Alla scuola elementare scoprii che per conoscere l’età di un albero bisognava contarne gli anelli di accrescimento. La trovai una cosa affascinante e soprattutto semplice, bastava avere la pazienza di mettersi a contare. Complici i libri che illustravano tronchi segati con gli anelli bene in vista, mi immaginai che si poteva sapere l’età di un albero solo dopo averlo abbattuto.
Nello scrivere questo articolo sugli alberi più vecchi del mondo, mi sono reso conto che le cose sono più complesse e che di certi alberi forse non sapremo mai l’età esatta. L’età degli alberi viventi viene stimata tramite carotaggi, non occorre abbattere la pianta. Mano a mano che l’albero invecchia aumenta in grandezza, ma così è più difficile prelevare carotaggi ed è anche più arduo trovare il centro di un tronco dalla forma irregolare, più frequente negli alberi vetusti.

A queste difficoltà si aggiunge il fatto che gli alberi più antichi hanno spesso tronchi cavi: questo significa che le parti più vecchie sono scomparse per marcescenza e con loro se ne sono andati tanti anelli da contare. Si potrebbero fare delle stime basate sugli anelli di accrescimento rimanenti, ma il tasso di crescita delle piante varia nel tempo, in base ad esempio alla piovosità dell’annata, o delle temperature.
Se è difficile sapere con esattezza l’età di una pianta, è altrettanto arduo stilare una classifica degli alberi più antichi del pianeta. La notizia buona è che dei tre alberi più vecchi, i primi tre di questo articolo, conosciamo con buona certezza la loro età. Il problema viene per gli altri: alcuni sono cavi, di altri non è stato possibile fare una datazione al radiocarbonio, altri sono semplicemente troppo grandi per avere carotaggi completi: come la sequoia Generale Sherman, la cui età stimata è passata in pochi decenni da 4000 a 2150 anni.
Vi lascio a questa lista degli alberi viventi più vecchi del mondo, che include anche gli alberi più antichi d’Italia e d’Europa.
Matusalemme – Albero più vecchio del mondo
La storia di Matusalemme è semplice. Quasi cinquemila anni fa un seme di pino è germinato e si è sviluppata una pianticella, diventata poi un albero adulto. Quello stesso albero, 4854 anni dopo, è ancora lì.

A guardarlo oggi, con il suo tronco antichissimo e attorcigliato su sé stesso, con i rami nudi e legnosi che esprimono una vita lunga, dura e sofferta, fa sorridere pensare che appartiene alla specie pino dai coni setolosi. Il suo aspetto è tutt’altro che setoloso. Meglio il nome scientifico, Pinus longaeva.
Matusalemme si trova in California nel Methuselah Grove, all’interno dell’Antica Foresta dei Pini dai coni setolosi. L’ubicazione esatta è mantenuta segreta, per evitare atti di vandalismo e studi affrettati: nel 1964, nei pressi di Matusalemme, fu tagliato un altro esemplare vetusto per studiarne l’età. Il suo nome era Prometeo e all’epoca, con i suoi 4844 anni, si rivelò più vecchio di Matusalemme.
Old Tjikko – Albero-clone più vecchio del mondo
La storia di Old Tjikko è un po’ più complessa. Come tutte le storie di alberi, inizia con un seme che è germinato e si è sviluppato in una pianta adulta. Nel corso dei millenni il tronco è morto più volte, ma dalle radici è sempre spuntata una nuova pianta. È più o meno così che sono trascorsi i quasi diecimila anni di vita di Old Tjikko.

Quello nella foto è l’ultimo clone di Old Tjikko. Ha circa 600 anni, ma le radici sono molto più antiche. Secondo un’analisi al radiocarbonio realizzata nel 2008, l’apparato radicale originario avrebbe un’età di circa 9550 anni. Old Tjikko è quindi un albero-clone: il tronco sarebbe morto più volte, ma dalle radici sarebbero rispuntati nuovi individui.
C’è un’ombra su questo albero, doverosa da segnalare. A quanto pare, secondo uno studio del 2016[1], non ci sono prove di continuità genetica tra i resti di legno morto scoperti sotto il presunto albero di 9550 anni e l’albero vivo stesso. Insomma, l’antichità di Old Tjikko sarebbe ancora da confermare.
Pando – La più antica colonia clonale
Con Pando, la storia si fa ancora più complessa. Non un albero, non un solo clone, ma una colonia clonale. E non più età di poche migliaia di anni, ma di quattordicimila anni. Roba da far venire le vertigini.

Immaginate di camminare in un pioppeto. Non grandissimo, una quarantina di ettari. Intorno a voi ci sono alberelli dall’aspetto rassicurante, con la corteccia bianca e ben distanziati tra loro. Hanno anche dimensioni simili, sembra quasi di stare in una piantagione. Il boschetto ha un aspetto giovane, ma quello che si nasconde sotto i vostri piedi è un superorganismo che pesa seimila tonnellate, un apparato radicale mostruoso che si propaga sottoterra dalla fine dell’ultima glaciazione. Vi trovate sulle spalle di un organismo gigantesco, dove i singoli alberelli vivono al massimo un centinaio d’anni, per essere sostituiti da altri ricacci delle radici.
Pando è una colonia clonale, o genet, di pioppo tremulo. I singoli alberi sono geneticamente identici; si propagano attraverso le radici che sviluppano polloni e diventano poi piante adulte. Ci sono varie stime dell’età di Pando, ma la più affidabile è quella suddetta di 14.000 anni[2].
Italus – L’albero più vecchio d’Italia e d’Europa (misurato)
Gli alberi più antichi d’Italia sono almeno due. Uno è Italus, un pino loricato che è anche l’albero più vecchio d’Europa datato con metodo scientifico[3]. L’altro è un olivo, di cui vi parlerò tra poco.

Italus è stato scoperto pochi anni fa da un gruppo di scienziati all’interno del Parco nazionale del Pollino, in Calabria. Come per molti altri alberi vecchi, scoprirne l’età non è stato semplice. L’interno del tronco era ridotto in polvere, per cui il metodo di datazione classico basato sul conteggio degli anelli è stato affiancato dalla datazione al radiocarbonio di campioni delle radici. Da questi due metodi combinati, è risultata un’età di 1230 anni.
All’interno del parco sono stati trovati altri pini loricati molto vecchi, ma la loro età massima è tra i 500 e i 600 anni. Solo altri tre individui potrebbero avere più di mille anni. Quello che più stupisce di Italus è che, nonostante abbia perso buona parte della chioma, i suoi anelli di accrescimento ci raccontano che negli ultimi due decenni è cresciuto più velocemente che in passato. Sarà interessante scoprire perché.
S’Ozzastru – L’albero più vecchio d’Italia e forse d’Europa (stimato)
Fino al 2018, anno in cui è stata misurata l’età di Italus, l’albero più antico d’Italia veniva considerato S’Ozzastru, un olivo selvatico nel comune di Luras (Sassari), in Sardegna. La sua età stimata è compresa tra i 2500 e i 4000 anni per cui con ogni probabilità è l’albero più antico d’Italia. Il suo primato è stato riconosciuto anche dal Ministero delle politiche agricole e forestali.

S’Ozzastru si contende il primato di albero più vecchio d’Europa con l’ulivo di Vouves, un albero monumentale dell’isola di Creta cui viene accreditata un’età simile. Secondo diverse fonti è l’olivo di Vouves il più antico d’Europa, ma il portale Monumental Trees[4] mette in prima posizione S’Ozzastru (Olivastro di Luras), pur assegnandogli la stessa età dell’olivo cretese.
Jomon sugi – Il più vecchio albero del Giappone (forse, del mondo)
Un antico cedro giapponese chiamato Jomon sugi svetta sulla parete nord della cima più alta di Yakushima, un’isola del sud del Giappone.

Quest’albero millenario ha raggiunto l’altezza di oltre 25 metri e una circonferenza di 16,4 metri. Secondo una datazione basata sul conteggio degli anelli effettuata sui rami dell’albero, il Jomon sugi avrebbe un’età minima di 2000 anni, sebbene altre stime parlino di età anche maggiori, da 5000 fino a 7000 anni[5]. Sembrano improbabili, ma se venissero confermate, sarebbe questo l’albero più vecchio del mondo (escludendo i cloni, come Pando e Old Tjikko).
Per gli appassionati di anime, segnalo un altro albero giapponese millenario, il Takeo no Okusu, un albero di canfora che cresce nei pressi di un santuario in Kyushu, la più meridionale delle quattro grandi isole del Giappone. Si dice che abbia circa tremila anni e, visto il suo aspetto, potrebbe aver ispirato Hayao Miyazaki nel disegnare l’albero di canfora de Il mio vicino Totoro.

Li Jiawan Grand Ginkgo King – Il ginkgo più antico del mondo
Il ginkgo è una pianta fossile vivente, che affonda le sue radici evolutive a oltre duecento milioni di anni fa. Un tempo alberi del genere Ginkgo erano sparsi in buona parte del pianeta, ma poi il suo areale si è ristretto sempre di più, fino quasi ad estinguersi. Gli ultimi boschetti di questo albero antichissimo sono rimasti in Cina, dove risiede anche il più vecchio esemplare vivente: il Grand Ginkgo King, nel villaggio di Li Jiawan.
Il Grand Ginkgo King cresce in una stretta valle isolata nella provincia di Guizhou ed è stato descritto come un complesso di cinque generazioni in un albero. In altre parole, dal primo seme è nata una pianta che nel corso dei secoli ha ricacciato altri quattro tronchi, che poi si sono fusi parzialmente insieme.
Oggi l’albero è in buona parte cavo e questo rende le stime dell’età molto approssimative. Secondo uno studio del 2009[6] il Grand Ginkgo King ha un’età massima stimata di 4000 / 4500 anni, ma secondo alcuni esperti l’età reale potrebbe essere assai inferiore.
President – La sequoia gigante più vecchia del mondo
Le sequoie giganti sono alberi straordinari. Sono sempre presenti nelle liste di alberi record (per altezza, volume, età, etc.) ma quello che più stupisce è il loro aspetto. Si trovano raggruppate in boschi millenari dove spiccano i loro tronchi colonnari e massicci, al punto che per loro sono stati scelti nomi di autorità: le sequoie più massicce portano il nome di generali (Sherman, Grant) mentre la più antica è il President.

La sequoia President ha un’età di circa 3200 anni. A differenza di quella del Grand Ginkgo Tree o di altri alberi singolarmente antichi, la stima dell’età del President è probabilmente vicina a quella reale. Le sequoie giganti sono alberi molto studiati e sono numerosi gli esemplari che superano l’età di duemila anni. Il President, nonostante la veneranda età, sta ancora crescendo velocemente e vanta una folta chioma con quasi due miliardi di foglie[7].
Gran Abuelo – Il più vecchio albero del Sudamerica
Si trova in Cile il più antico albero del Sudamerica. Lo hanno chiamato El Gran Abuelo (il bisnonno) e, secondo gli scienziati che ne hanno contato gli anelli, avrebbe circa 3650 anni.

Gran Abuelo è un cipresso della Patagonia, protetto nell’Alerce Costero National Park. Tempo fa, probabilmente non era l’albero più antico della zona. Nel boschetto in cui si trova, in passato sono stati tagliati esemplari di cipresso della Patagonia più grandi e forse più vecchi di Gran Abuelo.
Pino di Huon – Il più vecchio albero australiano
Il pino di Huon è una conifera nativa della Tasmania (Australia). Come altre specie non europee, viene chiamata pino anche se appartiene a una famiglia diversa, quella delle Podocarpacee.

I pini di Huon crescono molto lentamente e a quanto pare possono impiegare fino a cinquecento anni per raggiungere la maturità[8]. In compenso vivono molto a lungo e sono stati trovati numerosi esemplari con oltre 2000 anni di età, alcuni addirittura di 3000 anni.
Come per i pioppi tremuli di Pando, anche tra i pini di Huon è stata individuata una colonia clonale che si starebbe rigenerando da almeno 10.000 anni, sebbene nessuno degli alberi attuali della colonia abbia più di 1500 anni. A differenza di Pando, i pini di Huon si propagano attraverso i rami più bassi, che quando toccano il terreno producono nuove radici.
Note
1 G. L. Mackenthun (2015) The world’s oldest living tree discovered in Sweden? A critical review, New Journal of Botany, 5:3, 200-204, DOI: 10.1080/20423489.2015.1123967↵
2 In rete si trova spesso indicata l’età di 80.000 anni, ma è presa da una pagina web del National Park Service che non fornisce fonti del dato ed è incoerente con altre stime, secondo cui Pando si sarebbe sviluppato dopo la fine dell’ultima glaciazione (nota come Würm, terminata circa 16.000 anni fa).↵
3 S. Ceurstemont (2018), Oldest European Tree Found—And It’s Having a Growth Spurt, National Geographic. https://www.nationalgeographic.com/science/article/oldest-tree-europe-italy-pine-climate-science↵
4 Consultabile in questa pagina, alla voce Age records.↵
5 Jōmon Sugi, Wikipedia, the free encyclopedia. Consultato il 14/01/2022↵
6 Z. Xiang, Y. Xiang, B. Xiang, P. Del Tredici (2009), The Li Jiawan Grand Ginkgo King, Arnoldia Volume 66 Number 3 2009. http://arnoldia.arboretum.harvard.edu/pdf/articles/2009-66-3-the-li-jiawan-grand-ginkgo-king.pdf↵
7 D. Quammen (2012), Forest Giant, National Geographic. https://www.nationalgeographic.com/magazine/article/giant-sequoias↵
8 Tasmanian Museum and Art Gallery (2013), Huon Pine: Up to 3000 years old, ABC Local. https://www.abc.net.au/local/photos/2013/02/12/3688724.htm↵