Viaggio in Giappone 2025: idee e luoghi oltre i soliti circuiti

Sul finire dell’anno, mentre leggevo Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta, di Robert M. Pirsig, non riuscivo a staccare gli occhi da queste parole:

È un posto che non è un posto, senza nulla che lo renda famoso, ed è proprio questo il suo fascino.

Queste parole mi sono suonate familiari e mi sono lasciato guidare fino a qui, pensando a come meglio consigliarvi sul dove andare in Giappone nel 2025. Lo avrete senz’altro sentito: l’ondata dell’overtourism è arrivata anche qui, con tutte le conseguenze del caso. Disagi per i giapponesi, ma anche per i turisti, immersi in folle senza la possibilità di assaporare i luoghi che erano venuti a visitare. Con il rischio, per qualcuno, di tornare dal viaggio con la spiacevole sensazione di essere parte di un problema.

Vivo in Giappone da quasi tre anni ed è un paese che vi esorto caldamente a visitare. Epperò, in un periodo di sovraffollamento come questo, scegliere dove andare è una decisione quanto mai importante, sia per voi, sia per le persone del posto. Oltre a consigliarvi un po’ di luoghi da visitare in Giappone, vi proporrò qualche spunto per un’idea di viaggio che non segue le solite rotte. In modo che possiate trovare terre incognite lontane, ma anche a pochi passi dalla folla.

Meoto Iwa, le rocce marito e moglie, nella prefettura di Mie – © Alessio Pellegrini

Dove andare in Giappone nel 2025: un’idea di viaggio

Le parole di Robert M. Pirsig, “È un posto che non è un posto…” ci possono ispirare un approccio al viaggio in Giappone. È chiaro che non potrete rinunciare a qualche must-see: magari l’incrocio di Shibuya, i giardini zen di Kyoto, o altri monumenti giapponesi. I luoghi da vedere assolutamente consigliati dalle guide vanno bene; ma scegliendo solo questi, il viaggio rischia di trasformarsi in una checklist:

Fushimi Inari? Fatto. Kinkaku-ji? Fatto. Sensoji? Fatto.

Così ci perdiamo il significato di questi luoghi e del viaggio stesso. E ci troviamo immersi nelle folle.

Se, come me, non potete fare a meno di una lista, fatela pure, d’altra parte è bello pianificare il viaggio. Poi però mettetela da una parte per riprenderla dopo un po’ di tempo: se avete aspettato abbastanza sarete pronti per fare una selezione e ridurla a pochi elementi. Lasciate il resto ai sentieri meno battuti e alle divagazioni del momento.

Abbracciate un’idea di viaggio fatta non solo di luoghi famosi, ma anche di esperienze e cambiamenti in corso, che vi guideranno verso il contatto con il Giappone non turistico e le persone del posto. Come? Un paio di idee:

Esplorare luoghi sconosciuti al turismo di massa internazionale

Vi consiglio di farlo per tre motivi:

  1. Etica. Date respiro a città già sovraffolate, come Kyoto, e aiutate le comunità che vivono in zone più rurali e dimenticate.
  2. La scoperta. Vi ritroverete in luoghi affascinanti, magari conosciuti al solo turismo locale, ma non a quello internazionale.
  3. Il contatto. Nei luoghi meno battuti, è più facile entrare in relazione con le persone del posto. Un sorriso, due parole, cortesie reciproche che vi rimarranno nel cuore.
[…] queste strade sono davvero diverse da quelle principali. Sono diversi il ritmo di vita e la personalità della gente, gente che non sta andando da nessuna parte e non è troppo indaffarata per essere cortese.
Robert M. Pirsig – Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta

Approcciarsi ai must-see con uno sguardo diverso

I cosiddetti must-see in un modo o nell’altro entrano nelle check list di viaggio anche dei cercatori di terre incognite. Possiamo tuttavia approcciarli in modo diverso:

  • Non farne una priorità nel tuo programma di viaggio: ricava abbastanza spazio per le esperienze e le “alternative” meno conosciute.
  • Considera orari insoliti di visita, in modo da evitare la folla.
  • Cerca i sentieri meno battuti anche nei luoghi più turistici.

Un esempio. La scorsa estate ho trascorso qualche giorno a Takayama, una delle mete più colpite dal sovraturismo. Per di più, eravamo nella settimana dell’Obon – intorno a metà agosto – periodo di ferie nazionali in Giappone. Si visita Takayama soprattutto per il quartiere storico di Sanmachi, e quel giorno era più affollato dei grandi magazzini nei giorni di saldo. Il giorno dopo ci sono tornato alle 6:30 del mattino e, come potete vedere dalla foto sotto, mi sono goduto in pace quelle antiche vie:

Potete fare lo stesso anche con altri luoghi, dai santuari ai musei, orari di apertura permettendo. Verificate su Google quali sono le ore meno affollate, e nel resto della giornata concentratevi su strade meno battute.

A Takayama ad esempio, dopo la visita mattiniera a Sanmachi, ho fatto il cammino di Higashiyama: era pressoché vuoto, nonostante le bellezze culturali che si incontrano lungo il percorso.

Restando a Takayama, un altro luogo sconosciuto al turismo internazionale è il villaggio di Hida-Furukawa, una vera perla a soli 16 minuti di treno da Takayama.

Come trovare queste gemme a due passi dalle folle? Potete fare delle ricerche online – un po’ di luoghi insoliti li trovate anche qui su Terra Incognita nella sezione Giappone. Oppure, quando siete sul posto, andate al più vicino ufficio informazioni turistiche: vi daranno consigli, oltre che mappe e depliant con luoghi da esplorare trascurati dalle migliori guide di viaggio. È nell’ufficio turistico di Takayama che ho scoperto il cammino di Higashiyama: meglio insomma non pianificare tutto prima della partenza.

10 luoghi da visitare in Giappone nel 2025

Siamo nell’anno dell’Expo 2025 di Osaka, che potrebbe essere una delle vostre mete imprescindibili. Considerando questo e il fatto che vivo in Kansai, la regione che conosco meglio e che include città come Osaka, Nara e Kyoto, buona parte dei luoghi da visitare in Giappone nel 2025 si concentrerà su questa zona. Preferisco darvi consigli magari più circoscritti, ma su luoghi che ho visitato personalmente.

1. Shinsekai – Osaka

Vivo nei pressi di Osaka e vedo che i turisti si concentrano sempre tra Dotonbori, Namba e il castello di Osaka. Resta invece più che vivibile, se non negletto, il vecchio quartiere dei divertimenti di Shinsekai dominato dalla torre Tsutenkaku, uno dei simboli della città. Questo quartiere, nato all’inizio del ‘900 come una sorta di luna park e poi decaduto, conserva un’atmosfera vivace e allo stesso tempo nostalgica dei bei tempi andati.

Perché visitare Shinsekai:

  • Atmosfera retrò: perfetta per scattare foto tra vecchie sale giochi e locali tradizionali.
  • Cibo di strada: potete assaggiare il kushikatsu, tipico spiedino fritto di Osaka, lungo le bancarelle e i piccoli locali del quartiere.
  • Billiken shrine: scoprite la vera storia dietro allo strano personaggio di Billiken!

Percorso consigliato: uscite dalla fermata Dobutsuen-mae della Midosuji, e prendete poi il vicolo Janjan-Yokocho: sarà un tuffo nel passato prima di arrivare a Shinsekai.

2. Tempio Enryaku-ji sul Monte Hiei – Kyoto

Kyoto ormai è diventata sinonimo di sovraffollamento, almeno in Giappone, ma non mancano luoghi anche ancora conservano una certa quiete. Uno di questi è il complesso di templi dell’Enryaku-ji, che dalla vetta del monte Hiei domina Kyoto da un lato e il lago Biwa dall’altro. Il tempio risale alla fine dell’VIII secolo, voluto dal monaco Saichō fondatore della scuola buddhista Tendai.

Perché andarci?

  • Atmosfera e spiritualità: i percorsi tra templi e foreste antiche guidano verso un’esperienza intima e riflessiva.
  • Cultura e natura: l’Enryaku-ji è una meta culturale, avvolta da una foresta rigogliosa.
  • Trekking: si raggiunge da Kyoto (o Sakamoto, sul lago Biwa) via cable car, ma potete scegliere di arrivarci con il percorso a piedi.

Periodo consigliato: il complesso di templi è avvolto dalla foresta, che raggiunge il picco della sua bellezza in autunno.

3. Tempio Hasedera – Nara

Se vi trovate a Nara, probabilmente vorrete visitare il Todai-ji. Bellissimo senza dubbio, ma preferisco di gran lunga l’Hasedera. Come le migliori terre incognite, si trova un po’ fuori mano, nei pressi di Sakurai, ma si raggiunge facilmente in treno. Si esce dalla stazione di Hasedera e si raggiunge il tempio in 15 minuti a piedi, dopo aver attraversato un piccolo centro urbano. Si arriva così a questo complesso antichissimo – risale al 686 – che stupisce ad ogni passo, dalla base fino alla parte alta della collina.

Perché visitare l’Hasedera:

  • Il fascino delle scale coperte che conducono alla parte alta del tempio.
  • Le fioriture nelle diverse stagioni dell’anno.
  • La cornice naturale che circonda il tempio.

Periodo consigliato: primavera e autunno sono considerati i periodi migliori; personalmente vi consiglio la prima metà di giugno per la fioritura scenografica delle ortensie.

4. Santuario di Ise

Con il santuario di Ise si tocca uno dei luoghi più spirituali del Giappone, forse il più sacro in assoluto. Bisogna avvicinarsi con rispetto e la consapevolezza di trovarsi di fronte all’anima dello shintoismo, la religione nativa del paese. Se il buddhismo è prevalentemente legato ai riti funebri, lo shintoismo celebra le tappe della vita. L’Ise Jingu è un complesso di 125 santuari immersi nella foresta e vi è custodito lo Specchio Sacro, legato alla divinità Amaterasu e alla casa imperiale. Siamo vicini alle radici e al cuore più profondo della nazione.

Perché visitare il santuario di Ise:

  • La sacralità del luogo: viene definito Soul of Japan ed è una tappa fondamentale per scoprire lo shintoisimo.
  • La cornice naturale: soprattutto il Naiku, l’area interna del santuario, è immerso in una natura sacra e rigogliosa.
  • Esperienza immersiva: pochi luoghi come questo avvicinano allo spirito più intimo del Giappone.

Periodo consigliato: tutto l’anno. L’ho visitato nella seconda metà di maggio: la natura era particolarmente verde e rigogliosa.

Leggi anche: Fukui: guida alla cittadina sul mare del Giappone

5. Shirahama – prefettura di Wakayama

Città, templi, trekking montani e villaggi rurali. Del Giappone si dimenticano spesso le coste, e a torto. Shirahama è una delle mete balneari più popolari tra i giapponesi grazie alla sua spiaggia bianca, ma vanta anche le drammatiche scogliere di Sandanbeki. Ancora non è molto nota al turismo internazionale, ma da qui potete spingervi più a sud fino a Susami e a Kushimoto, la punta meridionale dell’isola di Honshu.

Perché visitare Shirahama:

  • Respirare l’aria rilassata di questa cittadina di mare.
  • Esplorare la costa selvaggia in bicicletta.
  • Assaggiare le specialità di mare e l’inobuta, una varietà locale di cinghiale semidomestico.

Percorso consigliato: prendete il treno per Susami e da qui prenotate una bicicletta elettrica. Puntate verso sud e vi innamorerete di queste coste. Approfondisci in questa guida.

6. La regione di Ise-Shima

Restiamo lungo la costa, ma spostiamoci un po’ più a est. Se avete pianificato di visitare il santuario di Ise, vi consiglio di rimanere ancora un po’ in zona ed esplorare la costa. Aree selvagge dimenticate dal turismo e villaggi di pescatori che conservano usanze millenarie. Come Osatsu, dove ancora oggi si tramanda la tradizione delle pescatrici ama. Se siete fortunati, vi imbatterete in un ristorante che cucina le alghe e i frutti di mare raccolti dalle ultime custodi di questa tradizione.

Cosa visitare nella regione di Ise-Shima:

  • Il villaggio di Osatsu, fuori dalle rotte turistiche anche locali.
  • Il meoto Iwa, gli scogli marito e moglie uniti da una fune sacra.
  • Lo Yokoyama Observatory Deck, da cui si gode di una vista unica sulla baia di Ago.

Periodo consigliato: la primavera e l’autunno sono due ottime stagioni. In primavera evitate la golden week (intorno al primo maggio), settimana di festa nazionale.

7. Magome, Tsumago e il Nakasendo

Il Nakasendo è la via che, nel periodo dello shogunato Tokugawa (1600-1868), collegava la capitale Edo (Tokyo) alla sede imperiale, Kyoto, passando attraverso le montagne centrali del Giappone. Lungo la via erano presenti stazioni di posta, dove i viaggiatori sostavano, pernottavano e cambiavano i cavalli. Magome e Tsumago sono i due villaggi meglio preservati, raggiungibili via bus, ma anche con percorsi di trekking non difficili immersi in scenari di grande fascino.

Cosa fare nel Nakasendo:

  • Trekking tra i villaggi più belli della valle del Kiso: Magome, Tsumago e Narai.
  • Ripercorri i luoghi impressi da Hiroshige nella sua serie Sessantanove stazioni del Kiso Kaido.
  • Visita il castello di Naegi, un raro esempio di yamajiro, un antico stile di castelli giapponesi edificati sulla sommità di montagne.

Percorso consigliato: il tratto da Magome e Tsumago è probabilmente il più bello, ma anche il più battuto. Trovate altri itinerari in questa mia guida all’antica via del Nakasendo.

Leggi anche: Trekking in Giappone, percorsi tra montagne e antiche vie

8. La prefettura di Nara

Conosciamo tutti la città di Nara, famosa per il gigantesco tempio Todai-ji, la statua del grande Buddha e il parco con i cervi. Fermandoci a questo, ci sfugge la parte più affascinante di questo territorio. Siamo nell’antica provincia di Yamato, che ha dato vita alla stirpe imperiale e allo stato giapponese. Se Nara è stata una capitale più antica di Kyoto, nei dintorni della città ci sono i resti della prima capitale Asuka e delle civiltà che hanno preceduto l’impero. Per non parlare delle aree naturali nascoste e di grande fascino.

Terre incognite nella prefettura di Nara:

  • Il cammino Yamanobe no michi, che ripercorre la più antica via del Giappone.
  • L’altopiano Soni Kogen, una prateria selvaggia che tra ottobre e novembre si tinge di spettacolari colori autunnali. Poco distante si trovano le 48 cascate di Akame.
  • Il tempio Hasedera, già descritto più in alto.
  • Kashihara Jingu, dove si trova il mausoleo del primo imperatore Jimmu.
  • Tempio Ofusa Kannon, da visitare tra luglio e agosto per il Wind Chime Festival.
  • Asuka; i tumuli di Kitora, Takamatsuzuka e altri mausolei del periodo Kofun; e l’Asukadera, uno dei più antichi templi del paese.
  • Odaigahara, per i più appassionati di trekking e natura.

Percorso consigliato: potreste usare Sakurai come base da cui visitare molti dei luoghi consigliati ed eventualmente anche la vicina prefettura di Mie.

9. Il Kyushu

L'isola vulcano Sakurajima, un luogo selvaggio da visitare in Giappone
Il vulcano Sakurajima, visto dall’omonima isola – © Alessio Pellegrini

Il Kyushu è un’intera regione, la terza isola più grande del Giappone, cui qualche anno fa ho dedicato un viaggio di quasi un mese. Per la sua posizione, rimane un’area fuori dalle principali rotte turistiche, eppure i luoghi da visitare sono molti, come racconto in questa guida. Il Kyushu ha una storia tutta particolare, per più aspetti:

  • Forse è la prima delle prime quattro grandi isole giapponesi a essere stata raggiunta dagli esseri umani.
  • Quando nel periodo Edo (1603-1868) il Giappone era chiuso al resto del mondo, Nagasaki rimase l’unico porto aperto al commercio internazionale e ai contatti con gli occidentali, chiamati “barbari del sud”.
  • In Kyushu arrivarono i primi cristiani, furono costruite le prime chiese, e avvennero poi le persecuzioni.

Il Kyushu è una regione meno tecnologica e ricca del resto del Giappone, ma vanta luoghi di grande fascino: l’isola vulcano di Sakurajima, la costa di Miyazaki, il monte Aso.

Periodo consigliato: ci sono stato in inverno e, soprattutto nell’area di Kagoshima e Sakurajima, il clima era mite, mentre Fukuoka è più esposta ai venti freddi. Il periodo tra agosto e ottobre è da evitare per il rischio tifoni: possono abbattersi su tutto il Giappone, ma il Kyushu, per la sua posizione, ne viene colpito più spesso e intensamente.

Alla ricerca del vostro Giappone

Nel pianificare il vostro viaggio e scegliere dove andare in Giappone nel 2025, ricordate le parole di Pirsig citate all’inizio: il fascino sta proprio in quei luoghi “che non sono luoghi”, nei sentieri meno noti, negli angoli non riportati nelle guide. Non si tratta di evitare completamente le mete più famose, ma di bilanciare la vostra esperienza tra must-see e gemme sconosciute. Lasciate un po’ di spazio anche al cercare il vostro Giappone quando siete sul posto, scovando piccole terre incognite lungo la vostra strada. 

Il viaggio più prezioso è quello che vi consente di entrare in contatto più profondo con il paese. Questo capita più spesso quando ci si allontana dalle folle e ci si avvicina all’anima del paese: nel silenzio di un santuario dimenticato, nei sorrisi delle persone lungo un sentiero, nei ritmi lenti di un villaggio sul mare. È lì che troverete il vostro Giappone.

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