6 chilometri, ma non sono da sottovalutare: buona parte del percorso è in salita e si attraversa il Toriitoge Pass (鳥居峠).

Il carattere austero e retrò di Narai-juku, uno dei villaggi caratteristici del Nakasendo
Il carattere austero e retrò di Narai – © Alessio Pellegrini

Qui il clima è decisamente più fresco (o freddo) che a Magome e Tsumago, montano, con piogge, magari passeggere, non previste. Vi premia l’arrivo a Narai-juku, un villaggio dal carattere deciso, meno solare delle luminose cittadine di Magome e Tsumago.

4. Il mio itinerario: Magome, Kiso-Fukushima, Narai, Tsumago

  • Distanza totale: oltre 30 km
  • Tempo di percorrenza: 5 giorni

E’ un itinerario che mi fa piacere condividere, ma che probabilmente non si adatta alle esigenze di molti. Risiedo in Giappone, per cui le mie tempistiche di viaggio hanno una prospettiva diversa da chi deve organizzare un viaggio di due settimane. Se il tuo viaggio è più lungo, questo itinerario potrebbe ispirarti e se hai domande, non hai che da contattarmi.

  • 1º giorno, da Nakatsugawa a Magome: circa 9 chilometri
  • 2º giorno: pioggia battente imprevista. Visita all’Hiroshige Museum di Ena (consigliatissimo), due passi tra il tratto di Nakasendo che attraversa la cittadina e poi spostamento a Kiso-Fukishima, visita e pernottamento.
  • 3º giorno: da Kiso-Fukushima prendo il treno per Yabuhara e da lì percorro il Nakasendo fino a Narai (circa 6 km). Questo tratto è noto anche come Narai Trail. Da Narai, torno in treno a Kiso-Fukushima.
  • 4º giorno: da Kiso-Fukushima prendo il treno per Nagiso e da lì arrivo a piedi fino a Tsumago, a Magome (in tutto almeno 12 km) e da qui prendo il bus che mi riporta a Nakatsugawa.
  • 5º giorno: da Nakatsugawa prendo il bus fino al Naegi-jo, uno degli esempi meglio conservati di yamajiro, o castello di montagna. Se vi piacciono i castelli giapponesi visitatelo: i pochi visitatori gentili e curiosi, il silenzio e i paesaggi montani saranno una dolce cornice finale del vostro viaggio.

Nakasendo: dove dormire

Per poter scegliere con una certa libertà dove dormire, è importante prenotare con largo anticipo. I villaggi sono piccoli e il Nakasendo sta godendo di una buona popolarità sia tra i turisti interni che internazionali. Come base logistica, vi consiglio queste tre cittadine:

  • Nakatsugawa. È la porta del Nakasendo lungo la valle del Kiso ed è una vera e propria città con una buona disponibilità di hotel e altri tipi di alloggio.
  • Ena. A pochi minuti di treno da Nakatsugawa, è una buona alternativa per sistemazioni più economiche e per i periodi di alta stagione, quando non c’è posto negli altri centri.
  • Kiso-Fukushima. Questo centro è perfetto come base logistica per la parte centrale del Kisokaido e ha ottimi ristoranti.

Nakatsugawa, Ena e Kiso-Fukushima sono anche i centri in cui ho soggiornato, per cui mi sento di raccomandarveli. Per scegliere il vostro alloggio, potete usare il form qui sotto.

 

Oltre agli hotel, se disponibili, potreste scegliere tra due opzioni più tradizionali:

  • Ryokan. Locande in stile giapponese, con pavimenti in tatami, futon al posto del letto e spesso pasti tradizionali inclusi. Di norma hanno anche bagni (ofuro) o terme (onsen) inclusi, l’ideale per rilassarsi dopo una giornata di trekking lungo il Nakasendo.
  • Minshuku. Piccole pensioni a gestione famigliare, un’alternativa più economica rispetto ai ryokan, ma altrettanto tradizionale. Le stanze di solito sono più essenziali e i pasti casalinghi.

In entrambi i casi, essendo alloggi più tradizionali, di norma non accettano arrivi tardivi.

Consigli per il trekking nel Nakasendo

Il trekking lungo il Nakasendo non presenta di norma particolari difficoltà, almeno nei tratti che vi ho descritto. Una possibile eccezione, per la fatica richiesta, potrebbe essere il percorso tra Yabuhara e Narai, ma sono comunque sei chilometri, niente di eccezionale. Tuttavia, soprattutto se prevedete un trekking di più giorni, è importante partire attrezzati. Ecco qualche consiglio.

Abbigliamento

Siamo in zone interne montane e le temperature possono variare molto durante il giorno. Cambiano anche da zona a zona. Ad esempio, la vallata che va da Nagiso fino a Magome ha un clima abbastanza mite, mentre il passo Toriitoge che collega Yabuhara a Narai ha temperature decisamente più fredde. Vestitevi a strati, meglio se con abbigliamento tecnico.

Scarpe. Se fate solo l’itinerario classico da Magome a Tsumago, un paio di sneaker potrebbe essere sufficiente. Potrebbe, ma non ve lo raccomando: alcuni tratti sterrati in pietra, dopo la pioggia o una semplice umidità notturna, potrebbero essere scivolosi. Se non vuoi portarti scarponi da montagna, un paio di sneaker da trekking leggero potrebbero essere più che sufficienti. Per itinerari più lunghi, meglio scarpe da trekking.

– Leggi anche: Trekking in Giappone: percorsi tra montagne e antiche vie

Zaino

Nello zaino, ti raccomando di portare:

  • Ombrello o impermeabile, non solo durante la stagione delle piogge (tsuyu). Anche in altre stagioni, ci possono essere le classiche brevi piogge improvvise di montagna.
  • Acqua e snack. Allontanandoti dai principali centri non troverai konbini e distributori automatici, meglio partire attrezzati.

Potreste dotarvi anche di un campanellino che allontana gli orsi. In alternativa, nei tratti del percorso più boscosi e isolati, di tanto in tanto si trovano campane di avvistamento orsi: suonatele, in modo da segnalare la vostra presenza e allontanare eventuali orsi nei paraggi.

– Leggi anche: Zaini da trekking impermeabili: i migliori e guida alla scelta

Trekking Nakasendo di più giorni: come fare con le valigie?

Ci sono due possibilità:

  • i coin locker di Nakatsugawa;
  • il servizio trasporto bagagli.

I coin locker di Nakatsugawa

Sono una buona soluzione per una gita di un giorno, in cui visitare ad esempio Magome, o Magome e Tsumago e tornare poi alla stazione di Nakatsugawa e ripartire per altre destinazioni. Però: 

  1. bagagli vanno ritirati entro le 17:00 dello stesso giorno;
  2. nei periodi di maggiore afflusso, potrebbero essere tutti pieni.

Il servizio trasporto bagagli

Il servizio trasporto bagagli è disponibile per due tratti:

  • Da Nakatsugawa a Magome.
  • Da Magome a Tsumago.

È piuttosto semplice: si consegna il bagaglio all’ufficio turistico di partenza e si ritira all’ufficio turistico di arrivo. Nelle tabelle sotto vi lascio i dettagli in modo che possiate farvi un’idea a grandi linee: è possibile che non siano aggiornati, per cui per conferma e ulteriori informazioni potete far riferimento ai siti dell’ufficio informazioni di Nakatsugawa e di Magome. Il prezzo è intorno ai 1000 yen per bagaglio.

Trasporto Bagagli Nakatsugawa ↔ Magome

Punto di AccettazioneOrario AccettazioneOrario Ritiro
Centro info turistiche Nakatsugawa8:30 – 10:4513:00 – 17:00
Centro info turistiche Magome8:30 – 11:0013:00 – 17:00

Trasporto Bagagli Magome ↔ Tsumago

Punto di AccettazioneOrario AccettazioneOrario Ritiro
Entrambi i centri info turistiche8:30 – 11:3013:00 – 17:00

Contanti

Nei piccoli centri spesso non accettano carte di credito e pagamenti digitali. Inoltre, come accennato, ci sono ancora stazioni non attrezzate con lettori di carte Suica e Icoca. Per questa zona del Giappone, accertatevi di avere abbastanza contanti con voi.

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