Hangzhou, Cina: cosa vedere, cosa fare, come arrivare

Hangzhou è considerata una delle città più romantiche della Cina, eppure è difficile descriverla in poche parole. La vicina Suzhou è facilmente identificabile come la Venezia d’Oriente, altre città hanno punti chiave che le rappresentano, come la Città Proibita a Pechino o il Bund a Shanghai. La natura di Hangzhou è più sfuggente.

Perché allora visitare Hangzhou? Marco Polo ne Il Milione la definiva “la più nobile città del mondo e la migliore”, forse perché da buon veneziano ne apprezzava il fatto “ch’ell’è tutta in acqua e cerchiata d’acqua” [1]. L’acqua è l’elemento chiave per entrare nello spirito inafferrabile di Hangzhou, una metropoli che non ha un vero centro cittadino, ma possiede un magnifico lago, il Lago dell’Ovest.

La primavera è profonda, la pioggia è passata,
il lago occidentale è calmo, un centinaio di erbe
gareggiano in bellezza

Remando tra i gigli, un barcone dipinto si muove
senza fretta, sembra di vedere un gruppo di fate

La luce riflessa nelle onde, il vento trasporta la
musica alta sul margine dell’acqua[2]

Ouyang Xiu (1007 – 1072)

Primavera, pioggia, lago, acqua, luce riflessa: da questa poesia di mille anni fa emerge la magia del Lago dell’Ovest, che ancora oggi rende romantica e speciale la città, amata tanto dai turisti, quanto dalle aziende hi-tech e dagli stessi abitanti: Hangzhou è da oltre dieci anni nella top ten delle città cinesi più felici.

Il lago dell'Ovest al tramonto. Hangzhou, Cina
Il lago dell’Ovest al tramonto. Hangzhou, Cina

Il Lago dell’Ovest è considerato uno dei più belli della Cina, ma Hangzhou non è solo questo. In questa guida scoprirete tante altre cose da fare e da vedere a Hangzhou.

Perché visitare Hangzhou? Mappa, curiosità e storia

Se siete impazienti di scoprire la città potete saltare direttamente al paragrafo “Che cosa vedere a Hangzhou”, ma se non avete troppa fretta vi consiglio di dare un’occhiata prima alla mappa della città. Con un colpo d’occhio potete vedere gli spot principali di Hangzhou descritti in questa guida e, ingrandendola con lo zoom, potete apprezzarne la vicinanza a Shanghai e al suo aeroporto internazionale.

E dopo aver visto la mappa, non perdetevi le curiosità su Hangzhou. Come vedrete, potete visitare la città con una speciale esenzione dal visto, altrimenti necessario per entrare in Cina.

Curiosità su Hangzhou

Una serie di fatti e curiosità su Hangzhou che vi convinceranno a visitare una delle città più belle della Cina.

  • Vanta ben due siti Unesco: il Lago dell’Ovest e il Gran Canale della Cina.
  • È la capitale del tè in Cina.
  • È stata una delle sette antiche capitali della Cina.
  • Si trova a soli 45 minuti di treno da Shanghai.
  • Ha il più grande sistema di bike sharing al mondo[6].
  • Vi ha sede il colosso del commercio online Alibaba.
  • I pagamenti cashless con Alipay e WeChat Pay sono disponibili pressoché ovunque[7].
  • Il traffico della città è regolato con intelligenza artificiale e big data.
Il lago dell’Ovest è uno dei due siti UNESCO di Hangzhou
Il lago dell’Ovest è uno dei due siti UNESCO di Hangzhou

E, soprattutto, è possibile visitare Hangzhou, la provincia di Zhejiang, la provincia di Jiangsu (dove si trovano Suzhou e Nanchino) e Shanghai senza visto, per un massimo di 144 ore (6 giorni). È un’esenzione dal visto prevista da pochi anni, consente di transitare per 144 ore in alcune province cinesi e poi ripartire verso una destinazione diversa da quella di partenza (non quindi verso il paese da cui si proviene). È un’ottima opportunità per conoscere una piccola ma significativa parte della Cina, come ad esempio Hangzhou, Suzhou e Shanghai prima di dirigersi verso un’altra nazione, come ad esempio il Giappone. Per tutti i dettagli e per avere informazioni aggiornate consultate i siti ufficiali di consolati, ambasciate, mentre qui trovate una spiegazione esaustiva e semplice (in inglese) sul transito senza visto per 144 ore.

Visitare Hangzhou per la sua storia

Hangzhou può vantare una grande storia, bella da raccontare. È il suo passato che l’ha resa un luogo speciale, in grado, nei secoli scorsi, di attrarre poeti, statisti, ma anche mercanti ed esploratori. Una storia che l’ha resa grande ma non gigantesca: ha una popolazione di circa 6,4 milioni di abitanti, relativamente pochi rispetto ad altre metropoli cinesi.

La storia di Hangzhou inizia nel 589, quando divenne sede della prefettura di Hang. La città sorgeva all’estremità meridionale del Gran Canale della Cina, un’opera idraulica colossale che già nel settimo secolo collegava Pechino, al nord, con Hangzhou. Il Gran Canale della Cina è tutt’ora il corso d’acqua artificiale più lungo al mondo e si estende per circa 1800 chilometri. Non era un progetto unico, la sua costruzione è avvenuta nel corso di più dinastie che realizzarono vari tratti, che poi furono ufficialmente collegati durante la dinastia Sui (581-618)[3].

Ponte sul Gran Canale della Cina, a Hangzhou
Ponte sul Gran Canale della Cina, a Hangzhou – Foto di Vision Chen CC BY-NC 2.0

All’epoca il commercio in Cina era in forte espansione. Il paese giocava un ruolo importante nel traffico di merci nell’Oceano Indiano, e gli scambi lungo la via della seta e il deserto del Taklamakan attraversavano un periodo particolarmente florido. In questo contesto, Hangzhou si trovava in una posizione privilegiata: i mercanti potevano utilizzare il Gran Canale per trasportare le loro merci, come la seta, il riso e le spezie fino alla città (quasi) costiera di Hangzhou. Da qui le merci potevano prendere la via della seta o essere imbarcate direttamente verso la destinazione, o verso porti più attivi nel commercio con l’Oceano Indiano, come Quanzhou e Canton (Guangzhou).

Insomma, essendo Hangzhou l’ultima città sul Gran Canale, guadagnò un’enorme ricchezza e fama, che l’hanno plasmata nella magnifica città che esiste ancora oggi e la fecero diventare la scelta della dinastia dei Song Meridionali (1127-1279) per insediarvi la capitale imperiale.

Cosa vedere a Hangzhou

Mappa del lago dell'Ovest, Hangzhou
Mappa di Hangzhou e del Lago dell’Ovest – SS, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Il Lago dell’Ovest (Xihu)

Il Lago dell’Ovest (Xihu) richiama turisti da tutta la Cina e anche dal resto del pianeta, specialmente da quando è stato dichiarato patrimonio Unesco nel 2011. Le sue acque si estendono per circa sei chilometri quadrati, è circondato da tre lati da montagne e colline sormontate da pagode, templi e coltivazioni di tè a terrazza. All’interno del lago si trovano piccole isole, è attraversato da vie rialzate e ponticelli in pietra, e intorno alle sue rive si trovano le tradizionali case da tè. La calma del lago, le luci dei diversi momenti della giornata, le colline e gli edifici storici creano un paesaggio che è stato di ispirazione per i giardini classici cinesi di Suzhou e del resto della Cina.

Una delle tradizionali case da tè che si affacciano sul Lago dell'Ovest, Hangzhou
Una delle tradizionali case da tè che si affacciano sul Lago dell’Ovest

Il lago è limpido ed è profondo poco più di due metri. I torrenti che lo alimentano depositano continuamente limo e altri sedimenti, ma nel corso dei secoli il lago è stato mantenuto grazie ai continui dragaggi, in parte utilizzati per realizzare isole lacustri.

Il Lago dell’Ovest è bello da visitare in qualsiasi stagione, con la neve, il sole, la nebbia o le nuvole; da fotografare in pieno giorno, ma anche all’alba e al tramonto per godersi le luci più affascinanti della giornata. Da evitare, se possibile, i giorni festivi. Si può esplorare a piedi passeggiando tra i salici piangenti, in bicicletta o anche con gite in barca.

Il Lago dell'Ovest fotografato in una giornata fosca. Il lago è una delle mete da vedere assolutamente a Hangzhou
Il Lago dell’Ovest è affascinante anche nelle giornate fosche

Tempio di Lingyin

È uno dei più ampi e ricchi templi buddisti della Cina, uno dei centri principali del Buddhismo Chán. Fondato nel 326, il tempio di Lingyin è stato ricostruito almeno sei volte e si trova sulle colline a ponente del Lago dell’Ovest. Ancor più che per il tempio in sé, il complesso è da visitare per il percorso che si snoda lungo la collina, con le sue antiche grotte buddiste e le sculture rupestri. Alcune di queste furono realizzate nel periodo della fondazione del tempio, altre nell’epoca di espansione del buddhismo durante la dinastia Tang (618-907). E, nonostante qualche danno, il tempio e le statue sono sopravvissuti alla Rivoluzione Culturale[4].

Una delle sculture rupestri del tempio di Lingyin (Hangzhou, Cina)
Una delle sculture rupestri del tempio di Lingyin

Le colline del tè Longjing

Le colline a sud-ovest del lago sono ricche di percorsi a piedi, che in parte si snodano lungo pendii un cui si coltiva il tè Longjing. I sentieri e le coltivazioni a terrazza sono una gioia per gli occhi e un toccasana per lo spirito, mentre per il corpo qui si coltiva il tè verde più pregiato del paese, a quanto pare servito ai capi di stato durante congressi e riunioni.

Piantagioni di tè nei pressi del Longjing tea village (Hangzhou)
Piantagioni di tè nei pressi del Longjing tea village – Foto di Ee Shawn CC BY-NC-ND 2.0

Longjing (龙井茶) tradotto significa letteralmente tè del pozzo del drago, nome derivante da più leggende locali, legate a un pozzo o a una fonte situati nei pressi di Hangzhou. Longjing è il nome non solo del tè, ma anche di una sorgente e del villaggio alla periferia della metropoli in cui tutt’ora si coltiva un tè di eccellente qualità grazie a un suolo ricco di acqua, nutrienti e a un microclima ottimale. E naturalmente ci sono tradizioni umane che rendono unico questo tè. Le foglie migliori, una volta raccolte vengono tostate a mano dai maestri del tè in speciali wok, in modo da arrestare il processo di ossidazione e mantenerne la qualità. Per gli amanti del tè, ci sono ben due musei dedicati.

Museo nazionale del tè, piantagioni dell'area museale. Hangzhou, Cina
Museo nazionale del tè, piantagioni dell’area museale – Bernhard2 at German Wikipedia, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Pagoda Leifeng

Su una collina a sud del Lago dell’Ovest si trova la pagoda Leifeng, da cui si può godere di una bella vista del lago e delle sue isole. Fu costruita nel 977 da Qian Hongchu, re di Wuyue, regno fondato durante il Periodo delle Cinque Dinastie e dei Dieci Regni. Re Qian Hongchu la fece realizzare per celebrare la nascita del figlio avuto dalla favorita tra le sue concubine e, grazie anche ad alcuni restauri, la pagoda è rimasta in piedi fino al ventesimo secolo, nonostante un incendio nel periodo Jiajing (1522-1566) ne abbia bruciato le parti in legno, lasciando la sola struttura in mattoni.

Dove non è arrivato l’incendio ha lavorato la superstizione: secondo alcune credenze locali i mattoni della pagoda avevano poteri magici, tra cui la capacità di esorcizzare gli spiriti maligni, benedire le persone con molti bambini e promuovere la crescita dei bachi da seta. Il prelievo di mattoni proseguì nei secoli fino al 1924, quando la struttura collassò. Nel 2002 è stata ultimata la costruzione dell’attuale pagoda, entrata a far parte dello skyline di Hangzhou e in cui sono visitabili le rovine dell’antica struttura.

L'attuale pagoda Leifeng di Hangzhou
L’attuale pagoda Leifeng di Hangzhou

L’ex residenza di Hu Xueyan

A meno di quattro chilometri dalla sponda orientale del Lago dell’Ovest si trova l’ex residenza di Hu Xueyan (1823–1885), vissuto negli ultimi anni della dinastia Qing (1644–1912). La residenza fu costruita tra il 1872 e il 1875, quando era al picco della sua carriera e riflette i gusti e le novità di quegli anni, visto che unisce l’architettura tradizionale cinese con elementi architettonici occidentali. Il design dei soggiorni si fonde con il giardino, dove si trovano uno stagno, una grotta artificiale, eleganti padiglioni e sentieri coperti che connettono le varie aree esterne.

La residenza di Hu Xueyan, uno dei luoghi da vedere a Hangzhou
La residenza di Hu Xueyan – Foto di madelinewu CC BY-NC 2.0

L’antica via Qinghefang

Se decidete di raggiungere a piedi l’ex residenza di Hu Xueyan, probabilmente passerete attraverso l’antica via Qinghefang, che a prima vista è la classica strada pedonale che attraversa la parte vecchia della città, la via dello shopping e dei ristorantini in cui sperimentare l’offerta gastronomica locale. Qinghefang, rispetto a vie simili, ha qualcosa in più. È fiancheggiata da edifici della dinastia Ming e Qing e vi si possono ancora trovare negozi che hanno più di cento anni e in piena attività, che vendono prodotti tradizionali ed esibiscono la loro arte come hanno sempre fatto negli ultimi secoli. Per la sua unicità l’intera area è sotto tutela comunale.

La via Qinghefang con la pioggia e le luci notturne. Hangzhou, Cina
La via Qinghefang con la pioggia e le luci notturne – Foto di mikeccross CC BY-NC-ND 2.0

Tianducheng

Dagli edifici storici di Qinghefang al quartiere di Tianducheng, realizzato nel 2007, il salto è notevole. A Tianducheng, nella zona nord est della città, vi troverete in un quartiere residenziale che è di fatto una copia del centro di Parigi. Ci sono gli Champs-Élysées, la villa di Versailles e l’immancabile Torre Eiffel.

Fino ad almeno il 2013 Tianducheng era considerato un quartiere fantasma, visto che l’area residenziale, che doveva ospitare almeno diecimila persone, contava solo duemila abitanti. Desolato, senza vita, ricordava tutto fuorché la romantica Parigi. Da allora la situazione è cambiata, il quartiere si è popolato di persone, negozi e a quanto pare dal 2021 Tianducheng sarà servito dalla linea 3 della metropolitana di Hangzhou[5].

Zhongshuge Bookstore, la libreria con gli specchi

Zhongshuge Bookstore è un luogo per gli amanti dei libri e del design. Realizzata dallo studio XL-Muse di Shanghai, la libreria stupisce per le strane architetture, che grazie agli specchi creano effetti curiosi, dando vita a nuove forme e spazi. Specchi e design a parte, non aspettatevi una libreria particolarmente grande o fornita di libri. Zhongshuge Bookstore si trova nel centro commerciale di Star Avenue, non ho trovato il sito ufficiale con la sua esatta localizzazione, ma su Tripadvisor è riportato questo indirizzo: Shop 101 Building 4, Star Avenue, Binjiang District, che corrisponde in effetti all’area commerciale Star Avenue di Hangzhou.

Che cosa fare a Hangzhou: musei e parchi a tema

Museo nazionale del tè

Il Museo nazionale del tè si affaccia su ampi campi di tè verde e accompagna i visitatori nella storia del tè, dalle origini al suo sviluppo in Cina. Si possono scoprire i diversi metodi di lavorazione del tè nero, verde, bianco e di altre varietà meno conosciute, grazie anche alla presenza di testi in inglese. Dopo la visita al museo si può partecipare a una cerimonia di degustazione del tè, mentre nei dintorni ci sono ristoranti e case da tè. Il Museo nazionale del tè si trova nel villaggio di Shuangfeng, a una ventina di minuti a piedi dalle più vicine sponde Lago dell’Ovest, mentre un po’ più distante si trova il West Lake Hangzhou Benshan Longjing Tea Museum.

Museo nazionale della seta

Per secoli Hangzhou è stata uno dei principali centri per la produzione e il commercio della seta, e tutt’ora è ricca di negozi dove acquistarla. Per conoscerne meglio la storia una tappa obbligata è il China National Silk Museum, che ospita la più grande collezione di tessuti in seta al mondo. Otto sale espositive che ripercorrono la storia della seta, la sua lavorazione con dimostrazioni dal vivo, esposizioni di vestiti e tessuti in seta antichi, ma anche creazioni di designer cinesi emergenti; la collezione comprende anche articoli in seta di minoranze etniche e di altri paesi. Il museo è stato inaugurato nel 1992, dal 2004 è ad accesso gratuito e nel 2015 ha avviato un progetto di ampliamento e ristrutturazione che gli ha dato un aspetto completamente nuovo.

Una sala del China National Silk Museum di Hangzhou
Interni del museo nazionale della seta di Hangzhou – Foto di Christine und Hagen Graf CC BY 2.0

Museo della medicina tradizionale cinese

Il Museo della medicina tradizionale cinese (Hu Qingyutang Museum of Traditional Chinese Medicine) è situato in un vecchio edificio di Hangzhou ed è di fatto un’antica farmacia fondata nel 1874 da Hu Xueyuan, il famoso imprenditore vissuto nel diciannovesimo secolo e di cui è possibile visitare l’ex residenza con giardino. La farmacia ha continuato l’attività fino a oggi ed è possibile visitarne il museo con le sue cinque sale, dove si può persino osservare dal vivo l’arte della produzione di medicinali tradizionali. Chi lo desidera, può farsi leggere il qi e acquistare prodotti dalla farmacia.

Come arrivare a Hangzhou

Ci sono molti modi per arrivare a Hangzhou:

  • In aereo. L’Aeroporto Internazionale di Hangzhou-Xiaoshan si trova a una trentina di chilometri dal centro della città, ma la maggior parte dei visitatori europei proviene dall’Aeroporto Internazionale di Shanghai-Pudong, per poi raggiungere da qui la città di Hangzhou.
  • Treno Shanghai Hangzhou. Ogni giorno ci sono 160 corse di treni ad alta velocità che percorrono la tratta Shanghai – Hangzhou, il più rapido impiega solo 45 minuti. È importante verificare la stazione di arrivo e quella di partenza, il tempo di percorrenza può variare sensibilmente.
  • Bus. Ci sono vari bus che connettono Shanghai a Hangzhou a prezzi modici, i tempi di percorrenza sono di due ore / due ore e mezzo, che salgono a circa tre per quelli che partono dall’Aeroporto Internazionale di Shanghai-Pudong.
  • Gite di un giorno. Se vuoi mantenere la tua base a Shanghai, puoi scegliere uno dei tour di Hangzhou proposti da GetYourGuide che partono da Shanghai, l’ideale per non avere pensieri legati agli spostamenti, agli orari dei treni e godersi Hangzhou in tour privati.
Tramonto estivo sul Lago dell'Ovest di Hangzhou
Tramonto estivo sul Lago dell’Ovest. Hangzhou, Cina

Note

1 Hangzhou, Wikipedia L’enciclopedia libera, 12 dicembre 2020, da https://it.wikipedia.org/wiki/Hangzhou

2 I versi sono di Ouyang Xiu (1007 – 1072), uno dei tanti poeti e statisti cinesi attratti dalla città di Hangzhou. La poesia è stata ripresa da Capturing light. L’essenza della fotografia, di Michael Freeman.

3 La costruzione del Gran Canale fu fondamentale per il trasporto delle merci, ma costò moltissimo in termini di vite umane. Si stima che circa la metà dei sei milioni di uomini reclutati per costruire il Gran Canale morì a causa del lavoro. Questo avrebbe contribuito alla caduta della dinastia Sui (589-618). Per approfondire: China’s Grand Canal (pdf) e The Chinese Grand Canal World Heritage Site: living heritage in the 21st century? (pdf).

4 Per approfondire: https://it.wikipedia.org/wiki/Guardie_rosse_(Rivoluzione_culturale)#Danni_materiali

5 Fonte: https://en.wikipedia.org/wiki/Tianducheng

6 Hangzhou ha il più grande sistema di bike sharing al mondo, sia per numero di stazioni sia per le biciclette disponibili. Fonte: https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_bicycle-sharing_systems#Bicycle_sharing_systems. Il bike sharing è diffuso comunque anche in altre metropoli cinesi.

7 Negli ultimi anni, la Cina intera sta diventando una nazione cashless. Hangzhou è stata in questo senso una città pilota.

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