I grandi felini li incontriamo in documentari, riviste, gadget, spot pubblicitari. Sono tra noi. Difficile pensare che alcuni di loro siano in serio pericolo di estinzione. Purtroppo, come racconta David Quammen in Alla ricerca del predatore alfa, in natura c’è sempre meno spazio per questi magnifici animali. Nell’attuale copertina del libro compare una tigre, uno tra i felini più rari e in via di estinzione. E di cui, purtroppo, sono già scomparse alcune sottospecie.
Alla ricerca del predatore alfa
David Quammen

I felidi sono simbolo di campagne di conservazione del WWF, del National Geographic e di molti altri enti e associazioni che compiono sforzi lodevoli e impagabili. Eppure i felini in natura sono sempre più rari e costretti, da noi, ad affrontare numerose sfide: riduzione e degradazione degli habitat, cambiamenti climatici, colli di bottiglia genetici, caccia e convivenza sempre più stretta e difficile con le popolazioni umane.
Felini sempre più rari
I predatori alfa ci hanno resi acutamente consapevoli della nostra appartenenza al mondo naturale. E l’hanno fatto ricordandoci che per loro noi siamo soltanto carne d’un sapore particolare.
David Quammen, Alla ricerca del predatore alfa

L’arte preistorica della grotta Chauvet (32.000 – 36.000 anni fa), nel sud della Francia ci ricorda che un tempo anche l’Europa era popolata da leoni.
Con l’espansione delle popolazioni umane l’habitat dei felidi si è ristretto sempre di più, con la perdita di specie e sottospecie. Soprattutto negli ultimi due secoli, che hanno visto la scomparsa, tra gli altri, del leone dell’Atlante (estinto in natura) e della tigre di Giava (estinta).
Anche la situazione critica di piccoli felini rari richiede una crescente attenzione. In questo articolo, ho raccolto i felini in maggior pericolo di estinzione, secondo il criterio di classificazione dell’IUCN:
EX (estinta, Extinct)
EW (estinta in natura, Extinct in the Wild)
CR (in pericolo critico, Critically Endangered)
EN (in pericolo, Endangered)
VU (vulnerabile, Vulnerable).
NT (quasi minacciata, Near Threatened)
LC (minima preoccupazione, Least Concern)
Leopardo delle nevi

Stato: VU – Vulnerabile
Popolazione: 4.000 – 6.500 individui (fonte WWF[1])
Nome scientifico: Panthera uncia
È il più schivo tra i grandi felini e purtroppo uno dei più rari. La sua elusività, insieme al suo splendido habitat montano, hanno esercitato un forte fascino su naturalisti, scienziati e scrittori. Ho apprezzato molto Il leopardo delle nevi, di Peter Matthiessen, e il più recente La pantera delle nevi, di Sylvain Tesson. Vive nelle aree montane dell’Asia centrale, tra i 3350 e i 6700 metri di altitudine. La sopravvivenza della specie è minacciata da bracconaggio, caccia, distruzione dell’habitat, attività umane e dall’impatto dei cambiamenti climatici sugli ambienti montani in cui vive.
Tigre

Stato: EN – In Pericolo
Popolazione: Circa 3.900 individui (fonte WWF)
Nome scientifico: Panthera tigris
Come per altri predatori alfa, anche la popolazione della tigre è crollata negli ultimi duecento anni. Fino alla metà del XVIII secolo le tigri potevano spostarsi liberamente in buona parte del territorio asiatico; si stima che la specie contasse centomila individui. Poi, la maggiore efficienza delle armi da fuoco, la distruzione della foreste, la frammentazione dell’habitat, l’uso nella medicina tradizionale, la caccia e il bracconaggio hanno ridotto del 97% la popolazione totale della tigre.
La specie nel complesso è in pericolo di estinzione (EN), ma alcune sottospecie si sono già estinte e altre sono in pericolo critico (CR):
Tigre della Cina meridionale (Panthera tigris amoyensis) – In Pericolo Critico
Tigre di Sumatra (Panthera tigris sumatrae) – In Pericolo Critico
Tigre malese (Panthera tigris jacksoni) – In Pericolo Critico
Tigre di Giava (Panthera tigris sondaica) – Estinta
Tigre di Bali (Panthera tigris balica) – Estinta
Tigre del Caspio (Panthera tigris virgata) – Estinta
Lo ammetto, finora ho usato i due termini come se fossero sinonimi e in effetti nel linguaggio comune lo sono. Secondo la scienza una differenza c’è, e non da poco. I felidi sono una famiglia dell’ordine dei carnivori. Al suo interno ci sono due sottofamiglie: i felini (gatto, ghepardo, lince, puma, ecc.) e i panterini (giaguaro, leone, leopardo, tigre, ecc.). I panterini comprendono quindi quelli che vengono comunemente chiamati “grandi felini”.
Lince pardina

Stato: EN – In Pericolo
Popolazione: Circa 1.100 individui
Nome scientifico: Lynx pardinus
Per lungo tempo, la lince pardina (conosciuta anche come lince iberica) è stata considerata la specie felina più a rischio di estinzione. E forse lo è ancora oggi. Nel Pleistocene era diffusa in buona parte dell’Europa mediterranea, poi il suo areale si è ristretto alla sola penisola iberica. Nel 2002 ne erano rimasti meno di cento esemplari. Gli sforzi di conservazione hanno dato risultati che fanno ben sperare per il futuro. Nel 2015, infatti, la popolazione stimata era di 400 individui, passati a 650 nel 2018 e a 1.100 nel 2020. Se non si abbasserà la guardia, ci sono buone speranze per il futuro di questo raro felino.
Ghepardo

Stato: VU – Vulnerabile
Popolazione: Circa 7.100 individui (fonte PNAS)
Nome scientifico: Acinonyx jubatus
Il ghepardo è un felino estremamente specializzato e, per certi aspetti anomalo. Snello, velocissimo, docile – a volte addomesticato – e in grado di fare le fusa. Fino al XIX secolo se ne contavano centomila individui, oggi ne rimangono poco più di settemila. Il suo areale si è ridotto al 9% di quello originale. Oltre alle minacce comuni ad altre specie (distruzione habitat, caccia, ecc.) il ghepardo ha una sua “debolezza genetica”. Prima che fosse minacciata dall’uomo, questa specie ha rischiato per due volte l’estinzione[2] e i pochi individui rimasti si sono incrociati con consanguinei. Il ghepardo soffre così di scarsa variabilità genetica, rendendo la sua conservazione ancora più difficile.
Kodkod

Stato: VU – Vulnerabile
Popolazione: Circa 10.000 individui
Nome scientifico: Leopardus guigna
A prima vista sembra un grosso gatto, da cui si distingue per la testa piccola, il pelo folto e la grossa coda. Il kodkod vive in Sudamerica, nelle foreste del Cile e marginalmente in Argentina. Questo piccolo felino sta diventando più raro e nel 2002 l’IUCN lo ha inserito tra le specie vulnerabili. È minacciato dal taglio delle foreste, dalla riduzione dell’habitat e dalla difficoltà di convivere con le popolazioni umane, sempre più numerose e vicine.
Leopardo

Stato: VU – Vulnerabile
Popolazione: Oltre 700.000 individui (fonte Britannica)
Nome scientifico: Panthera pardus
Tra i grandi felini, il leopardo è il più diffuso e versatile. Vive in Africa, nella penisola arabica, in Asia centrale, nel sub continente indiano, a Giava, in Sri Lanka, nel sud-est asiatico, in Cina e nell’estremo oriente russo. Rispetto alla tigre e al leone, tollera di più la presenza umana e sa meglio adattarsi ad habitat degradati e vulnerabili alle intrusioni agricole[3]. La pressione antropica è però sempre più forte e il suo habitat degradato e frammentario. La specie nel suo complesso è considerata vulnerabile e ben cinque delle sue nove sottospecie sono in pericolo di estinzione:
Leopardo dell’Amur (Panthera pardus orientalis) – In Pericolo Critico
Leopardo d’Arabia (Panthera pardus nimr) – In Pericolo Critico
Leopardo di Giava (Panthera pardus melas) – In Pericolo Critico
Leopardo persiano (Panthera pardus saxicolor) – In Pericolo
Leopardo dello Sri Lanka (Panthera pardus kotiya) – In Pericolo
Gatto delle Ande

Stato: EN – In Pericolo
Popolazione: Circa 1.500 individui
Nome scientifico: Leopardus jacobita
Questo piccolo felino dallo sguardo schivo ama vivere sulle Ande ad alta quota, tra i tremila e i cinquemila metri, sebbene sia stato a volte avvistato ad altitudini inferiori nelle steppe della Patagonia. La sopravvivenza del gatto delle Ande è minacciato dalla presenza umana, sempre più impattante:
- Attività agricola ed estrazioni minerarie stanno distruggendo il suo habitat.
- È cacciato per la pelliccia, come fonte di cibo e per la medicina tradizionale in Perù[4].
- In Patagonia è cacciato perché preda piccoli animali domestici.
- Le sue prede sono in diminuzione.
Leone

Stato: VU – Vulnerabile
Popolazione: Meno di 25.000 individui (fonte National Geographic)
Nome scientifico: Panthera leo
I leoni li vediamo spesso nei documentari, sembrano vivere indisturbati in savane e riserve naturali infinite. Purtroppo anche questa specie è minacciata di estinzione: ne restano meno di 25.000 individui. Nella prima metà del secolo scorso erano circa 400.000, nonostante alcune sottospecie fossero già estinte in natura, come il leone dell’Atlante e il leone del Capo.
Il leone è scomparso da oltre il 90% del suo antico areale. Le sue popolazioni sono sempre più frammentate e isolate, con possibilità bassa o nulla di scambio genetico. Oggi lo si trova quasi esclusivamente nell’Africa sub sahariana, ma esiste ancora una popolazione di leone asiatico (Panthera leo persica) nella foresta di Gir, in India.
Gatto baio

Stato: EN – In Pericolo
Popolazione: Meno di 2.500 individui
Nome scientifico: Catopuma badia
Si sa ancora molto poco di questo felino e l’unica cosa certa è la sua rarità. Il gatto baio vive nel Borneo − è conosciuto anche come gatto dorato del Borneo. I suoi avvistamenti sono molto rari ed è stato fotografato in natura per la prima volta nel 1998. Il suo manto può essere rosso o grigio. Sono in corso studi per conoscerne meglio la biologia e l’ecologia, ma è già stato classificato come specie in pericolo di estinzione dall’IUCN. È minacciato da bracconaggio e deforestazione.
Leopardo nebuloso

Stato: VU – Vulnerabile
Popolazione: Meno di 10.000 individui
Nome scientifico: Neofelis nebulosa
La prima cosa che colpisce di questo felide è il suo splendido manto, purtroppo ricercatissimo dai bracconieri. Il leopardo nebuloso vive nel sud-est asiatico, tra Nepal, India, Bangladesh, Bhutan, Myanmar, Thailandia, Cambogia, Laos, Vietnam, Malesia, Cina. Un’areale esteso, ma sempre più frammentato e disturbato dalla pressione delle attività umane. Gli studi su questa specie sono ancora scarsi e la sua popolazione è in continua diminuzione.
Esistono tre sottospecie di Neofelis nebulosa, tra cui leopardo nebuloso di Formosa (Neofelis nebulosa brachyura), endemico di Taiwan. Questa sottospecie era ritenuta estinta fino al 2019, quando fu di nuovo avvistata. Adesso, è in pericolo critico di estinzione.
Gatto dai piedi neri

Stato: VU – Vulnerabile
Popolazione: Meno di 10.000 individui
Nome scientifico: Felis nigripes
Come si intuisce dalla foto, il gatto dai piedi neri è il più piccolo dei felini africani. Vive nelle savane e nelle praterie del Sud Africa, del Botswana e della Namibia e in piccoli territori dell’Angola, dello Zimbabwe e forse del Lesotho. La sua popolazione diminuisce a causa della degradazione del suo habitat, della caccia e delle esche velenose fissate per altri predatori.
Gatto a testa piatta

Stato: EN – In Pericolo
Popolazione: Meno di 2.500 individui
Nome scientifico: Prionailurus planiceps
Il gatto a testa piatta vive nella penisola malese, a Sumatra e nel Borneo. Si sa poco di questo raro felino, ma pare che preferisca vivere nei pressi di corsi d’acqua in foreste tropicali pluviali. La specie è minacciata soprattutto dal disboscamento e dalla distruzione del suo habitat, sostituito da insediamenti umani, piantagioni e coltivazioni agricole.
Note
1 Dove non ho specificato la fonte della stima della popolazione, si tratta di dati ripresi da Wikipedia o dalla lista rossa IUCN.↵
2 Cheetahs: On The Brink Of Extinction, Again, National Geographic. https://education.nationalgeographic.org/resource/cheetahs-brink-extinction-again↵
3 David Quammen, Alla ricerca del predatore alfa, Adelphi.↵
4 Andean Cat, International Society for Endangered Cats (ISEC) Canada, https://wildcatconservation.org/wild-cats/south-america/andean-cat/↵